E' una sensazione che si prova spesso credo; quando qualcuno ti interessa.
Non riesci a smettere di pensare a quando lo rivedrai.
Puoi dimenticarti tutto: di comperare il detersivo per i piatti, di spedire una lettera, di scrivere un'e-mail che fino al giorno addietro era la tua priorità assoluta, di rifare il letto per giorni. Ti scordi la corrispondenza nella cassetta, le chiavi nella borsa, un'amica che torna da lontano. E ti senti un pò idiota perché in fondo non è che sia accaduto chissà quale sconvolgimento nella tua testa...
...Solo che adesso, è occupata interamente da qualcuno.
E' come se avessi con lui un appuntamento che in realtà non c'è; in un giorno che in fondo non sai nemmeno qual'è, in un posto che ti immagini ma non sapresti definire.
Inizialmente non ti accorgi di cosa sta succedendo; non sono cose immediate da decifrare soprattutto quando le sensazioni si susseguono come un turbinio e l'eccitazione di un drink; oppure la semplice passione fisica non c'entrano nulla.
Facendo un rapido storico; posso dire che quest'anno sentimentalmente è stato il più difficile di tutti. Il più selvaggio, senza punti di riferimento, sbattuta tra una situazione e l'altra senza avere la voglia di impegnarsi e costruire realmente un sentimento.
Dopo la fine della storia con il mio ex ragazzo; durata quasi tre anni e finita per causa/colpa dell'Africa mi sono ritrovata sola. C'è stato il riavvicinamento con il "comunistone" che adoravo al liceo -riavvicinamento che ha sancito l'effettiva amicizia che esiste tra noi...Ma solo quella-, c'è stato il colpo di coda con il ragazzo belga -,che mi ha portata a spasso per le discoteche spacciandomi per la fidanzata che non ero e facendo bella mostra di me senza che né io né lui provassimo un serio interesse- c'è stato un timido approccio con altri amici conosciuti all'Università ma niente che avesse toccato veramente le mie corde.
Sempre voglia di sfida a portarmi seduta con questo o quello a chiacchierare non ricordo nemmeno di cosa; un trascinarsi di eventi, di posti, di approcci. Mai niente che volessi davvero; mai niente che si spingesse più avanti di un'occhiata qui e lì.
Adesso, da qualche settimana provo cose diverse ma soprattutto provo cose per una persona vera e non per l'idea che mi sono fatta di qualcuno.
Adesso mi piaci, e mi piaci tu, e mi piaci davvero.
Mi piace come parli, mi piace quello che non dici e mi piace la tua timidezza che viene fuori solo con me mentre con tutto il resto del mondo conosciuto ostenti una spavalderia che non credo ti appartenga.
Mi piace come mi guardi, tra l'incredulo ed il disinteressato e mi piace quando mi scrivi e sei talmente impacciato. Fin ora ho avuto a che fare con uomini impegnati a costruirsi un futuro di fama e gloria, con ragazzi alle prese con la politica e gli impegni di partito, con persone che si credevano il centro del mondo.
Non mi interessava granché.
Tu non sei diverso da loro, non posso saperlo. Chissà che persona sei. Cosa pensi, cosa sogni, cosa sei.
Io sono diversa però. Io adesso non cerco me stessa, non vedo negli uomini che mi circondano un riempitivo nella speranza che un giorno si materializzi l'uomo perfetto.
Tu, che per mesi sei stata concentrata sui tuoi libri; sulla tua media e sulla tua conoscenza del diritto, della storia, della sociologia.
Tu, che avevi programmato una settimana di montagna come il più produttivo degli scrittori proprio per staccare la spina e riposare la mente.
Tu, che fino a ieri passavi le giornate a pensare a quanto potesse esserti indurito il cuore dopo così tanto tempo che non sfiori le labbra di qualcuno. Emozionandoti davvero.
Tu, che hai considerato ogni ragazzo che mostrava interesse nei tuoi confronti come la brutta copia sbiadita di quello che avresti voluto; sempre tu che allontanavi tutti perché nessuno sarebbe potuto essere all'altezza delle tue aspettative.
Strano trovare un pò di felicità; proprio quando meno te l'aspettavi.
Proprio quando non la stavi cercando.
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