QUELLI DELL'83

PREMIO GIGLIO DELLA BONTA' 2010


LA DATA PER IL PREMIO E' IL 03 GIUGNO, ALLE ORE 20.30 NELLA STORICA CORNICE DELLACHIESA DEI S.S. APOSTOLI A NOLA (NA)Secondo la tradizione la chiesa fu costruita nel 89 - 95 d.C., anno del martirio di San Felice, primo Vescovo della città. Ebbe funzione di basilica fino al 409 d.C. quando la sede vescovile fu trasferita a Cimitile. Non si conosce la sorte della chiesa fino alla fine dell' XI secolo, epoca in cui essa ebbe una certa rilevanza; nel 1190 fu ricostruita per volere del Vescovo Bernardo II e nel 1370 fu elevata a Cattedrale, ritornando ad essere Nola la sede del Vescovo. Essa risultò inadatta a svolgere questo ruolo e troppo piccola, nonostante i lavori di ampliamento, e così si decise di edificare la nuova Cattedrale gotica al suo fianco.  La chiesa dei SS. Apostoli fu chiusa al culto e abbandonata fino al 1585, anno in cui per il crollo della Cattedrale essa potè riassumere il suo antico ruolo, fino al 1594. Il Vescovo Lancellotti, viste le pessime condizioni in cui la chiesa versava, promosse i lavori di restauro e la restituì alla città nel 1642, consacrandola ai Morti. Negli anni tra il 1735 e il 1741, per volere di Don Felice Maria Mastrilli, la chiesa fu completamente trasformata e rinnovata in stile barocco, forse su disegno di Domenico Antonio Vaccaro. Si sono celebrati i culti fino agli anni ’70. La chiesa sorge nel centro storico di Nola, nell'insula della Cattedrale, delimitata da Piazza Duomo, Via S. Felice, Via Mozzillo e vico Duomo. La chiesa, cui si accede dalla Via S. Felice, è ubicata sul fianco destro della Cattedrale cui è collegata tramite una scala marmorea, ora chiusa. Il pavimento della chiesa, sottoposto rispetto alla quota stradale, si trova alla stessa quota della Cripta di San Felice e del campanile della Cattedrale, nel luogo in cui si trovava anticamente un tempio dedicato a Giove. L'interno è a tre navate con archi a tutto sesto impostati su colonne di granito; i capitelli corinzi in stucco oggi visibili, hanno coperto quelli in marmo romanici, venuti alla luce durante i lavori di restauro; le finestre che danno luce alla navata sono originarie, mentre gli oculi che si aprivano nei muri sono stati tompagnati.