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Padre Salvatore La Sala .A proposito della gestione dei beni e dell'organizzazione del " Gruppo di preghiera San Pio"

Post n°135 pubblicato il 14 Giugno 2010 da carmix74

La presente stata pubblcata a richiesta di di Padre Salvatore La Sala pubblicata anche sul numero 199 di Controcorrente.
Carissimi parrocchiani oggi voglio esporre il mio pensiero a riguardo il gruppo di preghiera San Pio. Quando il vescovo mi ha mandato a Ficarazzi, mi ha fatto una panoramica sulla situazione della Parrocchia. Tra le altre cose mi ha parlato del gruppo di preghiera San Pio , accennandomi ad una anomalia di una certa gravità riguardante appunto il suddetto gruppo, che ha sede in due locali comprati, riparati e resi funzionali con offerte generose di molte persone e con il lavoro di molti volontari che hanno impegnato tempo, lavoro, preoccupazioni, ma che nell'atto di comprarli sono stati intestati a persone private facenti parte del gruppo stesso, tenendo quasi tutti all'oscuro della procedura eseguita.
Certamente per fare un atto di compravendita occorre o una persona fisica o un ente morale legalmente riconosciuto. La procedura corretta è questa: compra la Parrocchia ( ente morale legalmente riconusciuto) rappresentata dal Parroco, in quale non in nome proprio ma agisce come legale rappresentante della Parrocchia, e da l'esclusivo uso dell'immobile al gruppo San Pio. Fino a quando durerà il gruppo, i locali saranno usati dal gruppo, se il gruppo per un motivo qualsiasi non dovesse esserci più i locali rimangono alla Parrocchia, cioè ai parrocchiani ( molti dei quali hanno contribuito all'acquisto e al ripristino dell'immobile), stando invece così le cose ( i locali sono intestati a persone private) , se il gruppo dovesà se finire ( speriamo di no), o venissero meno gli attuali intestatari, i locali diventerebbero proprietà degli eredi, e questo è ingiusto, essendo stati comprati e resi agibili da molti facenti parte del gruppo , i quali credo , non avevano e non hanno intenzione di procurare una eredità agli eredi degli attuali intestatari .Sia il vescovo che il sottoscritto vogliamo soltanto che si faccia giustizia, restituendo al gruppo il pieno possesso e l'uso dell'immobile in questione. Voglio ribadire e attestare che il mio intervento tende a salvaguardare l'interesse del gruppo e non ha altri scopi. Se questo è sbagliato giudicatelo voi!
Ho esortato più di una volta gli interessati a procedere alla donazione dei locali, attualmente a loro intestati , alla parrocchia ma ho ottenuto sempre risposte negative. Se hanno intenzione di donarli in seguito, non capisco perchè questo gesto non possano farlo adesso. Sono sicuro che loro stessi ne riceverebbero un gran bene e il gruppo stesso ne gioverebbe. Ho pure constatato che mai , in seno al gruppo, è stato osservato lo statuto che regola la vita del gruppo: non si sono fatte mai elezioni, non esiste un registro di cassa, non c'è un direttivo, non c'è un elenco ufficiale degli aderenti al gruppo. Nessun registro dei verbali, è il classico "fai date". Fare chiarezza e regolare tutto questo è il mio compito e io intendo farlo; credo che sia giusto e corretto farlo. Il sottoscritto non ha nulla in contro il gruppo di preghiera di San Pio, anzi è tutto il contrario. Gli incontri fatti con il responsabile diocesano del gruppo di preghiera ( e quindi col rappresentante del Vescovo) miravano a fare chiarezza su questo, ma i risultati sono stati mortificanti,scoraggianti e offensivi, io invito i diretti interessati al problema a riconsiderare con serenità e obbiettività la situazione e prendano delle degne decisioni. Si chiedano se San Pio è contento di tutto questo e approverebbe questo modo di agire. Ho saputo che molti a seguito di questo stato di cose si sono allontanati dal gruppo e forse anche dalla chiesa, e questo mi addolora tantissimo.Mi auguro che cambiando radicalmente le cose, possano tornare con più amore ed entusiasmo, e il gruppo possa riprendere quota. Mi dichiaro sempre disponibile per ogni aiuto e chiarimento, per una soluzione giusta e dignitosa del problema, mi permetto di ricordare che i gruppi di preghiera di San Pio sono gruppi ecclesiali e perciò sotto la guida del Vescovo e dei suoi rappresentanti , a cui dobbiamo tutti ( San Pio ci ha dato grande esempio) obbedienza e collaborazione. Al più presto si faranno le elezioni per eleggere il responsabile e il direttivo del gruppo. Resto in attesa (richiesto più di una volta) dell'elenco degli iscritti effettivi al gruppo per procedere a quanto dovuto. Altrimenti non potendo fare elezioni si rischia di fare andare il gruppo alla deriva. e certamente non per colpa del sottoscritto.
Con Affetto
Padre Salvatore La Sala

 
 
 
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