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« QUINTA PARTEMessaggio #13 »

Post n°12 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da punk.angel
SESTA PARTE

Nessuna risposta...
Solo i loro maledetti: " Si calmi, signor Davide!!! "
Scoppiai. Cacciai un urlo:
" COME DIAVOLO FACCIO A CALMARMI!!! SONO SENZA GAMBE!!! NON HO PIù LE MIE GAMBE!!! E NON MI RICORDO NULLA DI COME MI SIA SUCCESSO!!! "


Caddi così dal letto, e persi i sensi.
Ancora una luce, una luce catturò la mia mente, la musica reggae... quel sound ke solo una persona riusciva a produrre, screcciando con quei dischi. Era Michele. Il dj del Dada, il pub del giovedì sera. Dove io, Claudia, Benny, Glenda e Johnny andavamo. Benny e Glenda: due altri nostri amici ke facevano gruppo con noi. Benny, un ragazzo silenzioso e riflessivo, ma quando iniziava a bere, diventava adiritttura logorroico. Glenda una ragazza dolce, ma allo stesso tempo molto aggressiva e un pò testarda. Gli unici veri amici ke aveva eravamo noi perchè solo noi sapevamo apprezzarla veramente.
Ogni giovedì sera ci trovavamo lì. Non ci ha mai stancato. Ridevamo, bevevamo birra, ballavamo. Eravamo i fenomeni da baraccone di tutto il locale. Gli unici pazzi ke si mettevano a ballare là dentro. Ma a noi piaceva così. A volte facevamo piccole sfide di ballo tra di noi :) Iniziavano Claudia e Glenda, con i loro movimenti sinuosi e sensuali. L' obiettivo di Glenda era conquistare Michele il dj di cui tanto si era innamorata. Benny solo dopo aver bevuto una buona dose d' alcool riusciva a lasciarsi andare e dare il " meglio " di sè nel ballo. Quanti ricordi, forse troppi...
E poi uscivamo a fumare e là fuori tanta gente si incontrava. Claudia conosceva quasi tutti, infatti ogni volta mi trascinava e mi presentava ogni persona ke incontrava. Dei ragazzi una volta la riconobbero addirittura perchè erano stati da lei in negozio ( nel tempo libero aiutava il papà al negozio di ferramenta ) e le dissero: " Buona sera signorina ferramenta. " Lei sorrise e fece un inchino... con quel suo cappotto rosso... quanto la amai in quel momento... Il suo sorriso, quel l' eleganza e finezza nei suoi gesti.
Ci raggiunsero Glenda, Benny e Johnny ke ci dissero: " Ragazzi è arrivato Sazze! Ora sì ke si beve! "
Sazze: un personaggio, un vero personaggio. Si metteva fuori dal locale a vendere birre Moretti da 66 cl con la musica a palla e con gli scatoloni di birra nel bagagliaio. Attorno alla sua macchina si accerchiavano i suoi amici folli: Ezio spadino ( spadino perchè era l' unico individuo sulla terra ad avere un coltellino svizzero ke conteneva una lama lunga una quindicina di centimentri... impressionante ), Tommy pasticche multicolor ( mangiava gli smarties fingendo fossero pasticche, facendo le facce da schizzato, faceva morir dal ridere ) e Salotto ( chiamato così perchè data la sua mole, tutte le ragazze, non appena lui si sedeva, non reststevano alla voglia di appoggiarsi a lui come se fosse un divano da salotto ). Insomma, Sazze era riuscito a creare un " locale " anche all' esterno del Dada. Ogni tanto si portava dietro una bottiglia di plastica con dentro o gin lemon o sangria, o vodka al melone ( perchè lui solo quella beveva ) ke ci passavamo tutti. Claudia faceva la sua imitazione. La mia Claudia, quanto mi faceva ridere... Era meravigliosa!!! Ridevamo un sacco! Poi c' era Glenda ke imitava Ezio. Si mettevamo di fronte a noi a farci le loro imitazioni. Uno spettacolo!

Era tutto così reale... così vero... Ho fatto un salto nel passato un' altra volta? Ke mi succede? Di nuovo una luce... Tra la luce, distinguo una figurina minuta... Occhi verdi smeraldo, una cascata di splendidi riccioli d' oro, un sorriso meraviglioso. Mi sembra di vedere in lei il sorriso di Claudia. Mi allontano dai miei amici e mi avvicino a lei, fingendo di cercare qualcuno. Deve avere sì o no una quindicina d' anni, ma i suoi discorsi sono decisamente più maturi di qualsiasi altra teen ager. E' come se... la sentissi già mia. E' come se quella voce l' avessi già ascoltata, è come se quello sguardo l' avessi già incontrato. I suoi capelli, il suo profumo... La sua pelle così candida, le guancette arrossite dal freddo, una sciarpona enorme tutta colorata ke mi dava l' idea di averla già vista. Sembrava la sciarpa di Claudia... Non ho resitito. Le ho chiesto una sigaretta. Lei mi ha risposto di sì. Io le dico:
" Ma non sei un pò piccola per fumare? "
Lei mi dice, abbassando lo sguardo:
" Già, ma a volte mi rilassa... "
Una sua amica l' abbraccia e le dice:
" Se ti vedesse tuo padre ora... "
Lei:
" Già chissà ke faccia farebbe... "
La sua amica:
" Secondo me sorriderebbe, ti darebbe una carezza, ti toglierebbe la sigaretta dalle mani, si siederebbe accanto a te, dicendoti - perchè lo stai facendo, bambina mia? - Ha sempre avuto modi gentili con tutti, il tuo papà... "
Lei, abbassa di nuovo lo sguardo... Le scende una lacrima e con un filo di voce dice:
" Se solo lo potesse fare... "
L' amica la abbraccia teneramente.
Ho assistito a questa tenera scena chiedendomi:
" Cosa può affliggere questa dolce ragazzina? "
Le ho chiesto il nome. Lei si è girata e mi ha detto:
" Rebecca..... "






....








E d' improvviso una luce, di nuovo quella luce.
Il Dada sparisce... c' è solo una luce bianca e una voce... una voce femminile... la voce di una ragazzina:

"
 Papà sono stata al Dada, nel pub dove andavate te e la mamma il giovedì sera. Ora è diventato anche il mio pub. Mi ci ha portato Glenda, la tua mica Glenda, sì proprio lei. Ieri sera mi è sembrato di vedervi lì, tutti insieme a ridere e scherzare... ho pianto tanto. Siete in ogni mio gesto, in ogni mia parola, in ogni mia lacrima, in ogni mio sorriso, siete dentro di me sempre... ma vorrei ke tu aprissi gli occhi... Non ho più un senso... E tu non ti svegli... Vorrei ke mi prendessi ancora sulle tue ginocchia per raccontarmi le tue splenidide favole... Vorrei ke mi raccontassi ancora di quando andavate al Dada, delle vostre avventure... Non ne posso più papà, ti voglio qui con me!!! E' da cinque anni ke vengo qui ogni santo giorno, ti racconto la mia vita, i miei dolori, le mie paure sperando in un tuo piccolo gesto... Sperando ke tu apra gli occhi... Certo, Benny, Johnny e Glenda non mi hanno mai lasciata, mi sono stati accanto. Ora vivo con loro e i nonni, ma io ho bisogno di te papà... "

La sua voce... E' la sua voce... E' la mia bambina!!!
Sento le sue lacrime dentro di me... Sento la sua mano ke stringe forte la mia... Ti sento Piccola mia... Ti sento...

Di nuovo la luce...
Quella luce bianca così forte!!!
Di nuovo la sua voce:

" Si è mosso!!! Glenda, si è mosso!!! Johnny, Benny, venite!!! "

Apro gli occhi ed eccoli lì... tutti e 4...

" Papà, finalmente!!! "

La mia bambina... la mia bambina è cresciuta...

" Sono passati 5 anni, Davide... 5 anni... da quando sei caduto da quel letto, non ti sei più svegliato... questo è un miracolo! "

Dice Glenda, sorridendo, e stringendomi a sè.

 Mi scende una lacrima...

[ Ho sognato per 5 lunghi anni... Ho rivisto Claudia, ho rivissuto parte delle serate insieme e ho visto Rebecca. La mia bambina... ]

La mia piccola mi abbraccia ancora.

Io le sussurro:

" Non ti lascerò mai più bambina mia... Ora sono qui... "



 
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