Creato da: piccodgl il 29/04/2006
AFFERMANDO LA MARGINALITA' DELLA META; A PATTO CHE SI PERCORRA ONESTAMENTE LA STRADA.

 

 

Post N° 264

Post n°264 pubblicato il 09 Maggio 2008 da piccodgl
 

sEnZa rEtE.
SeNzA bAsToNe.
sEnZa AgGaNcIo.

sEnZa pRePaRaZiOnE AlCuNa.
... cOn lA pAuRa ScHiFa Di VoLaRe Di SoTtO...


...e Se CaDo UnA fOlLa In AtTeSa DeL dIsPiEgArSi Di AlI cHe NoN cReDo dI aVeRe...

 
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Post N° 263

Post n°263 pubblicato il 08 Maggio 2008 da piccodgl
 

"Ti brillano gli occhi...Appurato che non sono canne...Non è che sarai un pò innamorata?"

...Le parole di mamma mi hanno fatto effetto. Va beh che di questi tempi, mi fa effetto tutto.
Ieri notte sono andata a fumare una sigaretta fuori dalla finestra di camera mia, ed in cielo ho visto una luce forte forte che si muoveva.
Andava in linea retta, precisa, a velocità costante. Aereo, ho pensato.
Poi la luce s'è fatta sempre più fioca, mantenendo però velocità e direzione; fino a sparire nel cielo denso di nero e spruzzato di stelle.
Molto probabilmente sì, era un aereo...e se fosse stato un pensiero?
Mi piace pensarlo così.
Un pensiero per te. Un pensiero di te.

A cena, prima della luce e del pensiero, si parlava degli uccellini che cinguettano. Io abito in campagna, ho la fortuna di non sentire clacson e rumori ma solo il vento che fruscia e, da qualche tempo, gli uccellini che cantano anche di notte.
Papà ha detto che sono innamorati, perciò ugoleggiano anche di notte.
"Anche nel cuore della notte? ...ad esempio, anche alle due di notte?!" ho chiesto. Sì, mi ha detto.
...e mi è venuto spontaneo pensare al mio sorriso di ventiquattro ore fa (più di quarantotto, ad oggi), nel cuore della notte. Ad esempio, anche alle due di notte.
Per restare in metafora, assomigliava molto a quel cinguettìo.
Spontaneo, ecco.

Il pensiero luminoso nel cielo.
Il canto degli uccellini di notte, il sorriso del loro amore.
...e anche se razionalmente avevo già fatto il conto delle ore ed avevo deciso di farmi sentire solo l'indomani, non ho resistito.
Ti ho fatto un misero squillino.
E non so come mai ma ti vedo, col telefono in mano, il sorriso stampato nel viso, ed un pensiero dolce per me, solamente per me.
...In questa notte che viene abbiamo provato la stessa identica emozione.
Io ti ho regalato un pezzo della mia felicità, felicità che provo solo grazie a te e questo giro di valzer ci trova vicinissimi.

Anche se in realtà non ci vediamo.
Anche se non ci prendiamo per mano.
Anche se tu non puoi proprio saperlo quanto mi si è gonfiato il petto pensando agli uccellini che si amano e accompagnando quel pensiero stracolmo di luce con gli occhi, mentre mi passava sopra la testa.
...quindi buonanotte, dormi bene. Dormi sereno che io sono vicino a te anche se.
Nonostante se, soprattutto se.
Dormi felice che questi giorni, queste ore, non sono ripetibili.

...Perché sarà bello scoprirci, sorriderci, magari innamorarci. Ma questo senso d'astrazione, di pienezza, di "essere arrivati" e non voler più conquistare nulla; è fugace e non capita spesso.
Piena di pace, quietamente impaziente, assetata di sete.
Grazie.
Grazie di già.


 
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Post n°262 pubblicato il 04 Maggio 2008 da piccodgl

Grazie splendida vita che mi emozioni, esalando quel profumo di buono e di pulito come la pelle dei bimbi che non s'è ancora intrisa degli odori del Mondo.
Qualcosa di nuovo eppure identico a sé stesso ( il suo ripetersi travalica le epoche, i luoghi, i sessi, le età...) che sboccia, nasce, miagola i suoi promo vagìti nella notte sfogliata dalla brezza dell'estate che arriverà.
Camminavo verso la meta con la Speranza stampata sulle labbra tese in un sorriso fiducioso; hmi sono lasciata alle spalle la meta, ore dopo, sorretta dall'adrenalina e dall'impazienza.
...quella delle ragazzine quando dopo i primi, agognati, impacciati baci appuntati dietro gli spigoli dei condomini; affrettano il passo per sollevare la cornetta ed ingigantire con l'amica di turno il racconto delle manine caste che sfioravano la nuca.
"...siediti qui..." guardandoti incastrare le tue spalle sul mio petto mentre le ginocchia mi si flettevano facendo spazio al tuo calore.
Quanto saremo rimasti; un'ora -forse due-  acciambellati l'uno dentro l'altro scoprendo piano piano le nostre difese.
La sensazione di due corpi che non si conoscono e si vogliono, l'erotismo nascosto nel gioco del "non so". Ogni movimento un avamposto e qualunque trmore di uno diventa tremore dell'altro; in un'emozione che mi spiazza, e mi sfiora con le dita ed è tanto dolce da rasentare il ridicolo delle lacrime; che ridicolo non sarebbe se avessimo tutti l'ardire di ammettere che è meraviglia farsi trapassare dall'amore degli altri.
Accarezzarti in vita e sentirti aumentare il ritmo del respiro man mano che la sigaretta tira; sfiorare i  tuoi capelli col viso, farmi pizzicare il naso raffreddato dall'odore di pulito che l'ha fatti morbidi.


...I'M THE WALKING WOUNDED
AND I'D SAID IT TO YOUR FACE
BUT I CAN'T FIND MY PLACE...

Michael Penn - Walter Reed



 
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Post n°261 pubblicato il 01 Maggio 2008 da piccodgl
 

RINO: TI AMO!


Tu

forse non essenzialmente tu
un'altra
ma è meglio fossi tu 
Tu

forse non essenzialmente tu 
hai scavato dentro me

e l'amicizia c'è

Io che ho bisogno di raccontare io

la necessità di vivere

rimane in me

e sono ormai convinto da molte lune

dell'inutilità irreversibile del tempo

mi sveglio alle nove e sei decisamente tu

e non si ha il tempo di vedere la mamma e si è già nati

e i minuti rincorrersi senza convivenza

mi svegli e sei decisamente tu 

forse non essenzialmente tu 

e la notte

confidenzialmente blu

cercare l'anima

Tu

forse non essenzialmente tu 

un'altra

ma è meglio fossi tu 

e vado dal Barone ma non gioco a dama

e bevo birra chiara in lattina

me ne frego e non penso a te

avrei bisogno sempre di un passaggio

ma conosco le coincidenze del 60 notturno

lo prendo sempre per venir da te

forse non essenzialmente tu

e la notte

confidenzialmente blu

cercare l'anima




 


 
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Post N° 260

Post n°260 pubblicato il 28 Aprile 2008 da piccodgl
 

Come si annoda la vita.
Come lo fa.

Ho immaginato di stare in cima ad una collina verde, stracolma di luce: ero vestita solo con una tunica bianca. Leggera, fragile.
Stavo a braccia tese, come a trattenre il vento...e cen'era, di vento...
Tiepido, profumato addirittura. E io lo sentivo infilarsi nelle pieghe della tunica bianca.
Strisciava sul mio corpo, sentivo il suo alito a riempirmi le maniche di sbuffi.

Sorridevo mentre immaginavo, c'era il fischio del treno, c'era la musica ad invadermi i sensi, c'era la stanchezza per una notte passata a sognare, sognare.
Sconclusionatamente bella, nella perdita della logica; l'immaginazione che esplode fragorosa negli attimi che il Tutto vorrebbe rendere sterili.

Da tanto si può avere tantissimo; da nulla si può avere tutto.
Nello sfregare leggero della tua mano attorno alla mia vita - la mia vita...- e poi sulla schiena, proprio sopra l'incurvarsi del sedere, dove ci stanno quelle deliziose fossettine.
...e lo sfiorarmi leggero le guance, prima una e poi l'altra...
...se il tempo è volato -lo è, lo è, lo è...- quei secondi mi parevano lunghissimi.
Diluiti nel nulla tutt'intorno. Fusi, per così dire, col silenzio che li faceva sembrare grandi, attesi. Voluti, nella timidezza dell'incrociarsi dello sguardo.

Centellinate ma costanti attenzioni, che mi imbarazzano.
Premure da niente, emozioni leggermente sottopelle ma talmente chiare nella mia testa che mi domandavo, continuamente sarà, sarà così davvero; sarà vero?
...E le dita, le dita che si toccano e la pelle che si scalda...In quel gesto che ripeto da anni...misteriosamente emozionante...

Come, come si annoda la vita...



 
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