...Il defender guidato da uno dei due carabinieri; dopo essersi disincagliato dal cassonetto dei rifiuti che l'aveva bloccato; mette la prima e fa per andarsene.
Ci ripensa, e ingranata la retromarcia calpesta il corpo già morto due volte; prima di andarsene via.
Viene trascinato via da alcuni manifestanti, che urlano in preda al panico. C'è davvero scappato il morto. Chi è come si chiama; gli hanno sparato cavagli il passamontagna. E' piccolo, chissà quanti anni ha.
Carlo Giuliani muore in Piazza Alimonda con una ferita d'arma da fuoco. Muore a 23 anni per il colpo sparato dalla mano di un carabiniere.
Carlo Giuliani muore. Carlo muore. Carlo mister nessuno, Carlo una faccia tra tante, Carlo un cervello fra tanti, Carlo un idea fra tante.
Hanno ragione Luigi e Stefania quando dicono che Carlo non è un martire. Martiri sono quelli che vengono ingiustamente uccisi per le loro idee; e delle idee di Carlo Giuliani non fregava niente a nessuno.
Carlo è stato ammazzato non perché manifestava contro il G8, ma perché si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Chi pretende di avere la verità in tasca, è già in torto. E non sono in grado di giustificare niente e nessuno io. Non c'ero, non lo so.
Io so poche cose.
Una delle poche cose che so è che Carlo aveva poco più della mia età.
Forse aveva una ragazza.
Di certo aveva un babbo e una mamma che l'aspettavano per cena.
E comunque siano andate le cose, qualsiasi macchinazione ci sia o meno dietro la sua morte; lui è morto.
Ad uccidere Carlo è stata l'indifferenza dei più che porta i pochi a scendere in piazza ed essere tacciati di "comunismo".
Ad uccidere Carlo è stato il lavaggio del cervello che si fa alle forze dell'ordine prima di ogni contatto con i cortei; caricandoli come fossero cani da combattimento.
A uccidere Carlo è stato il nostro sistema.
E allora, io voglio fottere il sistema.
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