Lo zibaldone

La Tramvia esclude Signa dall'Area Metropolitana


Vi erano due ipotesi di progetto per il prolungamento della linea 4 dalla stazione ferroviaria delle Piagge a Campi Bisenzio; una prevedeva il prolungamento fino alla stazione di San Donnino e l'altra invece la deviazione già all'altezza di via Campania per poi immettersi nella via Pistoiese; in entrambi i casi, il percorso si unificava poi alla nuova variante di San Piero a Ponti per affiancarla fino a Campi Bisenzio.La presenza del sindaco di Signa e la pubblicità che della riunione svoltasi la sera del 9 marzo era stata data anche agli abitanti di Signa, sembrava significare che la scelta fosse caduta sulla prima ipotesi, quella che toccava anche il comune più inquinato della piana fiorentina; invece, ad una scelta razionale che voleva la creazione di una rete di mobilità alternativa a quella su gomma, si è optato per il minor costo in danno della miglior funzionalità.E' evidente che la deviazione della linea 4 già da via Campania, comporterà esclusivamente un ulteriore declassamento fino a completo smantellamento prima della stazione di San Donnino, che era stata recentemente riattivata sotto i riflettori mediatici, e poi di quella di Signa che resterà ad esclusivo utilizzo di tale cittadina.La linea 4 nel suo prolungamento fino a Campi Bisenzio, un investimento previsto di ben 470 milioni di euro, non andrà quindi a creare quella rete di collegamento che avrebbe potuto e dovuto essere asservita anche ai cittadini di Scandicci nella ipotetica direttrice che sarebbe transitata con mezzi alternativi all'auto, sulla passerella Badia-San Donnino alleviando così anche il transito sul ponte di Signa.Occorre ricordare infatti che già dal 1997 fra Ministero, Regione ed altri enti locali, nel contesto dell'Alta Velocità, fu sottoscritto un protocollo con Ferrovie dove quest'ultime si impegnavano a costruire un ponte pedo/ciclabile sull'Arno, che avrebbe unito Badia A Settimo con la stazione di San Donnino, questo proprio per permettere ai cittadini di quella località di usufruire del treno per recarsi a Firenze. Nel 2013 il Comune di Signa, adeguò il piano urbanistico, venendo l'opera ad interessare il suo territorio. Regione, Provincia e comuni, hanno quindi investito in questa opera denaro e risorse umane per i vari interventi progettuali e normativi. Con il transito della linea 4, la stazione di San Donnino sarebbe diventata un importante centro di smistamento sulle quattro direttrici: Pisa/Firenze e Scandicci/Campi Bisenzio. Tale prospettiva sicuramente avrebbe avuto anche un risvolto positivo sul transito veicolare sul ponte di Signa rendendo forse superfluo un ulteriore ponte. http://blog.libero.it/SIGNA/13421646.htmlCome è stato più volte ripetuto anche durante l'assemblea tenutasi a San Donnino, solo una rete di trasporto pubblico razionale può disincentivare l'uso del mezzo privato. Questo non accadrà con la linea 4 il cui unico effetto sarà quello di sostituire solo in parte la linea Ataf 35. Per i cittadini del comune di Signa, nessun miglioramento perché, anche grazie alla totale assenza di piste ciclabili, dovranno comunque servirsi dell'auto per raggiungere eventualmente la via Pistoiese fino al primo parcheggio scambiatore che non sarà certo gratuito. La decisione di deviare la linea 4 in via Campania, oltre ad essere irrazionale, certifica inoltre che la citata passerella non sarà mai realizzata: progetti buttati, soldi pubblici sperperati in una politica priva di programmazione e di razionalità.La delusione del sindaco di Signa Cristianini è stata ben esplicata nel suo intervento: "con la città (Firenze ndr.) buoni affari non si sono mai fatti"