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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 02 Marzo 2006 da Cu0ricino
Foto di smarties5

MA CHI E' CHE DEVE SCRIVERE ADESSO ?

MA PERCHE' NON SCRIVETE ?

MA SE FACCIAMO COSI' VA TUTTO A "RANARE".

E DAIIIIIIIIIIIIIIIII E' DIVERTENTE SCRIVERE. POTETE SCRIVERE TUTTO QUELLO CHE VOLETE !

C O R A G G I O

 
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da smarties5

QUESTO POST SI AUTODISTRUGGERA' DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA 7^ PARTE .... SOLO PER DIRVI CHE SE VOLETE DIVENTARE AUTORI BASTA CHE MI SCRIVIATE IN PRIVATO .

BUONA LETTURA A TUTTI.

 
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Post n°12 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da punk.angel
SESTA PARTE

Nessuna risposta...
Solo i loro maledetti: " Si calmi, signor Davide!!! "
Scoppiai. Cacciai un urlo:
" COME DIAVOLO FACCIO A CALMARMI!!! SONO SENZA GAMBE!!! NON HO PIù LE MIE GAMBE!!! E NON MI RICORDO NULLA DI COME MI SIA SUCCESSO!!! "


Caddi così dal letto, e persi i sensi.
Ancora una luce, una luce catturò la mia mente, la musica reggae... quel sound ke solo una persona riusciva a produrre, screcciando con quei dischi. Era Michele. Il dj del Dada, il pub del giovedì sera. Dove io, Claudia, Benny, Glenda e Johnny andavamo. Benny e Glenda: due altri nostri amici ke facevano gruppo con noi. Benny, un ragazzo silenzioso e riflessivo, ma quando iniziava a bere, diventava adiritttura logorroico. Glenda una ragazza dolce, ma allo stesso tempo molto aggressiva e un pò testarda. Gli unici veri amici ke aveva eravamo noi perchè solo noi sapevamo apprezzarla veramente.
Ogni giovedì sera ci trovavamo lì. Non ci ha mai stancato. Ridevamo, bevevamo birra, ballavamo. Eravamo i fenomeni da baraccone di tutto il locale. Gli unici pazzi ke si mettevano a ballare là dentro. Ma a noi piaceva così. A volte facevamo piccole sfide di ballo tra di noi :) Iniziavano Claudia e Glenda, con i loro movimenti sinuosi e sensuali. L' obiettivo di Glenda era conquistare Michele il dj di cui tanto si era innamorata. Benny solo dopo aver bevuto una buona dose d' alcool riusciva a lasciarsi andare e dare il " meglio " di sè nel ballo. Quanti ricordi, forse troppi...
E poi uscivamo a fumare e là fuori tanta gente si incontrava. Claudia conosceva quasi tutti, infatti ogni volta mi trascinava e mi presentava ogni persona ke incontrava. Dei ragazzi una volta la riconobbero addirittura perchè erano stati da lei in negozio ( nel tempo libero aiutava il papà al negozio di ferramenta ) e le dissero: " Buona sera signorina ferramenta. " Lei sorrise e fece un inchino... con quel suo cappotto rosso... quanto la amai in quel momento... Il suo sorriso, quel l' eleganza e finezza nei suoi gesti.
Ci raggiunsero Glenda, Benny e Johnny ke ci dissero: " Ragazzi è arrivato Sazze! Ora sì ke si beve! "
Sazze: un personaggio, un vero personaggio. Si metteva fuori dal locale a vendere birre Moretti da 66 cl con la musica a palla e con gli scatoloni di birra nel bagagliaio. Attorno alla sua macchina si accerchiavano i suoi amici folli: Ezio spadino ( spadino perchè era l' unico individuo sulla terra ad avere un coltellino svizzero ke conteneva una lama lunga una quindicina di centimentri... impressionante ), Tommy pasticche multicolor ( mangiava gli smarties fingendo fossero pasticche, facendo le facce da schizzato, faceva morir dal ridere ) e Salotto ( chiamato così perchè data la sua mole, tutte le ragazze, non appena lui si sedeva, non reststevano alla voglia di appoggiarsi a lui come se fosse un divano da salotto ). Insomma, Sazze era riuscito a creare un " locale " anche all' esterno del Dada. Ogni tanto si portava dietro una bottiglia di plastica con dentro o gin lemon o sangria, o vodka al melone ( perchè lui solo quella beveva ) ke ci passavamo tutti. Claudia faceva la sua imitazione. La mia Claudia, quanto mi faceva ridere... Era meravigliosa!!! Ridevamo un sacco! Poi c' era Glenda ke imitava Ezio. Si mettevamo di fronte a noi a farci le loro imitazioni. Uno spettacolo!

Era tutto così reale... così vero... Ho fatto un salto nel passato un' altra volta? Ke mi succede? Di nuovo una luce... Tra la luce, distinguo una figurina minuta... Occhi verdi smeraldo, una cascata di splendidi riccioli d' oro, un sorriso meraviglioso. Mi sembra di vedere in lei il sorriso di Claudia. Mi allontano dai miei amici e mi avvicino a lei, fingendo di cercare qualcuno. Deve avere sì o no una quindicina d' anni, ma i suoi discorsi sono decisamente più maturi di qualsiasi altra teen ager. E' come se... la sentissi già mia. E' come se quella voce l' avessi già ascoltata, è come se quello sguardo l' avessi già incontrato. I suoi capelli, il suo profumo... La sua pelle così candida, le guancette arrossite dal freddo, una sciarpona enorme tutta colorata ke mi dava l' idea di averla già vista. Sembrava la sciarpa di Claudia... Non ho resitito. Le ho chiesto una sigaretta. Lei mi ha risposto di sì. Io le dico:
" Ma non sei un pò piccola per fumare? "
Lei mi dice, abbassando lo sguardo:
" Già, ma a volte mi rilassa... "
Una sua amica l' abbraccia e le dice:
" Se ti vedesse tuo padre ora... "
Lei:
" Già chissà ke faccia farebbe... "
La sua amica:
" Secondo me sorriderebbe, ti darebbe una carezza, ti toglierebbe la sigaretta dalle mani, si siederebbe accanto a te, dicendoti - perchè lo stai facendo, bambina mia? - Ha sempre avuto modi gentili con tutti, il tuo papà... "
Lei, abbassa di nuovo lo sguardo... Le scende una lacrima e con un filo di voce dice:
" Se solo lo potesse fare... "
L' amica la abbraccia teneramente.
Ho assistito a questa tenera scena chiedendomi:
" Cosa può affliggere questa dolce ragazzina? "
Le ho chiesto il nome. Lei si è girata e mi ha detto:
" Rebecca..... "






....








E d' improvviso una luce, di nuovo quella luce.
Il Dada sparisce... c' è solo una luce bianca e una voce... una voce femminile... la voce di una ragazzina:

"
 Papà sono stata al Dada, nel pub dove andavate te e la mamma il giovedì sera. Ora è diventato anche il mio pub. Mi ci ha portato Glenda, la tua mica Glenda, sì proprio lei. Ieri sera mi è sembrato di vedervi lì, tutti insieme a ridere e scherzare... ho pianto tanto. Siete in ogni mio gesto, in ogni mia parola, in ogni mia lacrima, in ogni mio sorriso, siete dentro di me sempre... ma vorrei ke tu aprissi gli occhi... Non ho più un senso... E tu non ti svegli... Vorrei ke mi prendessi ancora sulle tue ginocchia per raccontarmi le tue splenidide favole... Vorrei ke mi raccontassi ancora di quando andavate al Dada, delle vostre avventure... Non ne posso più papà, ti voglio qui con me!!! E' da cinque anni ke vengo qui ogni santo giorno, ti racconto la mia vita, i miei dolori, le mie paure sperando in un tuo piccolo gesto... Sperando ke tu apra gli occhi... Certo, Benny, Johnny e Glenda non mi hanno mai lasciata, mi sono stati accanto. Ora vivo con loro e i nonni, ma io ho bisogno di te papà... "

La sua voce... E' la sua voce... E' la mia bambina!!!
Sento le sue lacrime dentro di me... Sento la sua mano ke stringe forte la mia... Ti sento Piccola mia... Ti sento...

Di nuovo la luce...
Quella luce bianca così forte!!!
Di nuovo la sua voce:

" Si è mosso!!! Glenda, si è mosso!!! Johnny, Benny, venite!!! "

Apro gli occhi ed eccoli lì... tutti e 4...

" Papà, finalmente!!! "

La mia bambina... la mia bambina è cresciuta...

" Sono passati 5 anni, Davide... 5 anni... da quando sei caduto da quel letto, non ti sei più svegliato... questo è un miracolo! "

Dice Glenda, sorridendo, e stringendomi a sè.

 Mi scende una lacrima...

[ Ho sognato per 5 lunghi anni... Ho rivisto Claudia, ho rivissuto parte delle serate insieme e ho visto Rebecca. La mia bambina... ]

La mia piccola mi abbraccia ancora.

Io le sussurro:

" Non ti lascerò mai più bambina mia... Ora sono qui... "



 
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QUINTA PARTE

Post n°11 pubblicato il 09 Febbraio 2006 da Cu0ricino

Ehy Signor Davide. Davide, mi sente ?? Riesce a sentire la mia voce ? Davide la sente la mia mano ?? Sono voci che non conosco. Chi mi chiama ? Cerco di rispondere ma non ce la faccio. Mi manca la forza di rispondere a chi mi chiama. Davide.. mi sente ? Mi stringa la mano se riesce a sentire la mia voce.Apro gli occhi. Luce. Un dolore fortissimo. Non vedo nulla... solo luce. Un'abbaglio . Ma dove sono ?Claudia ?!Tilly ?!E Johny Giravolta ?Un grido.Stia calmo Davide. Deve restare fermo. Non si muova. Va tutto bene.Piango e grido. Ma dove sono ????Ha avuto un incidente. La strada era coperta di neve e la sua auto ha sbandato.La mia macchina ?Lei sta bene Davide, questo è ciò che conta. Si rilassi adesso. Vedrà che si rimetterà presto!Io sono la Dottoressa Buda ma mi chiami Monica. Se ha bisogno di me, io sono qui per lei.Monica ?Chiudo gli occhi e cerco di ricordare. Nella mia testa solo il sogno. La neve, il parcheggio, la musica, Tilly. Ma non è possibile. Come può essere successo. Non ricordo nulla.Vuole un pò di latte caldo, le farà bene.Eh ? No, no grazie. Rebecca !!! Rebecca dov'è ??? Mia figlia Rebecca.Calmo, calmo... si calmi. Sua figlia sta bene. E' in buone mani. La sua famiglia è al corrente di quanto le è accaduto. Sua madre tornerà più tardi. Ora riposi Davide.Mamma è già stata qui ? Ma, ma... ma da quanto tempo sono qui ??Oh, per fortuna almeno Rebecca sta bene.Mi sento impotente. Voglio alzarmi di qui. Voglio tornare a casa. Monica, ma da quanto tempo sono qui ? E' qui da un pò Davide. Ha subito un'intervento molto complicato. Ma adesso lei sta bene.Un intervento ?Ma è possibile che io non mi sia reso conto di niente. Sognavo. Sognavo di essere tornato bambino. Era un sogno felice.Le lacrime mi scendevano tiepide sulle guancia.Non pianga Davide.Si calmi. va tutto bene. Tutto bene.Voglio andarmene via di qui !Si si... molto presto tornerà a casa. Però addesso deve dormire, ok ?!Chiudo gli occhi .Ciao papà !!!Rebecca, tesoro, vieni qui e dammi un bacio. Un bacio. Il profumo della mia piccolina. Ti voglio bene papà !!Ciao !Oh, Claudia. ma sei tu, qui ?! Ti avevo sognata. Una lettera. Un'addio. Ero così triste amore mio. Vieni Davide andiamo. Papà... prendimi se ci riesci. Corri papà. Claudia aspettami. Ciao Davide. No, aspettami, Claudia... Tilly. Tilly sei qui anche tu?! Papàààà corri !!!Non ce la faccio. Non riesco a muovermi .Rebecca. Claudia. Tilly.Si calmi Davide.Tilly...oh. Era solo un sogno.Fermo, stia fermo !Eh, non riesco a muovermi.Solo un secondo, mille pensieri. cerco di girarmi, mi cade il mondo addosso. Non rieso a muovere le gambe.Si rilassi Davide. Suona un'allarme. Dottor Renzi. Presto il Dottor Renzi. Subito. Chiamate il Dottor Renzi. Le mie gambe. Noooo !!Grido e piango. Nooooooo. non riesco a uovermi.Resti fermo Davide. Andrà tutto bene.No, non è vero. ... nooooo. Le mie gambe.Aiutatemi vi prego. Per favore. Fatemi alzare da qui forse riuscirò a reggermi in piedi. Proviamo. Vi pregoooooo, aiutatemi.Solo una prova. Sono un medico anch'io.Ecco, ce la posso fare. Per favoreeee aiutatemi.Signor Davide si calmi !Paura. Disperazione. Angoscia. Terrore.Un tunnel. L'inferno.Mammaaa. Claudiaaaa.Ora si calmi !!Non camminerò più, vero ? Ditemi la verità ! Ditemelo adesso... per favore... ditemi la verità, vi supplicooooo !!!Davide era immobilizzato su quel letto d'ospedale.Due medici in camice bianco a fissarlo.Il suo viso bagnato di pianto. La vita è strana. In un giorno come un'altro cambia tutto. Facciamo quello che abbiamo sempre fatto: lavoro, amici, figli, e all'improvviso in un solo istante la nostra vita, quella vita che molto spesso abbiamo deriso ed odiato, cambia. Cambia e ci cambia.Dottoressa Monica, è finita, vero ? E' finito tutto ? Mi dica la verità ?

 
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QUARTA PARTE

Post n°10 pubblicato il 02 Febbraio 2006 da sumenzusa

….E’ più forte di me….sono attratto da quella luce…Una forza improvvisa mi spinge verso di lei…il calore mi avvolge…Chiudo un attimo gli occhi…è solo un attimo, ma sento un fremito che mi pervade…Li riapro…C’è Claudia di fronte a me…bellissima…come solo lei lo sa essere….Le sorrido…vado verso di lei. Voglio abbracciarla…voglio baciarla…voglio lei..chiudo gli occi…

…sussurro…..

Un improvviso alito di vento mi sfiora…

Apro gli occhi….

Mi guardo intorno…Ma dove sono? Cosa ci faccio qui seduto nella neve…

Dov’è Claudia.. !

Mi risponde solo un innaturale silenzio..

Ho sognato….ho solo fatto un sogno..

Mi alzo…devo cercare di tornare a casa….

Un piccolo foglio di carta mi cade. Cos’è?? Avrò dimenticato di dare la ricetta al Sig. Giusti? No…non è un foglio del mio ricettario…

E’ una lettera…

Riconosco la scrittuta, esile e con quei tondini sulle ì…Claudia.. L’anuso e mi sembra di sentire il suo profumo…

La apro…

 

"Mio caro Davide, quasi avevo paura di scriverti;
sai il terrore di farti male spesso ha fermato la mia
mano.
Le mie giornate trascorrono lente,sono così
dolorosamente lunghe e pultroppo non riesco a fare a
meno di interrogarmi su molte cose.
Qual'è il senso di quello che è stato? Cosa ne sarà
del futuro?
Forse non ha senso farsi tante domande, chiederisi
mille perchè; sai mia madre mi diceva sempre che l'oggi
è tutto quello che abbiamo visto che il passato non
possiamo cambiarlo e il futuro non sappiamo cosa ci
porta. Mi cita il famoso verso di Orazio "carpe diem
quam minime credula postero" (cogli l'attimo credi
quanto meno nel domani).
Sono spaventata di dover affrontare tutto questo senza
di te ma pultroppo la vita non è perfetta e per un
briciolo di felicità ci dà una porzione di calci.
Ormai siamo lontani e non posso fare a meno di pregare
intensamente che non ti accada mai nulla di male  e che
esca dal tunnel di tristezza in cui sei entrato.
Vorrei che ritrovassi una luce sul tuo sentiero che
ti guidi verso un futuro migliore e diverso.
Un  giorno i nostri destini si incrocieranno
ma fino ad allora, vorrei che ti fossi di nuovo felice

Già vorrei poterti riabbracciare e dirti grazie per
ciò che mi hai dato e che hai fatto per me.
Ti bacio
La tua Diletta"
Claudia

 

Lacrime copiose mi solcano il viso…Claudia, la mia Claudia…come farò a sostituirla nel mio cuore e nella mia vita?

Sento qualcosa di caldo che mi sfiora la mano. Già ho tolto i guanti per leggere la lettera…Abbasso gli occhi…Ehy, tilly…Sarò diventato matto…prima Claudia ora Tilly…Mi avviao verso la strada. Devo andare avanti.. Ma sento dei passi verso di me. Passi felpati…Mi giro…in cane mi segue…Ma allora sei vero tu?…Una piccola palla di pelo, poco più di un cucciolo. Ti sarai smarrito cucciolo?

Lo prendo in braccio, lo avvolgo nel mio cappotto…trema per il freddo. Mi giro un’ultima volta…Mi sembra di sgorgere Clauda che mi saluta..

Sorrido….E’ tempo di tornare alla vita di sempre…Rebecca si annoierà con la baby sitter...

 
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