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MALATI DI INTERNET ? I FATTORI DI RISCHIO

Post n°2 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da sig_copia_e_incolla

Oggi parliamo dei fattori di rischio che possono condurre un internauta a sviluppare una psicopatologia correlata all’uso di internet e vediamo di capire se internet ammala di per sé o se una persona con precedenti problematiche psicologiche sia più predisposta a fare un uso distorto della rete.
Intanto per cominciare è possibile leggere su questo blog che
cos’è l’internet addiction, quali sottotipologie sono state individuate e come si diagnostica.
In merito ai fattori di rischio possiamo individuare 4 categorie di elementi che contribuiscono all’insorgere di problematiche psicologiche legate all’uso di Internet:

a) le psicopatologie preesistenti. In più del 50% dei casi una internet addiction può essere indotta da alcuni tipi di disturbi psicologici preesistenti. I fattori di rischio includono una storia di dipendenza multipla, condizioni psicopatologiche come depressione, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo bipolare, compulsione sessuale, gioco d'azzardo patologico, o fattori situazionali come burnout da lavoro, contrasto coniugale o abuso infantile.
b) le condotte a rischio (“eccessivo consumo”, riduzione delle esperienze di vita e di relazione “reali”,ecc);
c) eventi di vita sfavorevoli (problemi lavorativi, familiari, ecc: “internet come valvola di sfogo”);
d) le potenzialità psicopatologiche proprie della rete (anonimato e sentimenti di onnipotenza che possono degenerare in: sesso virtuale, creazione di false identità, gioco d’azzardo, ecc).

Quello che mi preme sottolineare, e che vedo talvolta non perfettamente chiarito nelle discussioni su questo argomento, è che la relazione di causa ed effetto tra alta incidenza di problemi psicologici e uso massiccio di internet è ancora incerta. Potrebbe essere bidirezionale: le persone che sono sole o depresse o socialmente fobiche potrebbero rivolgersi maggiormente alla rete per alleviare la propria sofferenza, trovando on line la compagnia e il supporto che mancano  nella loro vita reale. Una volta on line gli effetti negativi di solitudine e depressione o fobia sociale potrebbero esacerbarsi. (Morahan-Martin, 1999; Morahan-Martin & Schumacher, 2000, 2003).
Alcune limitate ricerche longitudinali supportano l'ipotesi che l'impatto dell'uso di internet sul benessere psicologico dipenda dalle caratteristiche dell'individuo, con esiti positivi per gli estroversi e negativi per gli introversi (Kraut et al., 2002).
Per gli estroversi l'aumentato uso di internet è associato con un accresciuto senso di benessere inclusi ridotti livelli di solitudine, di emozioni negative e accresciuta autostima e coinvolgimento sociale. Per gli introversi gli effetti sarebbero opposti in ciascuna di queste misure.
La ricerca ha scoperto anche che chi fa un uso massiccio o patologico di internet usa la rete per modulare l'umore nero. Gli addicted hanno maggiori probabilità degli altri di fruire di internet per scappare dalle pressioni psicologiche, per migliorare il loro umore quando sono giù, ansiosi, o socialmente isolati.  (Anderson, 1999; Morahan-Martin & Schumacher, 2000).
Questo suggerisce che l'abuso di internet più che la causa possa essere il sintomo di altri problemi.
Ad ogni modo la comorbilità è molto frequente nei disturbi psicologici e non consente di determinare direzioni causali.
Dato lo stato embrionale della ricerca sull'abuso di internet è più corretto riconoscere la possibile coesistenza del comportamento di abuso di internet con altre problematiche psicologiche senza poter affermare in maniera inequivocabile, come fa qualcuno, che il primo sia la causa delle ultime, in un tentativo un po’ maldestro di demonizzazione aprioristica.

In generale si ritiene che l'uso di internet assume connotati patologici quando: 
-influisce sui pensieri del paziente in termini di ideazione eccessivamente focalizzata
-influenza il benessere psicologico del paziente (produce stress, alterazioni dell'umore)
-il tempo speso on line è giudicabile come eccessivo (e qui si potrebbe aprire un dibattito su cosa si debba intendere per “eccessivo”)
-ha effetti sulla vita quotidiana, sugli studi, il lavoro, le relazioni interpersonali, determina ritiro sociale e così via.
Negli ultimi anni la comunità scientifica ha decretato la ravvisabilità di un concreto uso problematico o patologico di internet  in una percentuale compresa fra il 5,09% e il 13% degli internauti.
Ne consegue che almeno l'87% degli internauti usa la rete in maniera sana, produttiva e utile. Una stragrande maggioranza di persone per le quali la “dipendenza da internet” è una formula iperbolica o ironica per indicare la passione per la rete, l'uso intenso, ma consapevole,  l'atteggiamento ammirato per una tecnologia e un “luogo” che ha cambiato le nostre vite.

 
 
 
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Un blog di: sig_copia_e_incolla
Data di creazione: 01/01/2011
 

 

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