SOURCE OF DREAMSPARLO DLLE DONNE PERCHE' NON CONOSCO GLI UOMINI... |
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Post n°10 pubblicato il 16 Settembre 2010 da ceraunavolta63
Uno, due, tre secondi…una boccata di sigaretta, il pensiero è fumoso… |
Post n°9 pubblicato il 16 Settembre 2010 da ceraunavolta63
La costiera amalfitana, una poesia geografica dove la montagna si scontra con le onde…l’uomo ha dato ai suoi sogni forma di case bianche, rosa, gialle …. sorgono su terrazze vertiginose a strapiombo sul mare, vestono i fianchi dei dirupi. Le terrazze di limoni rincorrono quelle dell’uva e insieme costruiscono una scalinata per gli Dei che potrebbero benissimo abitare in questi luoghi e trovarsi a loro agio tra questi paesaggi di una bellezza quasi sovrumana…rappresentare questa magnificenza con le parole e con una sola immagine è riduttivo e solo chi conosce questi luoghi riesce a comprenderne il perché… |
Post n°8 pubblicato il 15 Settembre 2010 da ceraunavolta63
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Post n°7 pubblicato il 15 Settembre 2010 da ceraunavolta63
….lui lì ad aspettarla. E’ nei chiaroscuri della fantasia che si colorano i desideri Lei, regina delle ombre, addestratrice di sospiri, carceriera delle sue fragilità. Lui, funambolo di emozioni pronto a divorare istanti, sovrano dell’ignoto. Gli sguardi si incontrarono e lui, trasfigurato in lava, affondo in quelli di lei. “Non posso lasciare questa donna” i suoi pensieri erano udibili a lei che incantata, non percepiva che i suoi battiti a cadenzare nel desiderio la sua resa. “Portami con te, ti prego, portami via”…ma i pensieri di lei non potevano essere uditi e continuavano…” Ti guarderò volare finchè non potrò più trattenerti. Sopra ogni cosa voglio che tu ti riempia di colori e riempia me di luce” Lui e lei, ritagli di armonie sottili a rincorrersi in ciò che non sapevano, a sfiorarsi con le dita madide del sudore dei loro sogni nel loro Paradiso privato ai confini del mondo. Accordi tra le note di quegli istanti in cui avevano creato il sempre, ed avevano dissolto il mai…
I follow the night... can't stand the light... when will I begin to live again Why live life from dream to dream end dread the day when dreaming ends
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Post n°6 pubblicato il 15 Settembre 2010 da ceraunavolta63
E’ l’amica ideale, sollecita e attenta. Più che buona…buonissima Mite e gentile. Se avete bisogno di una spalla sapete che c’è lei sempre a disposizione. Veste in modo poco smagliante, si trucca appena,non dice parolacce, non alza mai la voce. E’ accondiscendente per vocazione (giuro che non parlo di me!). Non è abituata a lamentarsi e sembra soddisfatta del mondo che le gira intorno, un mondo quasi infantile…Avviso alle naviganti, guardatevene! Se ne avete una attorno tenete gli occhi ben aperti, non lasciatevi soggiogare da quell’aura candida e lucente perché dietro quell’aria di micina indifesa si nasconde spesso un’autentica iena!” E’ stata la mia amica del cuore a portarmi via il fidanzato” piange ora la giovane donna che deve ancora imparare qualcosa sui fidanzati, sull’amicizia femminile e i suoi perfidi trucchi. La ragazza piange sul latte versato, o meglio ulula perché si è sentita due volte tradita, la prima dal fidanzato fedifrago e la seconda dall’amica prediletta. L’amica più matura (ehmmm...si, ma non tantissimo, eh!) che le stà accanto non può far altro che ricordarle che, un tempo, le aveva manifestato le sue perplessità riguardo “l’acqua cheta” e di quanto questa sia capace di corrodere i ponti fregandosene di chi ci sta passando sopra! La voce un po’ antipatica della saggezza (beh...diciamo saggezza!) naturalmente diceva il vero, ma finchè non si sperimenta sulla propria pelle, non è possibile crederci.La ragazza che piange non è stata nemmeno capace di fare una scenata che l’avrebbe almeno liberata temporaneamente di quel peso sullo stomaco. Invece la poveretta è restata un poco ammutolita e molto umiliata. “Gliela farò pagare” si è ripromessa in un momento di ira vendicativa. Ma si fa presto a dire di fargliela pagare. Come si fa a farla pagare ad una che tutti adorano con la sua immagine di fragile statuina che al momento opportuno si è dimostrata più dura dell’acciaio? Tutti giurerebbero sulla sua onestà,sulla sua generosità,sulla sua trasparenza…E così alla ragazza che piange non resta altro che versare tutte le lacrime che la sorte le ha riservato aspettando che la ferita si rimargini senza lasciare una brutta cicatrice. Certo è, che d’ora in poi, la ragazza che piange sarà più attenta e non abbasserà la guardia davanti alle brave ragazze timide e pudiche che in un batter d’occhio si rivelano delle spregiudicate messaline. La ragazza che piange impara così la lezione e diventa anche lei un po’ più cattiva ma sicuramente meno scema…
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Post n°5 pubblicato il 15 Settembre 2010 da ceraunavolta63
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Post n°4 pubblicato il 14 Settembre 2010 da ceraunavolta63
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Post n°3 pubblicato il 14 Settembre 2010 da ceraunavolta63
Gli occhi raccontano storie che le labbra non riescono a pronunciare…storie di favole,di sogni, di fatiche e di lotte. Racconti frammentati, a volte dispersi ma memorizzati in uno sguardo che li rievoca nonostante la memoria li abbia allontanati…Azzurri come il cielo, neri come la notte,smeraldi incastonati in un viso , scrigni di segreti mai rivelati, forzieri di immagini che perderebbero la loro spettacolarità se potessero essere tradotte con semplici sillabe....labirinti nei quali è facile perdersi...Suadenti e silenziosi mezzi di comunicazioni nel caos acustico che spesso ci circonda ma …vanamente interpretati
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Post n°2 pubblicato il 14 Settembre 2010 da ceraunavolta63
Con una premessa che…uhmmm..mi strappa un sorriso, oserei dire che se le donne mentono, in genere lo fanno per necessità, bontà, simpatia, cortesia…quindi,chi si riconosce in queste righe, non deve annegare in lacrime scatenate dai sensi di colpa, piuttosto deve…ridere, perché non solo un mal comune è mezzo gaudio, ma perché deviando con cura l’attenzione sulla nuda realtà delle cose o abbellendole almeno un poco, si è compiuta un’opera meritoria, abbiamo salvato molti da piccoli o grandi dispiaceri, reso a tanti la vita piu…lieve! Diverso è il caso degli uomini..non tutti,per carità…ma la maggior parte di loro mente per nascondere le proprie effettive intenzioni.Una parte di loro tende a dire maldestre bugie per cose di poco conto e a volte questo crea disastri sproporzionati rispetto all’entità del falso che hanno sostenuto…ce la mettono tutta per abbellire la realtà,con risultati non solo mediocri ma diabolici!Donne, madri,mogli,fidanzate, scusatene la cretineria e la leggerezza, non è che non si impegnino, non ne sono proprio capaci! La bugia è femmina, si diceva…la maggiore capacità femminile nella tecnica della menzogna si manifesta nell’intera gamma dei rapporti interpersonali…è giusto mentire sulle spesucce di casa, lo shopping, sulle ammaccature della macchina (argomento cui gli uomini sono suscettibilissimi, tranne quando l’auto la devastano loro, ma in quel caso è sempre colpa dell’altro guidatore!) I rapporti in generale funzionano meglio se aiutati da mezze verità…perché dire ad un’amica che la sua cucina è la più disordinata del mondo? Aiuta? Pulisce i piatti? Riordina magicamente? No, e allora…silenzio o al massimo una cortese e discreta offerta di aiuto…Per chi vuole entrare nell’aristocrazia della bugia, non parlo di macchinazioni o imbrogli, deve sostituire rapidamente la sincerità brutale con farsi cortesi, spingere ad un miglioramento fisico, culinario, estetico, senza affermazioni brutali…prima che qualcuno vi (ci) mandi serenamente,e senza tutti i torti, a… Le donne, si sa,ce la fanno….gli uomini invece uhmmmm |
Post n°1 pubblicato il 13 Settembre 2010 da ceraunavolta63
C’è o non c’è? Evanescente. No, perché…”si vede” così poco di lei che potrebbe essere anche solo spirito. Si, uno spirito che gironzola in quel dedalo di capelli e, chissà,magari a sapersi orientare in quell’intrico profumato si potrebbe arrivare ai suoi pensieri…uhmmm… Libera. La sua anima di angelo o di diavolo vaga dannata o beata nel leggero tessuto dei suoi abiti…. E’ come il mantello di un mago e lì sotto nasconde un mondo diverso fatto di sogni…sorrisi …intelligenza e…semplicità’. Persa. Chissa in quale piega della sua gonna si sarà imboscata la sua femminilità, forse è evaporata e non può essere cacciata perché lei…c’è ma non c’è!...Eppure c’è, basta far silenzio ed ascoltare la sua immaginazione inquieta. Sfugge. Lontana dal mondo, lontana da tutto, ma in fondo… con i piedi ben piantati per terra…. |
Inviato da: francoroc0
il 06/07/2011 alle 15:49
Inviato da: virtute81
il 16/03/2011 alle 16:59
Inviato da: Buiosudime
il 14/02/2011 alle 13:24
Inviato da: fosco6
il 04/02/2011 alle 21:48
Inviato da: ceraunavolta63
il 25/01/2011 alle 15:55