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Post n°119 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da m.delladucata
L'onda chiese al mare: "Ehi tu, mi vuoi bene?" Senza te la mia vita sarebbe insignificante, sarei piatto. Faceva finta, ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose. Ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé. Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l'onda bianca lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta a volte di non poterlo fare, perché l'onda potesse assaporare anch' essa quella precarietà che rende le cose preziose. L'onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni e fanno finta che sarà l'ultima volta che l'onda partirà verso la terra, per non tornare più, ma poi, alla fine, è più forte su tutto il bisogno di riprendersi.... ....Nel sogno di un bene senza fine. |
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