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ROCK A MANETTA

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ROCK N'ROLL (LED ZEPPELIN)

Its been a long time since I rock and rolled,
Its been a long time since I did the stroll.
Ooh, let me get it back, let me get it back,
Let me get it back, baby, where I come from.
Its been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.
Yes it has.
Its been a long time since the book of love,
I cant count the tears of a life with no love.
Carry me back, carry me back,
Carry me back, baby, where I come from.
Its been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.
Seems so long since we walked in the moonlight,
Making vows that just cant work right.
Open your arms, opens your arms,
Open your arms, baby, let my love come running in.
Its been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.
 

 

« Messaggio #27BUONASEEEEEEEEEERAAAA! »

La vera storia dei GNR.

Post n°28 pubblicato il 17 Aprile 2007 da sslash2007

Bill Bailey (all'anagrafe) è nato a Lafayette, una sperduta cittadina di provincia nello Stato dell'Indiana, il 6 febbraio 1962. Sua madre si era sposata a soli 16 anni con uno dei farabutti più in vista della città, William Rose, il quale l'aveva abbandonata pochi anni dopo la nascita di William Junior (per chi non lo sapesse Bill, Billy, e Willy sono tutti diminutivi di William). Il piccolo Billy subisce ogni sorta di abuso dal padre e, come se non bastasse, anche dal patrigno, che la madre Sharon sposa dopo essere stata lasciata dal primo marito; cresce con una educazione molto religiosa (il patrigno è il reverendo Bailey, pastore di una chiesa pentecostale): va in chiesa dalle tre alle otto volte alla settimana, suona l'organo, canta nel coro gospel e fa il catechista.

Tuttavia con l'età dell'adolescenza Bill si ribella a tutto questo e comincia a condurre una vita da sbandato, che lo porterà in breve tempo a familiarizzare con l'alcool, le droghe, e la prigione di Lafayette. Tutto ciò finché non decide di partire per Hollywood, la Città dei Sogni, seguendo le orme di un amico ed ex compagno di liceo, Jeff Isabelle. Jeff, in arte Izzy Stradlin, è un ragazzo anch'egli ribellatosi allo stile di vita provinciale di Lafayette che, subito dopo aver preso il suo diploma al college, aveva risposto positivamente a quel diavoletto che dentro al suo cervello non faceva che ripetere: "Move to the city", "fai le valige e vai alla città, alla città dove tutto è iniziato", come dirà l'omonima canzone. Era partito verso la West Coast, quella California che in quegli anni era la culla del nuovo rock americano, inseguendo il suo sogno di diventare il nuovo Keith Richards. E forse ha ragione Mark Putterford quando afferma che "all'inizio Izzy era il perno di quello che sarebbe diventato uno dei complessi più gloriosi della storia del rock; era Izzy la colla che teneva insieme il gruppo".

Ed effettivamente (almeno per i primi anni) sono proprio i gusti e le idee di Izzy a forgiare l'inconfondibile stile dei primi esagitati Guns N' Roses. Saul Hudson (meglio conosciuto come Slash) è invece il più "predisposto", per così dire, a diventare una grande rock-star. Suo padre Anthony (un inglese bianco) vanta un certo numero di copertine realizzate per vari album di Joni Mitchell e Neil Young, mentre sua madre Ola (un negra americana) è la stilista preferita da Diana Ross e John Lennon, oltre ad aver "addobbato" David Bowie per il cult movie di fantascienza "L'uomo che cadde sulla terra". Dopo la separazione dei suoi, Saul va a vivere a Los Angeles con il padre, ma anche la madre vive ormai a Los Angeles da quando la sua relazione con David Bowie è finita; da quel momento la casa di Slash è sempre piena di amici di famiglia, tra cui Iggy Pop e David Geffen, il futuro magnate discografico per cui incidono, oltre ai Guns, anche gli Aerosmith, i Tesla, i Nirvana, gli Eagles e la maggior parte dei gruppi di punta del nuovo rock americano. Grazie a queste amicizie illustri l'audioteca di casa Hudson è abbastanza ben nutrita, e l'adolescente Slash trascorre giornate intere ad ascoltare dischi a discapito della scuola. A questo proposito lo stesso Slash ammetterà più tardi che quando prese per la prima volta in mano una chitarra "se fino ad allora c'era stata uno schifo di possibilità che funzionassi a scuola, in quel momento svanì".

Tuttavia, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare dall'infanzia di Slash, non è la sua famiglia responsabile della passione del ragazzo per lo strumento principe del rock, bensì un "cavaliere dello skateboard" appassionato fan dei Kiss e originario di Cleveland, di nome Steven Adler. I due iniziano a frequentarsi dall'età di 14 anni: si conoscono in occasione di uno spettacolare gara di skateboard nel cortile della Bancroft Junior High School ("Pensavo si fosse ammazzato", racconta Slash, "andai a vedere se stava bene"). Da allora i due diventano inseparabili, formando anche una band chiamata "Road Crew", che comunque non genera niente di eclatante tranne un fugace incontro con uno spilungone dalla chioma multicolore e che porta al collo una catena con tanto di lucchetto alla Sid Vicious (chissà se si capisce che gli piace il punk dei Sex Pistols?).

Michael McKagan, in arte Duff, è originario di Seattle ed è stato educato alla musica fin da piccolo dai fratelli (sette in tutto, e tutti musicisti): prima che avesse il tempo di finire le elementari, suo fratello Bruce gli aveva già insegnato i primi rudimenti del basso elettrico (ve lo immaginate un bambino di 10 anni con in mano un basso, ben più grande e pesante di lui!). Da ragazzino aveva militato in un numero imprecisato di band amatoriali (non meno di 31, secondo le sue personali stime), destreggiandosi un po' alla chitarra, un po' al basso e un po' alla batteria. Persino un gruppo punk inglese, gli Angelic Upstarts, gli offrono il posto di batterista, ma lui declina l'offerta, fa i bagagli, compra un basso nuovo e un nuovo amplificatore e si trasferisce "dove le cose succedono": di nuovo Hollywood, la città dei sogni! La scelta successiva è quella di proporsi come bassista; gli presentano presto Slash, ma dalla loro prima collaborazione non viene fuori nulla di eclatante, e Duff decide di staccare. Un po' di tempo dopo incappa per puro caso nei Guns N' Roses (allora formati da Axl, Izzy, Rob Gardner e Tracii Guns) e si unisce a loro in un'ipotesi di tour sulla west coast. È così che quando Rob e Tracii decidoro di mollare, i superstiti chiamano Slash e Steve a completare la formazione.

La band così nata conferma il nome Guns N' Roses e viene battezzata dal pubblico del mitico "Trobadour". Fallita la tournée per disorganizzazione (la leggenda vuole che il catorcio sul quale viaggiavano li abbandonò per strada e che i cinque furono "raccattati" per strada da due simpatiche ragazze hippie che li rapirono per due interi giorni, intrattenendoli con alcool, droga, rock'n'roll e sesso no-stop), i nostri eroi si rifugiano in un monolocale-topaia (amorevolmente ribattezzato "Hell house"), e dato loro ovviamente il tempo di riprendere le forze, una serie di concerti in famosi locali della città li fa conoscere al pubblico. Comincia così a formarsi uno zoccolo duro di irriducibili che li segue ovunque vadano. Si fa avanti anche una rampante manager di nome Vicky Hamilton, promettendo loro le stelle (che dopotutto ha già regalato ai Poison), e riuscendo a trovargli qualche ingaggio, ospitandoli pure nel suo appartamento per un po'. Ma quando le cose cominciano a girare per il verso giusto e le più importanti etichette si fanno vive, la Hamilton chiede che le siano restituiti 10.000 dollari che aveva prestato agli allora diseredati; loro ovviamente "non hanno ricevuto niente", e la cosa finisce in tribunale.

Nel frattempo un talent-scout della Geffen Records, Tom Zutaut, riesce a procurargli il tanto atteso contratto discografico e il manager adatto a loro: Alan Niven. L'oggetto di ricerca allora si sposta sull'uomo che avrebbe dovuto riuscire a tenerli a bada in studio; si fa avanti persino Paul Stanley, leader dei Kiss, che si propone in qualità di produttore, ma logicamente viene preso a calci nel sedere quando afferma di "dover riscrivere personalmente" alcuni dei pezzi preferiti dei Guns! Nel frattempo il gruppo, se è vero che erano pericolosi senza soldi in tasca, lo diventano ancor più quando li hanno per davvero: Slash e Izzy passano dalla classica "canna" all'eroina, ben presto seguiti dal resto del gruppo.

Nonostante ciò riescono a lavorare duro e a mettere insieme il materiale per la prima uscita discografica ufficiale; ma ai geni della Geffen Records viene in mente di sondare il terreno con un EP, prima di pubblicare un disco vero e proprio. Viene così registrato alla meno-peggio un live demo di quattro brani, stampato in 10.000 copie e letteralmente spacciato agli angoli delle strade da amici del gruppo. L'EP contenente i brani originali "Reckless life" e "Move to the city", e le cover di "Nice boys", dei Rose Tatoo, e di "Mama kin", cavallo di battaglia dei primissimi infuocati Aerosmith, in una versione se possibile ancora più esplosiva dell'originale.

Le copie di tiratura iniziale vengono liquidate nel giro di un paio di settimane, il che convince la Geffen che i tempi sono pronti affinché il quintetto più pericoloso della storia del rock faccia il suo debutto ufficiale nel mondo discografico. Nel caldo luglio californiano del 1986 vede la luce l'album d'esordio dei Guns N' Roses: è "Appetite for destruction", prodotto da Mike Clink (il produttore della vita). I Guns hanno l'ardire di piazzare in copertina un'opera dell'artista Robert Williams, il dipinto chiamato appunto "Appetite for destruction" che fungeva già da copertina a un libro di Williams ("The lowbrow art of Robert Williams"), e rappresentava una scena interpretabile come il momento immediatamente successivo a uno stupro compiuto da un UFO-robot nei confronti di una avvenente venditrice ambulante di piccoli robot-giocattolo. Chiaramente l'illustrazione di copertina scatena il putiferio fra le organizzazioni femministe e le catene americane di vendita, che si rifiutano di esporre il disco. Conclusione: la Geffen finisce col sostituire l'illustrazione bandita con il logo più inappropriato che la storia del rock ricordi: una croce con alle estremità dei teschi a rappresentare i quattro strumentisti, e il teschio di Axl al centro, il tutto condito dall'immancabile sfondo nero.

Parlando strettamente dell'aspetto musicale, comunque, già da questo primo LP i Guns dimostrano ampiamente grande tecnica e capacità: è un concentrato delle cose migliori che la più genuina tradizione del rock'n'roll abbia mai fatto sentire, il tutto sapientemente miscelato, rimasticato, interiorizzato, rielaborato e reinventato secondo il loro personalissimo, inconfondibile stile. Canzoni come "Welcome to the jungle", "It's so easy", la famosissima "Paradise city", e "Sweet child o' mine", sono i nuovi classici dello street-rock anni '80, e le loro sonorità proietteranno la loro ombra lunga sul migliore rock (più o meno alternativo) targato anni '90. Il disco incontra notevoli difficoltà a imporsi sul mercato discografico americano (forse perché poco pubblicizzato da radio e TV e abbastanza maltrattato dalla critica); la Geffen allora pensa bene di far fare alla band una comparsa nell'ultima fatica cinematografica di Clint Eastwood, "Scommessa con la morte". Un'apparizione tanto breve quanto appropriata, che, accompagnata dai sempre più frequenti passaggi del video di "Welcome to the jungle" su MTV e dalla frenetica attività live del gruppo, finisce per generare una serie di eventi che cambieranno la faccia del rock e apriranno la strada al successo commerciale su larga scala dei Guns N' Roses, un successo che passerà alla storia come la più veloce parabola ascensionale della storia del rock: il disco d'esordio più venduto della discografia mondiale, con 14 milioni di copie nel giro di tre anni dalla pubblicazione (attualmente il numero di copie vendute supera i 18 milioni!).

Il successo, tanto vasto quanto insperato, di un gruppo di disperati come i Guns N' Roses, profeti della sincerità, ma anche della violenza e della cruda realtà dei marciapiedi di Los Angeles, di un approccio così sanguigno, viscerale e brutale, ha una importanza fondamentale nel determinare una generale inversione di tendenza negli orientamenti delle grandi major internazionali, dando la possibilità di emergere alle correnti sotterranee (underground) delle proposte musicali alternative, e determinando, in definitiva, il via libera al successo su larga scala di gruppi quali Nirvana, Pearl Jam, Jane's Addiction, Faith No More, Alice In Chains, Stone Temple Pilots, che negli anni '80 non avrebbero neanche avuto la giusta considerazione delle major, e una scomparsa di gruppi di ispirazione bonjoviana dal grosso mercato.

Ma l'ascesa dei Guns è solo all'inizio. Nel novembre '87 parte il loro primo tour importante, come spalla dei Motley Crue, il cui bassista (Nikki Sixx) familiarizza con Slash, con il risultato di finire su in rianimazione per un'overdose di eroina! Assieme all'anno nuovo i Guns festeggiano il primo tour americano come attrazione principale; parte anche un tour in qualità di spalla degli Iron Maiden, ma in entrambi i casi Axl si rende "poco disponibile", preferendo salvaguardare le sue corde vocali in vista di un impegno ben più importante: nel luglio 1988 scatta l'operazione "AeroGuns live!", il tour come spalla dei disintossicati maestri Aerosmith capitanati dai due ex dei Toxic Twins, Tyler e Perry.

Dopo questa edificante esperienza i Guns sono pronti ad affrontare la peggior fossa di leoni per ogni gruppo rock americano che si rispetti: la critica inglese. La band californiana si esibisce di fronte a oltre 100.000 spettatori del concerto "Monsters of rock" di Castle Donington; è proprio qui che, per la noncuranza degli organizzatori nella scelta di un adeguato servizio d'ordine, accadde l'irreparabile: il moto incontrollabile della vasta folla uccide due ragazzi sotto gli occhi dei Guns esterrefatti, che, nonostante la scelta di concludere al più presto possibile l'esibizione con i pezzi più soft del loro repertorio, si guadagneranno definitivamente il non troppo amorevole appellativo di "nemico pubblico numero uno".

Nonostante ciò, il loro album sfonda il tetto delle classifiche di mezzo mondo, e visto che l'appetito dei fan sembra più grande del previsto, la Geffen si trova costretta a dare alle stampe uno degli album più improvvisati della storia del rock: "G'n'R lies", un mini-LP di otto brani che riporta sulla facciata A il contenuto dell'ormai introvabile demo "Live?! Like a suicide", e sull'altra quattro brani più o meno inediti in versione semi-acustica: "Patience", "Used to love her", la versione originale di quella stessa "You're crazy" che era comparsa in versione esasperatamente elettrica su "Appetite...", e il pomo della discordia, la splendida ballata elettro-acustica "One in a million". Il testo di questa canzone avrebbe innescato una serie infinita di polemiche e censure, in virtù di un presunto inno al razzismo, alla xenofobia e all'omofobia in esso contenuto. Pur essendo tutte queste accuse verosimilmente infondate, la band dopo avrebbe successivamente evitato di eseguire il brano in pubblico.

Per il 1988 è inoltre opportuno sottolineare le solenni figuracce fatte dal gruppo in occasione della consegna degli MTV Music Awards e degli American Music Awards: in entrambe le occasioni i membri del gruppo si distinsero per lo stato di ubriachezza, per le risse e per le parolacce al microfono.

Nel 1990 Steven Adler viene cacciato dal gruppo, dato che i suoi problemi con la droga gli rendono sempre più difficile suonare; è sostituito da Matt Sorum, ex batterista del gruppo The Cult. In seguito viene ingaggiato il tastierista Dizzy Reed, utile per ampliare ulteriormente le sonorità della band. Intanto Adler fa causa agli ex compagni, e ottiene un risarcimento.

Il gruppo parte quindi per un tour internazionale di tre anni, lo "Use Your Illusion Tour", seguito da oltre sette milioni di persone. Molte performance della tournée sono contraddistinte da risse, ritardi e lamentele di Axl Rose. La dipendenza della band da alcool e droga è in quel momento sotto controllo, ma Axl deve far fronte anche ad altri problemi, tra cui la sicurezza, gli accorgimenti tecnici in concerto e le loro registrazioni indebite da parte di alcuni fan. Il 2 luglio 1991, durante un concerto al Riverport Amphitheater di Maryland Heights (Missouri), non lontano da St. Louis, Axl Rose salta in mezzo al pubblico e litiga con uno spettatore che li stava riprendendo con una videocamera. Il cantante viene accusato di aver incitato le risse, ma la Polizia non potrà arrestarlo fino all'anno successivo, quando la band stava per cominciare altri concerti fuori degli USA. Il 20 aprile 1992 il gruppo partecipa al Freddie Mercury Tribute, uno dei più importanti eventi degli ultimi vent'anni di musica internazionale.

Uno dei concerti più famosi dei Guns è stato quello a Tokyo nel 1992, dove nei decenni precedenti molti altri gruppi si erano già esibiti (primi fra tutti i Deep Purple). In seguito, di questa esibizione sarebbero saranno pubblicati due DVD. In quello stesso anno il video per "November rain" (dall'album "Use your illusion I"), uno dei più costosi della storia della musica, viene premiato per la migliore cinematografia agli MTV Video Music Awards.

Nel 1993 esce "The spaghetti incident?", contenente cover di gruppi perlopiù punk. Quest'album suscita nuove polemiche a causa di una una cover di Charles Manson nascosta alla fine dell'album. Nello stesso anno i Guns vengono premiati come "miglior gruppo hard-rock" ai World Music Awards.

Nel 1994 Axl licenzia Gilby Clarke e lo sostituisce col suo vecchio amico Paul Huge. I Guns incidono la cover di "Sympathy for the devil" dei Rolling Stones per la colonna sonora del film "Intervista col vampiro". Dallo stesso anno anche Slash non fa più parte del gruppo, a causa del completo deterioramento del suo rapporto con Axl; tuttavia dai Guns si separerà ufficialmente solo nel 1996, e successivamente fonderà gli Slash's Snakepit. Un anno dopo Axl espelle pure Matt, che a suo giudizio trascurava i Guns N' Roses a favore del suo gruppo parallelo Neurotic Outsiders. A distanza di breve tempo anche Duff lascia la band. I Guns decidono allora di rimanere "in pausa" ancora per un periodo. Nel 1998 Axl torna sulle scene con i chitarristi Robin Finck (dei Nine Inch Nails) e Paul Huge, il bassista Tommy Stinson (dei The Replacements), il batterista Josh Freese (dei The Vandals), Dizzy Reed e l'addetto ai campionamenti Chris Pittman. L'anno seguente i Guns registrano "Oh my God" per la colonna sonora di "Giorni contati"; al brano lavorarono anche Dave Navarro e Gary Sunshine, maestro di chitarra di Axl. Nel frattempo la Geffen Records rilascia la raccolta "Live era '87-'93". Poco dopo Robin Finck lascia e torna in tour con i Nine Inch Nails. Nel 2000 viene rimpiazzato da Buckethead, mentre al posto del batterista Josh Freese entra Bryan Mantia.

In quel periodo inizia la registrazione dell'album "Chinese democracy", la cui pubblicazione verrà da allora rimandata numerose volte, al punto da non essere, cinque anni dopo, ancora stato rilasciato (durante gli ultimi MTV Video Music Awards, Axl ha sostenuto che l'album sarebbe dovuto uscire nel 2006, ma anche quest'ultima promessa è stata infranta). Nel 2002 Paul Huge viene rimpiazzato da Richard Fortus. Nel marzo del 2004 Buckethead lascia la band, costringendola ad annullare la propria presenza al concerto-evento Rock in Rio. Esce nello stesso altro il loro "Greatest hits".

Arriviamo al febbraio del 2006, quando i demo di "Better", "Catcher in the rye", "I.R.S." e "There was a time" vengono diffusi illegalmente in Internet da un sito di fan del gruppo. I Guns N' Roses hanno confermato la partecipazione ad alcuni importanti festival europei e varie date nel vecchio continente durante l'estate del 2006. Il tour, che è iniziato a Madrid il 25 maggio e terminato il 31 luglio a Londra, ha offerto spettacolo a oltre 700.000 persone in 32 spettacoli che hanno toccato 18 Paesi.

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Commenti al Post:
foxy_deville
foxy_deville il 18/04/07 alle 02:41 via WEB
adesso mi commuovo! a pensare ai vecchi guns...chissà se gli originali fossero rimasti insieme...io so solo che la musica dei guns mi leva cattivi pensieri dalla testa quando ne ho bisogno e ne aggiunge di positivi, è così da quando ho 14 anni e sinceramente da allora non posso pensare a un momento della mia vita senza una loro canzone...TORNATE AXL, SLASH, IZZY, DUFF E STEVEN(per me la formazione migliore)!!!
 
Your_Backdoorman
Your_Backdoorman il 18/04/07 alle 13:12 via WEB
non dirlo a me.. sono cresciuto mangiando pane a ascoltando sweet child of mine...
 
principeoscur0
principeoscur0 il 19/04/07 alle 22:27 via WEB
la vera leggenda dei classici e storici Guns'N'Fuckin'Roses, e non quella merda che Axl ancora tiene in piedi. buona serata ;) Principe
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/04/07 alle 15:02 via WEB
Un gruppo musicale emergente che merita!!!
Votate, votate, votate...qui
 
Gastonepap
Gastonepap il 06/05/07 alle 20:12 via WEB
Un coloroso saluto ai miei blog amici!!! ciao ciao Gastonepap
 
VinceFnR
VinceFnR il 17/07/07 alle 14:33 via WEB
Bel copia e incolla! Complimenti asd
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
çok güzel oyunlar il 02/10/16 alle 19:13 via WEB
grazie
 
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