ovvero “della lotteria alla rovescia”
Ebbene si, ogni tanto mi inoltro nei concreti fatti di vita quotidiana, perché gli elementi della nostra vita non sono così isolati in compartimenti stagni, e magari un calcio al comodino la mattina ci può impedire di regalare un sorriso all’amore della nostra vita.
Quante volte ci è difficile o proprio impossibile rispettare delle regole? Delle leggi, norme o regolamenti?
Mi frulla in mente un passo de “ Il piccolo principe” di Antoine Marie Roger De Saint-Exupéry:
si azzardò a sollecitare una grazia dal re:
"Vorrei tanto vedere un tramonto... Fatemi questo piacere... Ordinate al sole di tramontare..."
Se ordinassi a un generale di volare da un fiore all'altro come una farfalla, o di scrivere una tragedia, o di trasformarsi in un uccello marino; e se il generale non eseguisse l'ordine ricevuto, chi avrebbe torto, lui o io?"
"L'avreste voi", disse con fermezza il piccolo principe.
"Esatto. Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare",
continuò il re.
"L'autorità riposa, prima di tutto, sulla ragione. Se tu ordini al tuo popolo di andare a gettarsi in mare, farà la rivoluzione. Ho il diritto di esigere l'ubbidienza perchè i miei ordini sono ragionevoli".
"E allora il mio tramonto?"
ricordò il piccolo principe che non si dimenticava mai di una domanda una volta che l'aveva fatta.
"L'avrai, il tuo tramonto, lo esigerò, ma, nella mia sapienza di governo, aspetterò che le condizioni siano favorevoli".
"E quando saranno?"
s'informò il piccolo principe.
"Hem! hem!"
gli rispose il re che intanto consultava un grosso calendario,
"hem! hem! sarà verso, verso, sarà questa sera verso le sette e quaranta! E vedrai come sarò ubbidito a puntino".
E via, e via…la mente riflette… e le idee si fanno sempre più chiare e mi rendo conto che qualcosa non va, e la cosa è talmente lampante ed ovvia che c’è sicuramente qualcosa di più profondo.
In un mondo di diritti e doveri forse il potere corre il rischio di vedere sminuita la propria potenza.
Bisogna correre ai ripari, bisogna che nessuno si senta troppo sicuro di sé, alziamo l’asticella, vediamo chi rispetta leggi troppo stringenti, chi rispetta norme impossibili da rispettare; il mondo verrà paralizzato da tale vessazione? Tranquilli, le regole si fanno rispettare, ma la manica è larga.
Il giochetto è banale, apparentemente insignificante, ma cosa è successo?
Facciamo qualche esempio:
Il fisco è esagerato, ingordo; a tal punto da rendere l’evasione fiscale una pratica estremamente diffusa anche solo per sopravvivere; i controlli? Un colabrodo.
Ma se fai uno sgarro alla persona sbagliata…. quancuno ti pizzica!
Il codice della strada rappresenta l’apice di questa bella pratica. Città intere di parcheggi a pagamento, limiti di 50 Km/h su rettilinei smisurati, la stragrande maggioranza degli automobilisti violano queste norme ed ecco che si manifesta il sogno di ogni tiranno: l’arbitrarietà.
Così, sarà la volontà del pubblico ufficiale di turno decidere sul chi, quando, dove e perché mettere in pratica le sanzioni previste ed esercitare così il suo più ampio libero arbitrio…
Quando un amico prende una multa su un rettilineo deserto di 5 Km a 62 Km/h (limite 50 Km/h) lo prendo in giro dicendo: “Hai vinto la lotteria al contrario!”
Ora tutto mi è molto chiaro, e non va per niente bene!
[OSSIMORO]
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