Non sono né un artista né un poeta. Ho trascorso i miei giorni scrivendo e dipingendo, ma non sono in sintonia con i miei giorni e le mie notti. Sono una nube, una nube che si confonde con gli oggetti, ma ad essi mai si unisce. Sono una nube, e nella nube è la mia solitudine, la mia fame e la mia sete. La calamità è che la nube, la mia realtà, anela di udire qualcun altro che dica: "Non sei solo in questo mondo ma siamo due, insieme, e io so chi sei tu".
Inviato da: LEIarabaFENICE
il 24/10/2012 alle 21:36
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il 03/04/2009 alle 17:11
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