SCOMPASSANDO

Mittel Europa (con un pizzico di Benelux), 2007 P.18


Ferragosto: via da PragaPraga 14 agosto 2007Continua da quiAnche sulla Moldova, come a Roma, nel Tevere, si può far fare merenda ai cigni.
In certi posti anche tu, che ti sei sempre sentito un po' sottosopra, ti senti finalmente a posto!
Dietro la Marea, un esempio di architettura cubista
Un altro
e poi un'altro
Qualcuno era molto entusiasta di tornare in albergo:
Ma anche di mettersi in tiro per andare a cena in un ristorante tipico (con menù rigorosamente in Ceco), vicino all'Hotel.
Un po' di apprensione prima dell'arrivo dei piatti (il vocabolario tascabile ci ha un po' aiutato ma l'affidabilità della nostra traduzione era tutta da provare), ma alla fine la cena è stata promossa con pieni voti ed il conto pure.La sera solito studio mio del tragitto del giorno seguente. Il mattino dopo: 15 agosto 2007, dopo la colazione vado a ritirare la macchina ancora fedelmente nel posto dove l'avevamo lasciata. Pago il dovuto al custode che vive dentro una roulotte (si vede dalla foto panoramica di google maps). Per tre notti (e tre giorni) sono 300 corone, circa 10 euro.Un ultimo saluto all'Hotel Septimus (dentro era molto meno rinfrescato che fuori ma due stanze ampi e la disponibilità di 5 o 6 letti e di una quantità imprecisata di ripostigli dove mettere le tante cose che avevamo dietro non ci è dispiaciuta affatto), e via che si parte per una nuova tappa.
Uno scorcio di periferia Praghiana
Nonostante l'aspetto moderno, non mancano note singolari nell'edilizia e questo è molto accattivante, da mio punto di vista.Usciamo da Praga diretti a nord e ci accorgiamo di avere ancora un po' di corone avanzate, anche dopo aver fatto un po' di spesa al market vicino all'hotel. L'anno successivo anche la repubblica ceca avrebbe adottato l'euro, per cui decidiamo di fermarci in un paese fuori dalla capitale per vedere se avessimo trovato qualche ricordo carino, magari a prezzi ridotti rispetto a Praga, per via del probabile minor afflusso di turisti.Abbiamo aspettato proprio di essere vicino al confine tedesco e prima di riprendere l'autostrada che per un tratto è assente, ci siamo fermati a Teplice quiSarà che la distanza da Praga era ormai troppa, ma non avviamo trovato nulla che ci potesse suscitare il ricordo e le emozioni di quanto vissuto nei giorni precedenti. In compenso ci siamo resi conto, ancora una volta, di quanto le nostre opinioni preconcette fossero fuori luogo. Ci aspettavamo infatti un grigio paesino desolato perso nella steppa orientale, invece ci siamo trovati di fronte questo
Insomma la nostra permanenza in Cekia si conclude con un pizzico di amarezza nel constatare come, anche qui, in questo paese sconosciuto al nostro mondo, i soldi delle tasse siano impiegati per fare qualcosa di gradevole e non come ben sappiamo succedere qui da noi. Per fortuna la gradevolezza dei luoghi, la pace che vi si respirava unita a quest'ultima foto sfuocata di dolcezze Boeme, il cui uguale troveremo nelle lussureggianti vetrine di Alexander Platz o del KaDeWe.
Trattasi di souvenir scioglievole, acquistato nella pasticceria di un centro commerciale vicino ai giardini di Teplice, dalle quali vetrine occhieggiava la  più grande distesa di cioccolatini, di tutte le forme e dimensioni che il mio occhio avesse mai visto fino ad allora. Finire le ultime corone, tranne qualche monetina che serbiamo per ricordo, è stato di una semplicità disarmante, con quei presupposti.Ripartire alla volta di Berlino, un piacere che si rinnovava.Continua qui