OCEANI D'AMORE

ANCHE IL MALE SI ORIGINA DALL'AMORE...


Iblis, corruzione quasi certa dal greco "diabolos", corrisponde a Lucifero. Durante la creazione del mondo, Dio plasmò Adamo e lo vivificò col suo soffio, ordinando a tutti gli angeli di prostrarsi in segno di rispetto. Il solo a rifiutarsi fu Iblis che, "fatto di fuoco", disdegnava di inchinarsi a quel mortale "creato d'argilla secca, presa da fango nero impastato" (Corano XV, 33). In seguito a questo diniego, fu scacciato dal paradiso e condannato a svolgere il ruolo di tentatore di tutti coloro che non sarebbero stsi fedeli servitori di Dio. Alla fine dei tempi sarà gettato nel fuoco dell inferno. Ma nella mistica persiana la sua sorte resta incerta: persino la sua redenzione è possibile. Ciò che contraddistingue la concezione musulmana di Iblis da quella cristiana di Lucifero è la diversa meditazione sulla natura di questi due esseri. In originr Iblis, uno tra gli angeli addetti alla sorveglianza del paradiso, fu creato dal fuoco, non dalla luce. Iblis si sarebbe confuso al momento della creazione di Adamo, quando l'amore ardente per Dio lo spinse a tenere un comportamento orgoglioso, dettato dalla passione per l'unico Essere che supremamente amava. La maledizione impostagli da Dio non gli impedì di perseverare nel suo amore per Lui. Egli rimane il più vicino al cuore di Dio, quello che può parlare con Lui senza intermediari, pur essendone separato perchè "dannato". Seppure immerso nel male, riceve la sua pena come un favore, perchè gli proviene dall'amato e sa che la pena è la fonte stessa dell'amore. Iblis rifiutandosi di chinare il capo, avrebbe visto e carpito il segreto della creazione e sarebbe stato allontanato così dal paradiso.