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FESTA DI COMPLEANNO INDIMENTICABILE

Post n°75 pubblicato il 20 Luglio 2011 da luana.rizzo
 

UNA FESTA DI COMPLEANNO 

Non sarò affatto conciso, non ci riesco. 

 

Sabato 21 luglio. 

Ore 8: partiamo da Torino, io mia moglie ed alcuni amici aderenti al Torino 

Social Forum; come noi partono quelli della Rete di Lilliput, di Mani Tese, 

di Rifondazione, del WWF. In largo Brescia ci saranno almeno una quarantina 

di pullman. Siamo ancora sgomenti per gli eventi del giorno precedente. 

 

Ore10.00 circa: pausa idrica all'aperto in autostrada. Troppo emozionato e anche un 

po’ vergognoso. Non riesco a far niente. 

 

Ore 11 circa: Al casello di Genova Nervi: coda. Ci si aspetta una 

perquisizione che invece non avviene. Nuova coda in corso Europa. In senso 

opposto scorre una colonna di almeno dieci cellulari della polizia, stipati 

di militi, ognuno sormontato da un poliziotto con relativo fucile 

lancia-lacrimogeni. Rimango raggelato o forse mi sono soltanto perso gli 

ultimi mesi di questa realtà genovese. 

 

Mezzogiorno circa: decidiamo come gli altri manifestanti di scendere dal 

pullman e proseguire a piedi verso il punto del concentramento. I Genovesi 

non ci sembrano ostili malgrado l’ennesima invasione. 

Passiamo accanto al centro di accoglienza dell’ex ospedale psichiatrico; mi 

sorprende l’ordine attorno alle tende, non un sacchetto né un materassino o 

sacco a pelo. 

Dai balconi qualcuno ci applaude, il corteo risponde festoso. 

L’una circa: raggiungiamo Sturla: folla enorme e variegata. Ammiro con 

invidia certe acconciature coloratissime. D’accordo con gli altri del 

gruppo decidiamo di risalire il corteo alla ricerca dello striscione del 

Torino Social Forum. Dopo circa mezz’ora li perdiamo e rimaniamo in 

quattro, io Patrizia, Caterina e Fabio risaliamo ancora il corteo lungo corso Cavallotti 

alla ricerca di qualche gruppo conosciuto cui poterci aggregare. Troviamo 

un’amica delle Donne In Nero e veniamo accolti nel loro gruppo. In una 

traversa intravedo a molta distanza da noi un gruppo con i caschi azzurri, 

ma saranno a circa 500 metri! Lungo il percorso non ne abbiamo trovati e 

non ne troveremo altri. Ci accompagna l’inquietante volo di due o più 

elicotteri che forse ci stanno riprendendo; saluto di rito. 

 

Ore 14.00 circa: davanti alla chiesa di Boccadasse un pullman a due piani 

di tipo londinese di quelli di DROP THE DEBT: ballano sul tetto. 

Ore 14.30 : incontriamo fortunosamente A. che per quelli di UN PONTE PER… 

sta distribuendo datteri iracheni. Ci abbracciamo, siamo emozionati, mi 

racconta di una brutta disavventura capitatagli al mattino, ma questa è 

un’altra storia o forse fa sempre parte della stessa ? Ci salutiamo con la 

promessa di reincontrarci…non accadrà. 

 

Ore 15.00: il corteo staziona sul lungomare, siamo a fianco di un muro con 

cartello di LIMITE INVALICABILE, vetri rotti a terra. In alto sul terrazzo 

dell’edificio interno scorgo alcune persone: uno mi sembra in borghese con 

in testa un casco azzurro, gli altri vestiti di nero con un copricapo nero. 

Un’anziana signora esce da una finestra di una casa vicina, ci applaude. 

Alcuni hanno messo a disposizione un tubo per l’acqua dal giardino, molti 

cercano refrigerio. Fa un caldo terribile! Ma tutto va bene; il gruppo che 

ci precede balla a ritmo di samba. 

 

Ore15.20: Ripartiamo. Qualcuno ha sentito tramite telefonino che in piazza 

Kennedy sono in corso violenti scontri. Sappiamo di dover passare lì 

vicino. Primi segnali di nervosismo. Tutti i gruppi, compreso il nostro, 

dispongono un doppio cordone sui lati per evitare infiltrazioni di 

qualsiasi tipo. 

 

Ore 15.30: il corteo si arresta; sulla sinistra , oltre gli alberi, c’è il 

mare, sulla destra c’è un muro di pietre al disopra del quale mi sembra di 

percepire la presenza di un giardino. Oltre la testa , non molto distante, 

si vede il fumo dei lacrimogeni; davanti scorgo le bandiere dei VERDI. 

Dietro c’è uno spezzone di RIFONDAZIONE di Napoli (?). Scorgo diverse 

persone con le magliette della Rete di Lilliput. 

Momenti di tensione: alcuni urlano di sedersi a terra per poter evitare 

pericolose fughe indietro, altri consigliano di indietreggiare di un passo, altri ancora di avanzare. Siamo 

costretti a stare seduti sul marciapiede di destra, contro il muro, alzando le mani in segno di PACE. Ci 

rialziamo 

sempre con le mani alzate. Alterniamo momenti in piedi ad altri seduti. 

 

Ore 16.00 circa: SI SCATENA LA FOLLIA! Il fumo dei lacrimogeni si fa più 

vicino. Vedo qualcosa con una scia che arriva dal giardino sopra di noi 

spremo il limone sul fazzoletto, così a mia moglie P.. Arrivano altri 

lacrimogeni più in basso la gente scappa all’indietro veniamo schiacciati e 

bloccati contro il muro ho paura di essere schiacciato come negli stadi ho 

paura per C. che è più piccola di noi e scompare. Il fumo mi prende gli 

occhi e la gola limone limone limone sul fazzoletto su quello di P. sugli 

occhiali di F. Funziona non soffoco più la folla in fuga mi schiaccia un 

po’ di meno. 

SENTO QUALCOSA BATTERE RITMICAMENTE CHE SI AVVICINA! 

Ci troviamo di fronte della gente con scudi e manganelli urlano cose che 

non capisco dietro le loro maschere. Abbiamo tutti le braccia alzate 

gridando continuamente PACE PACE. Mi arriva il primo colpo su un fianco 

cado per terra cerco di ripararmi la testa con le braccia alzate sento 

dolore intenso al polso destro mi butto verso P. cerco di ripararle la 

testa prendo un altro colpo sulla mano mi sembra meno forte meno male! 

Quell’uomo è mancino, impugna il manganello con la mano sinistra e tiene lo 

scudo con la destra, mi colpisce soprattutto sul lato destro. Da qualche 

parte sento che stanno pestando F. PACE AAHIA… MA PACE , CAZZO! 

Quell’uomoverde continua mi prende a calci a terra sento un dolore 

fortissimo dietro al ginocchio destro mi brucia, fino alle palle. 

Ha la tuta grigioverde, sul petto porta due strisce dorate, su una sta 

scritto GUARDIA DI FINANZA; su quella sulla sua sinistra c'è qualcosa in 

inglese come ANTITERRORISM NUCLEUS o GROUP o altro di simile. Sul casco 

verde c’è un’aquila gialla, mi sembra. Continua ad urlare come un orco non 

so se parla in italiano…fa cenno di picchiarmi ancora. Si intromette 

qualcuno senza casco, pelato, in camicia chiara con le stelle una due tante 

stelle, dice BASTA….. l’interruttore: due posizioni VAI PICCHIA/STOP FERMATI. 

Minacciosamente qualcuno mi fa cenno di alzarmi, urlano. P. vicino a me 

PIANGEGRIDA BASTA BASTA PERCHE’ CONTINUI, COSA TI HO FATTO IO? 

In piedi con le braccia alzate iniziamo a camminare, continuiamo a dire 

PACE a chiunque, PACE, PACE… paceuncazzo, mentre cammina P. prende una 

manganellata sulla coscia destra da un altro orco verde senza maschera. 

Mentre camminiamo dispensando pace, alla nostra destra arrivano velocissimi 

due blindati azzurri che si fermano affiancati al centro della strada. 

Passiamo vicini ad un altro con manganello, con casco e interamente 

ricoperto da un’armatura di plastica nera; è altissimo. Non ha alcun segno 

di riconoscimento, né sull’armatura né sul casco. Non mi sembra abbia la 

maschera antigas eppure non vedo il chiaro del viso, non ne percepisco gli 

occhi. Si vedono soltanto spuntare strisce di tessuto nero sotto l’armatura 

che ricopre le cosce, forse una tuta sportiva con una scritta BIANCA 

ripetuta in sequenza in campo nero. Svoltiamo in corso Piave (?) e cerco di 

zittire una ragazza che urla BASTARDI, ho paura che ricomincino a 

picchiare. Ci seguono braccia alzate pace camminare pace pace; un’anziana 

signora vicina a me continua a ripetere AIUTO HO PAURA MI SENTO MALE! 

Qualcuno la porta via. C. incazzata si avvicina ad un signore in borghese 

con la pettorina blupolizia e incomincia a chiedergli ERAVAMO SEDUTI CON LE 

BRACCIA ALZATE, CI AVETE ATTACCATO, PERCHE’ ? 

Lo sentiamo rispondere TANTO SIETE TUTTI DEI BOMBAROLI. 

Porto via C. che insiste, il tipo si sta innervosendo. 

Riconosciamo degli amici che ci accolgono; ho male al polso destro, dietro 

il ginocchio destro ho una vasta ecchimosi, il pantalone è strappato in più 

punti. P. alza la gonna e scopre un’ecchimosi di circa dieci cm. sulla 

coscia destra. F. ha due staffilate sull’avambraccio destro e una vasta 

ecchimosi sul cavo popliteo destro (amici anche in questo). 

Un anziano signore ci spiega la strada più breve per raggiungere 

l’appuntamento con il pullman, vorrebbe ospitarci ma non vogliamo 

disturbarlo. Siamo distrutti fuori e dentro, ci sediamo sullo scalino del 

portone, ci abbracciamo E’ TUTTO FINITO, DAI! 

 

Ore 16.45 circa: siamo in via Trento. Mezz’ora di apparente tranquillità. 

Avvertiamo via telefono il capo pullman dell’accaduto e lo preghiamo di 

aspettarci. 

Lì vicino c’è un cespuglio; mi vergogno un po’ ma …piscio, finalmente! E 

non smetto più, ma non basta. 

 

Ore 17.00 circa: vediamo alcuni avvocati del GSF e qualche giornalista di 

CARTA, vorremmo denunciare l’accaduto ma hanno la nostra stessa faccia e 

non gli rompiamo le palle. 

 

Ore17.30 circa: continuano a passare lividi, teste rotte, nasi sfasciati di 

tutte le età e tutti i colori. Salutiamo i compagni e proseguiamo lungo via 

Trento, al fondo troveremo via Tolemaide con l’appuntamento. 

In rapida successione passano cinque cellulari blupolizia con rispettivo 

omino lanciagas incastonato sul tetto. 

Curva sgommate colpi sordi lacrimogeni. Ci risiamo, fermi. Svolta l’angolo, 

vedi ragazzini proni a terra con mani alzate, poliziotti sotto lo sguardo 

della pettorina blu responsabile del sillogismo MANIFESTANTI=BOMBAROLI 

mollano a casaccio calci sui fianchi o manganellate. 

Scendi la scaletta, dai! Due macchine bruciate… Ma è via Tolemaide… e 

laggiù i nostri compagni di viaggio: ci medicano , ci abbracciano e io 

inizio a parlare e parlo parlo parlo e non smetto più, non riesco a 

smettere , non ci riesco. 

Vorrei piangere,invece, ma il grilletto non riesce a scattare porca troia! 

E parlo parlo, anche con un giornalista del Tg3 Piemonte, ma sono stanco e 

poco incisivo e poi tagliano anche un pezzo d’intervista. Ma siamo già a 

Torino, non te n’eri accorto? E poi domani rivedremo nostra figlia, dai nonni; nostra figlia che 

di lacrimogeno conosce solo la cipolla e che con i manganelli ha visto solo 

Arlecchino e Pulcinella e che quando le dici NON PASSARE DI LA , NON SI 

PUO’ ti chiede severa PERCHE’ ? 

 

A proposito il 21 era il giorno del mio 40° compleanno, non è stata una 

bella festa e come regalo mi rimangono dei segni difficili da cancellare, 

dei grossi lividi sul corpo e nell’animo di P. e il braccio ingessato del 

mio amico F.. 

Ho voluto inviarvi questo sfogo perché non riesco a sfogarmi per niente e 

voi mi capite. Potete farne ciò che riterrete più opportuno: come 

testimonianza, come lettera, come riempitivo, potete anche tagliuzzarla in 

tanti pezzi e inserirli qua a la quando meno te l’aspetti, ma VI PREGO, 

CREDETEMI E FATE IN MODO CHE MI CREDANO, PERCHE’ IO ANCORA FACCIO FATICA. 

GRAZIE. 

Settimo Torinese, 24 luglio 2001 

Roberto

N:B: La testimonianza è vera ed è copia di  denuncia presso gli organi competenti. (Luana)

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Commenti al Post:
tribal11
tribal11 il 21/07/11 alle 08:24 via WEB
Letta tutta d'un fiato, testimonianza veramente toccante, ma mi metto anche nei panni degli altri, a Genova non c'era solo gente che andava a manifestare pacificamente, ma ho visto tanti passamontagna, caschi, scudi in plexiglass e imbottiture in gomma piuma che hanno sfasciato auto di poveracci che il giorno dopo dovevano andare a lavorare ma si son ritrovati a piedi, vetrine di negozi sfasciate e gli stessi negozi predati, che cosa centravano con gli 8? cosa dovevano fare i carabinieri bloccati nella camionetta circondati da facinorosi che tentavano di linciarli? credo che con questo commento mi attirerò le antipatie di molti, ma pazienza c'è liberta di pensiero e ognuno esprime il proprio. Buona giornata.
 
luana.rizzo
luana.rizzo il 21/07/11 alle 11:20 via WEB
La mia antipatia no... ho imparato a conoscerti, almeno nel web, e hai tutta la mia stima. Il post è li per essere diffuso e letto da tutti, e per essere commentato da chi vuole... io sono per la libera diffusione del pensiero e la libera discussione. E' l'unico modo per migliorare il mondo in cui viviamo, lo scambio di idee, il confronto... Io sono per la disobbedienza civile,e sottolineo civile, ammiro Gandhi e King. Ho pensato anche io a chi ha subito danni, alle forze dell'ordine che si sono trovate in situazioni difficili... Quello che mi fa rabbia è che sono convinta che sia un metodo per distogliere l'attenzione dalle motivazioni delle proteste quello di creare disordini, da qualunque parte venga ha la mia condanna.
 
 
cercomoglie63
cercomoglie63 il 22/07/11 alle 10:34 via WEB
Concordo pienamente con Tribal11... Secondo me, pubblicare una testimonianza del genere non fa altro che gettare benzina sul fuoco e alimentare una violenza latente (soprattutto in questo periodo) che, al contrario, dovrebbe essere sedata... Ma, secondo te allora c'è chi si organizza a creare i disordini per distogliere l'attenzione dai VERI PROBLEMI?!? E' un'accusa piuttosto pesante che può essere fraintesa...... E' come dire che i Black Blocks sono pagati da qualcuno per mettere a ferro e fuoco le città.... Magari è proprio Berlusconi che li paga!!
 
luana.rizzo
luana.rizzo il 22/07/11 alle 23:59 via WEB
Io non mi riferivo in particolare ai blackbloc... Le manifestazioni e le proteste devono essere pacifiche. Chiunque commetta atti violenti, compresi chi appoggia le ragioni e soprattutto loro, non fanno altro che distogliere l'attenzione dalle motivazioni... Chi vuoi che ascolti le persone per bene che manifestano quando 100 mt più in là ci sono i fuori di testa che spaccano tutto? Dare spazio alle testimonianze non è fomentare altre violenze è solo rendere noti più fatti, poi ognuno ha il proprio cervello per ragionare .
 
lucero68
lucero68 il 23/07/11 alle 13:15 via WEB
...La cosa che più mi colpisce (al di là del racconto in se stesso che è tutto da commentare) è la dovizia di particolari, la precisione nella ricostruzione di un'esperienza che, proprio per lo shock provocato, avrebbe confuso le idee a chiunque... E invece niente... Complimenti per la memoria e per la lucidità dei protagonisti!
 
luana.rizzo
luana.rizzo il 25/07/11 alle 15:57 via WEB
La bellezza di ogni uomo è proprio nella sua unicità, c'è chi cancellerebbe ogni ricordo sgradevole e chi invece ci tiene a memorizzarlo per farne esperienza.
 
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