Sogno e realtà

Dei decretini


 Pre partitaLe Regole del giocoCominciamo dall’inizio da trent’anni c’è un articolo di legge che dice:art. 9 legge 108/1968:"Le liste dei candidati per ogni collegio devono essere presentate alla cancelleria del tribunale di cui al primo comma dell’articolo precedente dalle ore 8 del trentesimo giorno alle ore 12 del ventinovesimo giorno antecedenti quello della votazione; a tale scopo, per il periodo suddetto, la cancelleria del tribunale rimane aperta quotidianamente, compresi i giorni festivi, dalle ore 8 alle ore 20."Cosa ci sia da interpretare in questo articolo rispettato da trent’anni a questa parte non mi è dato sapere, se lo leggesse un ragazzino di dieci anni direbbe: “è come quando vado a scuola, devo entrare quando suona la campanella, quando arrivo in ritardo e sono iniziate le lezioni non posso più entrare in classe. Aspé ti facci un altro esempio un mio amico ha detto che la scuola del suo paese ha eliminato una classe perché il numero delle domande di iscrizione al 31 gennaio non formava la classe, e due giorni dopo ci sono state altre domande ma era troppo tardi quindi il fratellino del mio amico deve andare ad un’altra scuola, è facile no?”1° tempo: Il governo "interpreta" col decretino quello che i non cretini capivano fin troppo beneAppunto, come direbbe il bambino, è  fin troppo semplice. Questo, però, nelle regole del vivere civile, ma quando lo scopo è fare il proprio tornaconto sempre e comunque, buttando a mare la democrazia questo ha bisogno di essere “interpretato” anche se per poterlo fare si dovessero scavalcare ricattandole le figure istituzionali.  Mi riferisco al presidente della repubblica che, in questa faccenda, non ci ha fatto certo una bella figura. Coinvolgere il capo dello stato chiamandolo a giudicare un decreto legge che il governo, istituzionalmente, avrebbe dovuto astenersi dal presentare,è stata un'altra manovra disonesta.Una tre le migliaia in questa gestione politica.Dal canto suo Napolitano ha dimostrato di non conoscere bene la legislazione, questo aggiunto ad un errore da non sottovalutare  di aver fatto "prevalere" il diritto al voto sacrificando il rispetto delle leggi cosa pericolosissima.Io ho sempre saputo che Democrazia significa Rispetto delle regole comuni e quando si distorcono queste regole per favorire uno solo è antidemocrazia. REGIME2° tempo:Il TAR del Lazio boccia il decretinoDa Repubblica. Il decreto "interpretativo" approvato in fretta e furia dal governo Berlusconi, non è applicabile in questo caso "perché le elezioni regionali del Lazio sono disciplinate dalla legge regionale numero 2 del 2005" e non dalla normativa nazionale "interpretata" dal governo. Quella legge, dice la sentenza, "prevedeva la presentazione dei documenti necessari alla candidatura della lista entro le ore 12 dello scorso 27 febbraio", ma "nel verbale dei carabinieri presenti nell'ufficio elettorale della corte di appello di Roma è scritto che alle ore 12 erano presenti solo 4 delegati di lista e che tra questi non risultava il delegato della parte ricorrente". Insomma, niente da fare. La lista non è stata presentata in tempo e l'interpretazione successiva è carta straccia.Le regioni hanno regole riconosciute dalla costituzione. Non è possibile che i mavalà di turno non ne siano a conoscenza vogliano propinarci la malafede per errori di “interpretazione” perché non posso pensare che ci ogni volta ci voglia l’intervento della mamma come per il bambino che ruba la marmellata.E noi siamo davvero così masochisti da continuare a votare questo manipolo di manigoldi?EpilogoLe Verità nascosteIn tutto questo ambaradan dopo averci in sordina scippato l’art. 18 ora il vero obiettivo è far passare a colpi di fiducia il legittimo impedimento entro giovedì.Noi li vogliamo togliere questi maledetti paraocchi?
P.S. In Umbria per le stesse ragioni sono state escluse le liste di sinistra critica e radicali, non mi pare che si siano preoccupati  di loro.