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Buona giornata a tutti

Post n°20 pubblicato il 30 Settembre 2011 da Terry.1949

Papa Giovanni XXIII
Il papa buono
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La storia lo ricorda come il papa che iniziò il Concilio Vaticano II, i credenti ricordano Angelo Giuseppe Roncalli, papa Giovanni XXIII, come il "papa buono". Nasce il giorno 25 novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo), in località Brusicco, quartogenito dei 13 figli di Battista Roncalli e Marianna Mazzola, semplici contadini. Com'era abitudine viene battezzato lo stesso giorno; il parroco è don Francesco Rebuzzini, il padrino è il prozio Zaverio Roncalli, capo famiglia, fratello del nonno Angelo.

Il giovane cresce in un ambiente povero: il futuro Papa riconoscerà sempre la preziosità delle virtù assimilate in famiglia quali la fede, la carità, la preghiera. A undici anni, nel 1892, entra in seminario a Bergamo grazie anche all'aiuto economico del suo parroco e di don Giovani Morlani, proprietario del fondo coltivato dalla famiglia Roncalli. Qui Angelo matura la determinazione di compiere ogni sforzo per diventare santo, come si legge ripetutamente nel suo diario "Il giornale dell'anima", iniziato nel 1895. Le capacità intellettuali e morali sono notevoli e nel 1901 viene mandato a Roma per continuare gli studi come alunno del Seminario Romano dell'Apollinare, usufruendo di una borsa di studio.

Negli anni 1901-1902 anticipa la richiesta per il servizio militare come volontario, sacrificandosi a favore del fratello Zaverio la cui presenza era necessario a casa per i lavori in campagna. Nonostante le difficoltà incontrate sotto le armi avrà modo di scrivere "eppure sento il Signore con la sua santa provvidenza vicino a me". Consegue la laurea in Sacra Teologia nel 1904.

Nel 1905 viene scelto dal nuovo vescovo di Bergamo, Giacomo Radini-Tedeschi, come segretario personale. Roncalli viene segnalato per la dedizione, la discrezione e l'efficienza. Radini-Tedeschi rimarrà sempre guida ed esempio per il futuro Papa, che resta al suo fianco fino alla morte di questi, il 22 agosto 1914; durante questo periodo Roncalli si dedica anche all'insegnamento della storia della Chiesa presso il seminario di Bergamo.

Allo scoppio della Prima guerra mondiale (1915) è richiamato nella sanità militare, per esserne poi congedato con il grado di tenente cappellano.
Nel 1921 papa Benedetto XV lo nomina prelato domestico (che gli vale l'appellativo di monsignore) e presidente del Consiglio Nazionale Italiano dell'Opera della Propagazione della Fede. In tale ambito si occupa della redazione del motu proprio di Pio XI, che diverrà in seguito la magna charta della cooperazione missionaria.

Inizia poi un periodo di missioni diplomatiche: nel 1925 papa Pio XI lo nominò Visitatore Apostolico in Bulgaria, elevandolo al grado di vescovo e affidandogli il titolo della diocesi di Aeropolis. Angelo Roncalli scegli come motto episcopale "Oboedientia et Pax", frase (ripresa dal motto di Cesare Baronio "Pax et Oboedientia") che diverrà il simbolo del suo operato. Durante la missione in Bulgaria affrontare la spinosa questione dei rapporti tra i cattolici di rito romano e quelli di rito ortodosso. Nel 1935 Roncalli è Delegato Apostolico in Turchia e Grecia. Questo periodo della vita di Roncalli, che coincide con la Seconda guerra mondiale, è ricordato in particolare per i suoi interventi a favore degli ebrei in fuga dagli stati europei occupati dai nazisti. Nel 1944 è nominato (da Pio XII) Nunzio Apostolico a Parigi, dove c'è una situazione difficilissima, che vede molti vescovi accusati di aver collaborato con i tedeschi invasori. L'equilibrio, l'accortezza, la semplicità e l'amabilità di Roncalli riescono a risolvere i problemi e a conquistare le simpatie dei francesi e di tutto il Corpo Diplomatico.

Nel 1953 viene nominato cardinale e patriarca di Venezia. Già durante questo periodo si segnala per alcuni importanti gesti di apertura. Fra i tanti va ricordato il messaggio che invia al Congresso del PSI - partito ancora alleato del PCI i cui dirigenti e propagandisti erano stati scomunicati da papa Pio XII nel 1949 - quando nel 1956 i socialisti si riuniscono nella città di Venezia.

Dopo la morte di Papa Pio XII, Angelo Roncalli viene eletto Papa il 28 ottobre 1958, con sua grande sorpresa; sceglie il nome di Giovanni XXIII e il 4 novembre dello stesso anno viene incoronato. Secondo alcuni analisti Roncalli sarebbe stato scelto principalmente per la sua età: dopo il lungo pontificato del suo predecessore, i cardinali avrebbero scelto un uomo che presumevano, per via della sua età avanzata e della modestia personale, sarebbe stato un Papa cosiddetto "di transizione". Giungerà invece in qualche modo inaspettata la conquista dell'affetto di tutto il mondo cattolico, in un modo che i predecessori di Roncalli non avevano mai ottenuto, proprio grazie al calore umano, al buon umore e alla gentilezza del nuovo papa, oltre alla sua importante esperienza diplomatica.

Sceglie Loris Francesco Capovilla come segretario privato, la persona che già lo assisteva a Venezia.

Tra le molte novità introdotte nel pontificato di Giovanni XXIII, c'è l'aumento del numero massimo di cardinali a 75, superando il tetto di 70 cardinali ormai fermo da secoli. Oltre che da un'aneddotica celeberrima e vastissima il suo pontificato è segnato da episodi indelebilmente registrati dalla memoria popolare: durante il suo primo Natale da papa visita i bambini malati ospiti dell'ospedale romano Bambin Gesù, dove con intima e contagiosa dolcezza benedice i piccoli, alcuni dei quali lo scambiano per Babbo Natale. Il giorno seguente (Santo Stefano) visita i carcerati nella prigione romana di Regina Coeli. Nell'occasione dice loro: "Non potete venire da me, così io vengo da voi. Dunque eccomi qua, sono venuto, m'avete visto; io ho fissato i miei occhi nei vostri, ho messo il cuor mio vicino al vostro cuore. La prima lettera che scriverete a casa deve portare la notizia che il papa è stato da voi e si impegna a pregare per i vostri familiari".
Un altro esempio che si può ricordare è quando Jacqueline Kennedy, moglie del Presidente degli Stati Uniti, arriva in Vaticano per incontrarlo, il papa inizia a provare nervosamente le due formule di benvenuto che gli era stato consigliato di usare ("mrs Kennedy, madame" e "madame, mrs Kennedy"); all'incontro, per il divertimento della stampa, il papa abbandona entrambe le forumle e correndole incontro la chiama semplicemente "Jackie!".

Fra lo stupore dei suoi consiglieri e vincendo le remore e le resistenze della parte conservatrice della Curia, Giovanni XXIII indice un concilio ecumenico, meno di 90 anni dopo il controverso Concilio Vaticano I. Mentre i suoi aiutanti stimavano di dover impiegare almeno un decennio per i preparativi, Giovanni XXIII progettò di tenerlo nel giro di pochi mesi. Il 4 ottobre 1962, ad una settimana dall'inizio del concilio, Giovanni XXIII si reca in pellegrinaggio a Loreto e Assisi per affidare le sorti dell'imminente Concilio alla Madonna e a San Francesco. Per la prima volta dall'unità d'Italia un papa varcava i confini del Lazio ripercorrendo i territori che anticamente erano appartenuti allo Stato pontificio: questo seppur breve tragitto ripristinerà l'antica figura del papa pellegrino che i suoi successori porteranno poi a pieno compimento.

Il 2 dicembre 1960 in Vaticano, Giovanni XXIII incontra Geoffrey Francis Fisher, arcivescovo di Canterbury; è la prima volta in oltre 400 anni che un capo della Chiesa Anglicana visita il Papa.

Tra gli altri eventi che caratterizzano la storia recente c'è da ricordare la scomunica da parte di Papa Giovanni XXIII a Fidel Castro (3 gennaio 1962) in linea con un decreto del 1949 di Pio XII, che vietava ai cattolici di appoggiare governi comunisti.

L'11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio, piazza San Pietro è gremita di fedeli. A gran voce chiamato ad affacciarsi - atto che non si sarebbe mai immaginato possibile richiedere al papa predecessore - Roncalli si presenta alla finestra e qui pronuncia uno dei suoi discorsi più famosi, il cosiddetto "discorso della luna". Il discorso non è preparato: risulta da subito poetico, dolce, semplice.

Salutando la luna e i fedeli, con grande umiltà, impartisce un ordine come fosse una carezza: "Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero. Qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera, a guardare a questo spettacolo, che neppure la Basilica di San Pietro, che ha quattro secoli di storia, non ha mai potuto contemplare. La mia persona conta niente, è un fratello che parla a voi, diventato padre per volontà di Nostro Signore, ma tutti insieme paternità e fraternità e grazia di Dio, facciamo onore alle impressioni di questa sera, che siano sempre i nostri sentimenti, come ora li esprimiamo davanti al Cielo, e davanti alla Terra: Fede, Speranza, Carità, Amore di Dio, Amore dei Fratelli. E poi tutti insieme, aiutati così, nella santa pace del Signore, alle opere del Bene. Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza".

Sin dal settembre 1962, prima ancora dell'apertura del Concilio, si erano manifestate le avvisaglie della malattia che sarà per lui fatale: un tumore allo stomaco, di cui altri fratelli Roncalli erano già stati colpiti. Pur visibilmente provato dal progredire del cancro, papa Giovanni XXIII l'11 aprile 1963 firma l'enciclica Pacem in Terris. Un mese più tardi (11 maggio 1963) riceve dal Presidente della Repubblica italiana Antonio Segni il premio Balzan per il suo impegno in favore della pace. Sarà l'ultimo impegno pubblico del papa.

Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII, muore dopo un'agonia di tre giorni la sera del 3 giugno 1963, alle 19:49. "Perché piangere? E' un momento di gioia questo, un momento di gloria", sono le sue ultime parole rivolte al proprio segretario.

Dal Concilio Vaticano II, che Giovanni XXIII non vedrà terminare, si sarebbero prodotti negli anni successivi fondamentali cambiamenti che avrebbero dato una nuova connotazione al cattolicesimo moderno.

Chiamato affettuosamente il "Papa buono", Giovanni XXIII viene dichiarato beato da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Viene inoltre ricordato l'11 ottobre, giorno di apertura del Concilio. La salma di Giovanni XXIII, inizialmente sepolta nelle Grotte Vaticane, all'atto della beatificazione è stata traslata nella navata destra della Basilica di San Pietro, esposta in una teca di vetro (il perfetto stato di conservazione si deve ad un particolare processo di sostituzione del sangue con un liquido speciale eseguita dal professor Gennaro Goglia subito dopo il decesso).

 

 
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Buonanotte domani parto da Roma torno a casa

Post n°19 pubblicato il 27 Settembre 2011 da Terry.1949

 

 

SOLO PER OGGI
di Papa Giovanni XXIII

Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi
della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
 Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
 Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
 Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.
 Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
 Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
 Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.
 Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

 
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Buon pomeriggio

Post n°18 pubblicato il 27 Settembre 2011 da Terry.1949

 
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Buona serata

Post n°16 pubblicato il 25 Settembre 2011 da Terry.1949

 
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Buona serata a tutti e buon week end

Post n°15 pubblicato il 24 Settembre 2011 da Terry.1949

CHI MUORE (Ode alla vita)
di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
 

 
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Buon Week End a tutti

Post n°14 pubblicato il 17 Settembre 2011 da Terry.1949

CATASTROFE UMANITARIA IN SOMALIA, ETIOPIA E KENYA

Nel cosiddetto “corno d’Africa” la situazione non è più sostenibile. Nessuno ne parlava, fino ai recenti appelli.
Perché questa negligenza da parte dei media internazionali?
Forse siamo arrivati al punto in cui la morte di milioni di persone, soprattutto bambini, è diventata una triste abitudine, che non fa più notizia. Eppure siamo ancora in tanti a lavorare ogni giorno con impegno, per salvare vite in Somalia, Kenya e Etiopia.

La nostra associazione è attiva da oltre 40 anni nelle aree colpite dalla tremenda carestia. La situazione in Somalia sta precipitando. Sempre più famiglie stanno scappando a Mogadiscio e nelle aree circostanti, per trovare cibo e acqua.
L’UNHCR parla di 4.800 persone accolte a luglio nel campo rifugiati di Dadaab nella parte orientale del Kenya. Circa 1.000 persone sono accolte ogni giorno al campo di Doolow Ado, in Etiopia. Nel mese di giugno più di 54.000 persone sono fuggite in Etiopia e Kenia.

     

 

COSA FACCIAMO E COSA PUOI FARE

Le sedi di SOS Villaggi dei Bambini in Somalia, Etiopia e Kenya, hanno dei programmi di emergenza a Gode, Marsabit, Mogadiscio e Baidoa. Il nostro impegno è assistere la popolazione nei suoi bisogni immediati, con distribuzione di cibo, acqua e cure mediche.
Sarà necessario ampliare i programmi di sostegno a lungo termine, per accogliere nei Villaggi SOS tutti quei bambini rimasti senza genitori. Con l’adozione a distanza, puoi sostenere uno di questi piccoli.

COMPILA IL MODULO, PER ADOTTARE A DISTANZA UN BAMBINO DELLA SOMALIA, ETIOPIA O KENYARiceverai i documenti, la foto del bambino e l'indirizzo per scrivergli. Con 28€ al mese puoi sostenerlo a distanza.
Puoi anche incontrarlo di persona nel Villaggio SOS in cui cresce grazie al tuo sostegno.
Cortesia
Egregio SignorGentile SignoraGentile FamigliaSpett.le
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Buona giornata a tutti

Post n°13 pubblicato il 13 Settembre 2011 da Terry.1949

Scusatemi ma ieri non mi faceva entrare

 

 
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Buona serata amici

Post n°11 pubblicato il 10 Settembre 2011 da Terry.1949
 
Tag: saluti

Teresina AneddaQuesto pensiero lo dedico ai miei Angeli .A tutti coloro che con affetto,mi sono vicini donandomi il bene piu' prezioso...l'Amicizia...amore assoluto ed incontaminato,solido approdo nella tempesta del cuore. A tutti voi Angeli senz'ali che illuminate la mia vita dedico i miei pensieri piu' cari..Lascero' aperta la porta del cuore,per accogliervi e riscaldarvi quando il freddo dell'amarezza sfiora l'anima e la tristezza colora di grigio il cuore.Asciughero' tutte le vostre lacrime con il mio sorr...iso migliore,dividero' in mille e piu' frammenti il cuore per donare a tutti voi un pezzettino e con occhi di bimba vi guardero'nel cuore per farvi volare con me in un mondo migliore.....vvttb.........
Terry

 
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Buona serata a tutti

Post n°9 pubblicato il 08 Settembre 2011 da Terry.1949

Scusate se sono poco presente ma sono presa tra mio nipote la casa e vari esami che sto' facendo anche domani,al mattino ho una visita e alle 12 viene qui mio nipote fino alle 19,dopo sono talmente stanca che crollo.............

 
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Buona giornata a tutti

Post n°8 pubblicato il 07 Settembre 2011 da Terry.1949

 

 

 

 

 

 

 

La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento puo' soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
Gibran "Gesu' figlio dell'uomo"


ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.

Kahlil

 
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Storia

Post n°6 pubblicato il 05 Settembre 2011 da Terry.1949
 

Archeologia/ Scoperta scuola gladiatori intatta vicino Vienna

 

 

 
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