Con versi come questi, Leopardi, esprime un un animo gioioso,per nulla pessimista.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Inviato da: silvanatrabanelli
il 06/07/2016 alle 09:58
Inviato da: desaix62
il 04/07/2016 alle 11:36
Inviato da: silvanatrabanelli
il 05/07/2015 alle 19:38
Inviato da: antoniotempo
il 07/06/2015 alle 15:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 10/02/2015 alle 18:02