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TESTAMENTO DI UN ITALIANO

Post n°11 pubblicato il 16 Maggio 2006 da No_Me_No_Party

"Nessuno che sia un vero Italiano, qualunque sia la sua fede politica, disperi nell'avvenire. Le risorse del nostro popolo sono immense. Se saprà trovare un punto di saldatura, recupererà la sua forza prima ancora di qualche vincitore. Per questo punto di fusione io darei la vita anche ora, spontaneamente, qualunque sia purché improntata a vero spirito italiano.

Dopo la sconfitta io sarò coperto furiosamente di sputi, ma poi verranno a mondarmi con venerazione. Allora sorriderò, perché il mio popolo sarà in pace con se stesso.

  La politica è un'arte difficilissima tra le difficili perché lavora la materia inafferrabile, più oscillante, più incerta. La politica lavora sullo spirito degli uomini, che è un'entità assai difficile a definirsi, perché è mutevole.

   Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io.

 La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il Fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 Luglio al confino non c'erano più di trenta persone.

  Ma se domani togliessero la vita ai miei uomini, quale responsabilità avrei assunto salvandoli? Stalin è in piedi e vince, io cado e perdo. La storia si occupa solamente dei vincitori e del volume delle loro conquiste ed il trionfo giustifica tutto. La rivoluzionefrancese è considerata per i suoi risultati, mentre i ghigliottinati sono confinati nella cronaca nera.

Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo. La gente che lavora è infinitamente superiore a tutti i falsi profeti che pretendono di rappresentarla. I quali profeti hanno buon gioco per l'insensibilità di chi avrebbe il sacrosanto dovere di provvedere.Per questo sono stato e sono socialista!
L'accusa di incoerenza non ha fondamento. La mia condotta è sempre stata rettilinea nel senso di guardare alla sostanza delle cose e non alla forma. Mi sono adattato socialisticamente alla realtà.
Man mano che l'evoluzione della società smentiva molte
delle profezie di Marx, il vero socialismo ripiegava dal possibile al probabile. L'unico socialismo attuabile socialisticamente è il corporativismo, punto di confluenza, di equilibrio e di giustizia degli interessi rispetto all'interesse collettivo.
Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori (e nessuno osi dire il contrario NOTA MIA!). Tra le cause principali del tracollo del Fascismo io pongo la lotta sorda ed implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. Devo dire, per ragioni di giustizia che, il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro.

Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. 

Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E' male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita, sia con l'inviare loro dei sussidi che per la frequenza diventavano
degli stipendi, sia strappandoli alla morte.
L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. Tutti i dittatori hanno fatto strage dei loro nemici. Io sono il solo passivo; tremila morti contro qualche centinaio. Credo di aver nobilitato la dittatura. Forse l'ho svirilizzata, ma le ho strappato gli strumenti di tortura.Vent'anni di Fascismo nessuno potrà cancellarli dalla storia d'Italia. Non ho nessuna illusione sul mio destino.

Non mi processeranno, perché sanno che da accusato diverrei pubblico accusatore. Probabilmente mi uccideranno e poi diranno che mi sono suicidato, vinto dai rimorsi. Chi teme la morte non è mai vissuto, ed io sono vissuto anche troppo. La vita non è che un tratto di congiunzione tra due eternità: il passato ed il futuro.
Finché la mia stella brillò, io bastavo per tutti; ora che si spegne, tutti non basterebbero per me. Io andrò dove il destino mi vorrà, perché ho fatto quello che il destino mi dettò.

I fascisti che rimarranno fedeli ai principi, dovranno essere dei cittadini esemplari. Essi dovranno rispettare le leggi che il popolo vorrà darsi e cooperare lealmente con le autorità legittimamente costituite per aiutarle a rimarginare, nel più breve tempo possibile, le ferite della Patria.
Chi agisce diversamente dimostrerebbe di ritenere la Patria non più Patria quando si è chiamati a servirla dal basso. I fascisti, insomma, dovranno agire per sentimento, non per risentimento. Dal loro contegno dipenderà
una più sollecita revisione storica del Fascismo, perché adesso è notte, ma poi verrà il giorno " .


Capitano o mio capitano...

 
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pubcrawl
pubcrawl il 16/05/06 alle 21:57 via WEB
diodiodio... a leggere "capitano mio capitano" mi è venuto un flash di te con la mano sul cuore e la lacrima di commozione!
(Rispondi)
 
 
No_Me_No_Party
No_Me_No_Party il 17/05/06 alle 09:27 via WEB
Lacrime di disperazione, 20 anni di fascismo non si possono dimenticare.... E poi questo testamento, (come la sua ultima intervista se non l'hai letta leggila) sono molto toccanti... Povera italia senza Duce...
(Rispondi)
 
 
 
pubcrawl
pubcrawl il 18/05/06 alle 15:12 via WEB
essendo dalla parte opposta, direi che ahimè di memoria storica non ce n'è abbastanza, invece :)
(Rispondi)
 
No_Me_No_Party
No_Me_No_Party il 19/05/06 alle 11:35 via WEB
No che dici di memoria storica c'è ne , peccato che sia memoria storica partigiana e ovviamente faziosa. Non tutto era nero, quando lui scrive che ha nobilizzato la dittatura non dice una stronzata, mentre i tuoi amici rossi russi, di danni ne hanno fatti... i gulagh vomitano ancora cadaveri, e sai quante sono le persone condannate a morte dal duce?... 38 di cui 31 esecuzioni eseguite. Credo che alcuni stati liberali (Francia, USA ecc) ne hanno fatte di peggio, solo che tutte le carte del fascismo sono uscite, e non sai che deluzione per molti antifascisti è stato leggere quelle ridicole cifre... Parli di memoria storica, ma bisogna anche vedere il contesto storico mondiale per potersene fare un idea... reale e non una caxxo di idea partigiana....
(Rispondi)
 
 
pubcrawl
pubcrawl il 20/05/06 alle 14:09 via WEB
ovviamente non posso essere d'accordo :) oltretutto se tu parli di "miei" amici rossi russi, io potrei pure tirare fuori i nazisti, con cui forse il legame sarebbe più intimo con il fascismo, e allora lì, il numero di esecuzioni forse...sale? poi comunque se vuoi che venga fatta distinzione tra te e un cretinetto con stivaletti nerri e lacci bianghi manganello-munito, forse forse dovresti evitare di fare anche a sinistra di tutta un'erba un...fascio? :)
(Rispondi)
 
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