SOUL2007

LA GNOSI


Nel colto mondo intellettuale di Alessandria d'Egitto, durante il secondo secolo, il problema religioso è inserito nell'ambito di una matura esperienza filosofica e mistica. I dottori alessandrini distinguono tra Pistis, la fede accettata immediatamente e la Gnosis, l'esame della fede stessa, la conoscenza superiore delle verità religiose per una loro accettazione super-intuitiva.Allacciandosi al neoplatonismo, gli gnostici ritengono che il cosmo sia formato da una gerarchia di entità incorporee (gli Eoni) emanate da Dio, sempre meno perfette a mano a mano che si allontanano da Lui, come una luce che proporzionalmente si attenua distanziandosi dalla sua fonte.L'ultimo Eone, l'anma umana, venuto a contatto con la materia, è stato sopraffatto da essa, è caduto nelle tenebre, schiavo del male, del dolore e della morte.Questa situazione è quindi conseguenza dell'oblio della propria origine divina e la Gnosi è appunto il riprendere conoscenza di essa e aspirare al ritorno ad essa, cioè alla perfezione del momento di origine.Concedere all'Uomo la possibilità del proprio riscatto è il gesto d'amore del Signore di Sapienza, che Egli compie mandando al mondo il modello perfetto dell'Uomo Spirituale, l'Anthropos celeste.La scarsa conoscenza che si aveva negli ambiti profani relativamente allo gnosticismo non permetteva neanche di risolvere il problema di fondo, cioè se la gnosi fosse un movimento eretico staccatosi dal cristianesimo, o se fosse una dottrina indipendente da esso.La scoperta di un intera biblioteca di scritti gnostici, tuttora in parte all'esame di specialisti, dimostra l'esistenza di un cristianesimo gnostico contemporaneo alle credenze giudaico-cristiane, che ha influito sul Nuovo Testamento, in particolare su Giovanni.........