« Messaggio #19La storia di Marta Potter »

Post n°20 pubblicato il 04 Dicembre 2005 da antispawn2
Foto di stubimolanti





Brano tratto dal best seller del momento:

LE BESTIALI BEATITUDINI DI MOLTKE P. (P sta per Paolo)

Helga pose le mani sui miei fianchi stringendomi, i miei occhi la implorarono, sospirai quando lei chinandosi pose nuovamente le labbra sulle mie. Ricevetti la lingua che aveva spinto, l'aspirai suggendola, accarezzandola con la mia poi sentii che apriva la bocca. . . Le mie mani scesero lungo la curva delle reni, sul sedere, percorsero le natiche fino alle cosce lievemente divaricate.
Fu come se si rilassasse Helga, mosse le labbra lasciandosi esplorare dalla mia lingua, scambiando con la sua delle schermaglie che erano carezze. Quel bacio dolcissimo mi fece dimenticare la durezza del suo sguardo e quando i nostri visi si scostarono resistetti fissando gli occhi azzurri. . .
- Mol quello che stai toccando ti piace?
Allontanai le mani dai suoi glutei, lei sorridendomi in modo ambiguo me le prese riportandole sulla sua groppa.
- Si . . .
- Perché ti piace?
- Non so. . .
- Si che lo sai! Lo sguardo della donna si era fatto ironico. Davanti al mio mutismo proseguì:
- Hai mai pensato di metterlo nel sedere di una ragazza?
Avevo aperto la bocca guardandola imbambolato, inebetito, non pensavo si potesse fare una simile domanda.
La donna rise apertamente.
Improvvisamente mi accorsi che era la cosa che avevo desiderato appena la donna si era denudata dandomi la schiena, eccitandomi con l'esibizione delle sue rotondità, lasciando che le baciassi, e anche dopo, sul tavolo e oggi nella doccia.
- Oh Helga. . . Non riuscivo a dire altro tanto ero disorientato.
Lei si sciolse dolcemente e dopo avermi lanciato una lunga occhiata si girò e appoggiandosi allo schienale del divano, si piegò in due.
- Caro. . . dai, fallo, so che lo vuoi!
Quelle parole mi misero addosso una libidine tale che non potevo prendere quello che la bionda mi offriva senza esprimere la mia gratitudine per lo stupendo dono che mi stava facendo. L'unico modo che conoscevo era di farla godere!
Un brivido percorse la mia schiena, era libidine, lussuria infinita quella che sentivo! Helga puntò le braccia e quando spinsi, spinse anch'essa venendo incontro al membro.
Poi si fermò rovesciando il capo e incurvando le reni lasciò che affondassi accogliendomi con un lungo lamento, continuai a spingere beandomi della vista del membro che apriva le belle natiche scomparendo in esse
completamente.


P.S.: Visto che il buon Mol con me si è sempre comportato da "signore" e come me è "uomo di modo" ci tengo a risottolineare (per coloro a cui la cosa fosse sfuggita) il suo particolare inedito che accrescerà la sua (già elevata) fama nel pubblico femminile. Mol è "BIONDO" con "OCCHI VERDI": scusate se è poco.
Mi raccomando non accalcatevi come un gregge in calore: state calme che lui saprà come soddisfarvi tutte

 
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