lo stendardo

La Confraternita di S. Antonio da Padova


Nella prima metà del XVII secolo, nella Basilica romana dei Santi XII Apostoli, sotto la guida spirituale dei Padri Minori Conventuali, alcuni fedeli presero a riunirsi con lo scopo di fondare un sodalizio in onore della Vergine e di S. Antonio da Padova. Innocenzo X con un breve dato a Roma il 15 Giugno 1649 eresse l’ unione in Confraternita. Subito dopo i pii uomini presero a ricostruire la Cappella del Santo nella Basilica romana dove ebbero sede fino ai primi del ‘700 quando la cappella stessa venne demolita e ricostruita a spese del principe Livio Odescalchi nel 1703. Al sodalizio appartenevano molti nobili romani che in aggiunta agli scopi iniziali praticavano molta beneficenza in vari modi. Innocenzo XI il 7 Settembre 1684 elevò la Confraternita al rango di Arciconfraternita e l’arricchì di molte indulgenze. Quando lasciarono la Cappella di S. Antonio i sodali ebbero dai Frati Minori un oratorio sotto il Convento dal lato che guarda Piazza della Pilotta. Nel 1801 l’ oratorio venne soppresso e il locale venduto. Il 30 Giugno 1801 grazie all’ interessamento del Principe Odescalchi duca di Ceri, la Confraternita ebbe l’ Oratorio della Chiesa di S. Eustacchio, ormai chiuso da anni. Dopo i necessari restauri l’ oratorio venne inaugurato il 15 Agosto 1801. Cinque anni più tardi venne di nuovo abbandonato. La storia qui segna numerose altri sedi fino a quella di S. Nicola in Carcere dove la Confraternita si trova tutt’ora. Gli statuti vennero approvati per la prima volta nel 1750, lo furono successivamente nel 1775 e nel 1900. I Fratelli vestono di nero e cordone bianco quasi a richiamare l’ abito dei Minori Conventuali.La Confraternita veliterna venne eretta nel 1513 da P. Domenico da Ferentino. Vestivano i confratelli di color cenere non godeva di nessuna aggregazione particolare. Solennizzava la festa del Santo il 13 Giugno. Ricostituita per volere di alcuni devoti ad Antonio con decreto del Vescovo Erba oggi svolge la sua attivitá di culto nella Chiesa di S. Lorenzo. Essa peró non é una confraternita di fatto ma una associazione di fedeli che ne usa il nome. Questo in base alla normativa vigente che indica la data del 7 Giugno 1929 quale termine ultimo per ottenere l´iscrizione nel registro delle persone giuridiche ed essere riconosciuti come Ente con finalitá di culto.I sodalizi sorti dopo detta data sono associazioni di fatto che possono si chiedere l´iscrizione ma non hanno la possibilitá di essere riconosciute come Ente Ecclesiastici. Quindi é opportuno piú che creare nuove confraternite,far rivivere quelle esistenti. Tenendo conto i sodalizi di sciolgono dopo cento anni di inattivitá e per mancanza di soci. Sempre con la nostra ideale macchina del tempo entriamo nella Chiesa di S. Antonio da Padova che sorgeva vicino al complesso monumentale di S. Francesco. Le poche notizie su questa chiesa le troviamo nel volume II della Storia di Velletri del Canonico Tommaso Bauco. S. Antonio da Padova venne eretta nel 1513 ed officiata dalla Confraternita dello stesso nome. Nel 1870 a causa della rovina totale dell´edificio la statua del Santo venne trasportata con gli ex voto e gli arnesi della Confraternita a S. Antonio Abate dove é ancora possibile vederla. Il locale che un tempo era chiesa ai tempi del Tersenghi era ridotto ad una stalla..