Creato da digiovanni.mariasimo il 29/10/2014

sale in zucca

opinioni

 

 

« perche' libero nn pubbl...

Un prezioso dono

Post n°4 pubblicato il 05 Novembre 2014 da digiovanni.mariasimo
 
Tag: nonni

Oggi, nonostante il mio mal di gola, voglio parlare dei nonni. Perche' lo faccio? Per tanti motivi, uno su tutti l'aver assistito, parecchi giorni fa, ad una scena che restera' immortale nella mia memoria. Prima di provare a raccontare la poesia di quei momenti (e spero di riuscirci) faccio un passo indietro e vi racconto qualcosina dei miei nonni.

I genitori di mia mamma si chiamavano Francesca (per tutti Franca) e Alberto ( sopranniminato "Abbetto", nella mia famiglia fatichiamo a pronunciare la L e la R, ma questo Abbetto nasce anche dalla spiccata ironia di mia nonna). Parecchie volte mi e' stato raccontato il loro primo incontro, ma pur sforzandomi, non riesco a ricordare come queste due anime totalmente differenti si siano incontrate, riconosciute e scelte. Entrambi provenivano da famiglie benestanti ed entrambi avevano un lavoro che permetteva a mia zia prima, e a mia madre successivamente, di vivere una vita piu' che agiata per quei tempi. Mia nonna era bidella, mio nonno idraulico. Dalla loro unione nasce mia zia Angela e dopo qualche anno mia mamma Giusi. La famiglia di mia zia, la mia e i mie nonni abitavamo nello stesso palazzo in piani differenti. Questo per farvi capire che io, mio fratello e i mie cugini siamo praticamente cresciuti tutto sotto lo stesso tetto; casa dei nonni. Le giornate trascorrevano caratterizzate dall'ironia di mia nonna che, prendendo costantemente in giro mio nonno per qualsiasi cosa, rendeva estremamente piacevole la nostra permanenza in quella casa, per noi porto sicuro in caso di mare mosso o calmo. Mia nonna cucinava a tutte le ore del giorno e la cosa piu' assurda e' che il menu' della colazione, del pranzo e della cena variava costantemente, di ora in ora, in base alle singole richieste di 12 persone. Capitava ad esempio che per colazione preparasse uova strapazzate per uno piuttosto che torta per un altro. La motivazione era pero' unica; per crescere dovevamo mangiare, stop! Indimenticabile la merenda forzata con l'ovetto sodo, o il the delle cinque, oppure la quantita' di cibo presente ad ogni riunione familiare.Di mia nonna Franca ricordo anche il suo odore buono, fresco e rassicurante mentre, tenendomi fra le sue braccia, ispezionava la mia testa alla ricerca di qualche pidocchio (era fissata con i pidocchi, era convinta che andando a scuola mi fossi necessariamente presa i pidocchi!). Ricordo che mi chiamava sempre in due modi o "piciridda" oppure "Simonetta" e in questi vezzeggiativi c'era tutto l'amore che poteva darmi che mi investiva e mi faceva sentire al sicuro. Mia nonna era una tipa tosta, moderna per i tempi e i luoghi in cui ha vissuto, coraggiosa fino al midollo; con il suo sguardo e la sua impertinenza (era una bellissima donna) sfidava osare chiunque, ne sapeva qualcosa il suo fruttivendolo di fiducia che in una giornata estiva vide atterrare ai suoi piedi un mellone che mia nonna gli tiro' dal quarto piano. Se penso a lei penso anche alle parole che uso' in una vivida circostanza; ero bimba, avro' avuto 8-9 anni, stavo giocando sul balcone di casa sua quando ad un tratto fui assalita da un'angoscia indescribile, mi misi a piangere e lei si avvicino' chiedendomi il motivo del mio malessere. Le risposi che piangevo perche' non volevo che lei, mia madre e mio padre morissero e lei mi rispose cosi: "non piangere a' nonna, non essere triste, prima o poi accadra', ma non ora ovviamente", poi sorrise e continuo':" quando arrivera' il momento tu troverai dentro te la forza di affrontare tutto perche' io saro' li al tuo fianco" poi per sviare la conversazione e per tirarmi su mando' mio nonno a comprare una pizzetta con questa raccomandazione: "Abbetto a' piciridda avi fami, accattaci na pizzetta china ri pomodoro mi raccomando, perche' se non e' cuomo ti rissi io ta tiro".Questa era mia nonna Franca.

Di mio nonno Alberto non ho tantissimi ricordi. Era un bell'uomo, alto e di poche parole. Solo mia nonna riusciva a cavargli 4 frasi durante i loro battibecchi quotidiani. A mio nonno,nonostante tutto, piaceva avere quel rapporto con mia nonna, odio, amore e tante risate. Sicuramente non si annoiavano mai. Mio nonno amava profondamente mia nonna che ricambiava quell'amore a modo suo, ma sempre amore era. Ripensandoci bene mio nonno era un uomo fragile che sicuramente andava capito di piu'  soprattutto da parte di noi nipoti. Mori' prima mio nonno e poi, lentamente, giorno dopo giorno, mori' forse di solitudine mia nonna.

Altra storia per mio nonno Salvatore detto Toto' e mia nonna Caterina detta Agatina, papa'  e mamma di mio papa' Piero. Mio nonno mori' qulache anno prima che io nascessi. Di lui so con certezza che era un uomo povero ma era un "buono", un giusto. Mia nonna si era innamorata di lui rifiutando un buon partito. Lavoravano entrambi , ma mangiavano grazie al lavoro di mia nonna che era sarta, cuciva abiti da sposa su misura. Mia nonna era bellissima, occhi color cielo, minuta ed agile, un grillo oserei definirla. Durante la settimana lavorava parecchio quindi la sentivamo telefonicamente. (Mia nonna ha lavorato fino ad 80 anni, non si scherza...ha dovuto smettere perche' non ci vedeva tanto bene, ma se avesse potuto avrebbe lavorato fino alla morte). Il sabato e la domenica l'andavamo a trovare e per le feste, siano esse invernali che ferie estive, stava sempre con noi. Passavamo il tempo a giocare a carte, a cantare le canzoni della sua gioventu' e a parlare di tutti gli abiti da sposa che aveva cucito. Quando mi salutava adottava sempre lo stesso rituale. Prima tanti baci sulla guancia destra, idem con la sinistra, poi un bacio in fronte e poi le solite parole: "sangu ru me sangu, ciatu ru me ciatu, vita ra me vita e core ru me core" sempre! Ho sempre stimato mia nonna Agatina per la dignita' dimostrata quando mio padre e' morto. Non e' facile per una mamma vedere soffrire il proprio figlio...Lo scorso 21 dicembre, all'eta' di 99 anni si e' spenta.

Scusate se mi sono dilungata, adesso arrivo al dunque . Quando prendo mio figlio al nido oltre alle mamme che aspettano ci sono anchei nonni che col caldo, col freddo, con la neve o con la pioggia aspettano l'uscita dei propri nipoti. Con parecchi di loro parlo e chiacchero del piu' e del meno. C'e' ad esempio la nonna "giovane" bionda, bella e affabile, c'e' la coppietta di nonni eleganti, c'e' il nonno che per non pensare alla mobilita' ha trovato il coraggio di iscriversi in piscina, insomma il gruppetto dei nonni e' il mio preferito perche' e' vario. E poi c'e' Lui, il nonno che non parla ma con lo sguardo comunica piu' di me che gesticolo continuamente. Ci salutiamo cordialmente e stiamo attenti che suo nipote e mio figlio non si spacchino la faccia quando giocano a correre. Di lui non so praticamente nulla quindi. La scena a cui ho assistito e' la seguente; mentre vestivo mio figlio il mio sguardo per caso e' andato oltre e si e' praticamente incollato a questo nonno che chino stava mettendo le scarpette al nipote. Il mio sguardo si e' catalizzato sui gesti che il nonno stava compiendo e che esprimevano totale devozione nei confronti del bimbo. Con la calma che lo contraddistingueva guardava il nipote, prendeva una scarpetta e con rispetto la infilava ai piedi del piccolo, identici gesti compiva con l'altra scarpetta. Non lo baciava, ne' lo riempiva di moine, ne' gli parlava ma quel silenzio, accompagnato dal rituale, rendeva la scena carica di poesia e, scusate se mi ripeto, totale devozione nei confronti del nipote. Mi sono commossa e scusate se le mie parole non riescono a descrivere l'emozione che ho provato. In quell'istante tutto attorno a me si e' fermato, sono stata, di colpo, avvolta dal calore-odore di mia nonna Franca, dalla fragilita' di mio nonno Alberto, dalla bonta' d'animo di mio nonno Toto' e dalla forza di mia nonna Agatina. "Qualcuno" ha voluto scuotermi, ha voluto schiaffeggiarmi, ha voluto sbattermi una verita' forse da sempre omessa e cioe' che i nonni contribuiscono alla nostra crescita e che, nel bene o nel male, come i nostri genitori, condizionano gran parte delle nostre scelte poiche' essi vivono attraverso noi, sono parte di noi. I nonni sono una delle migliori cose che Dio, per chi crede, o qualcun altro per chi non crede, ha creato e donato per renderci migliori, o per renderci, semplicemente, cio' che siamo. 

Peccato averlo capito adesso e non quando era possibile abbracciarli...

Ricordate sempre SaleinZucca xoxo...A presto.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/SaleinZucca17/trackback.php?msg=13008772

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
eheheh1234
eheheh1234 il 05/11/14 alle 17:14 via WEB
Maaaaaaaaa che bello questo post, proprio bello bello, bellissimo addirittura. Hai dipinto un quadretto veramente notevole, mentre leggevo era come se vedessi scorrere delle immagini reali legate al tuo racconto! Complimenti. Adesso contatto un'amica di blog sicula, sono sicuro che leggendo il tuo post avrà un po di nostalgia! Ciaoooo Cocò!
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 05/11/14 alle 23:33 via WEB
Mi associo..questo post è bellissimo e mi ha fatto respirare una bella boccata d'aria della mia terra ;)) i nonni, è vero, sono una risorsa preziosa...io sono stata cresciuta dai miei, mentre i miei genitori lavoravano...e ho dei ricordi bellissimi di un amore che, proprio come dici tu, era fatto di battibecchi e risate, di benevole prese in giro e carezze, solido come quelli di oggi si sognano di essere. La mia ultima nonna si è spenta in agosto dopo aver fatto il giro di boa dei 100 anni...ma i ricordi rimangono, dolcissimi, nel mio cuore ;) Complimenti, bellissimo post, e grazie a Coco' di averlo segnalato ;))) Phoe
 
digiovanni.mariasimo
digiovanni.mariasimo il 06/11/14 alle 09:50 via WEB
Grazie mille ad entrambi per i complimenti!!!! Spero che libero pubblichi questo mio ennesimo commento...a presto
 
to_revive
to_revive il 14/01/15 alle 18:05 via WEB
Commossa faccio un passo indietro. Bellissimo post.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

minieri.francescodigiovanni.mariasimoto_revivebasthardOne1fabiospeed61tiffany2021musicmaker_88ilsegretodiNoamgf70Juliet_HomeblaisemodestyAngelo_senza_nomelatortaimperfettaPhoenix_from_Mars
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963