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Creato da: salvatorep62 il 27/05/2009
salvatorep62@libero.it

 

 
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S. Pepe - Estratti da recensioni

Post n°10 pubblicato il 06 Giugno 2009 da salvatorep62
 
Tag: es. p.
Foto di salvatorep62

nella foto: Paolo Balmas, L. Alimandi, G. Barbieri, S. Pepe e V. Migiani

Galleria Spazio Arte - Perugia 1993


 

E'una pittura di sintesi quella di S. Pepe che raggiunge punte di resaformale improntate ad un certo elementarismo strutturale e ad un minimalismodel segno.La caduta dell'elemento colore, la riduzione della forma versovalori primari, fanno di questa ricerca un'esempio di post-pittura, ovvero diquel filone neo-astratto di intonazione povera, tutta incentrata sull'uso dimateriali extra pittorici.

Tonino Sicoli

 

Nella pittura di S. Pepe si avverte il rischio della scommessa di libertà del nostro tempo. In essa si conficca il seme della solitudine e si consuma il dramma della materia. Si sostanzia in vortici di luci e in abissi tombali, si distingue per energia e si differenzia per qualità. Questa pittura è il cantico della terra  dei paradisi perduti e l'avvitamento mortale alla liturgia panteistica della forma. Convive in queste pieghe rugose e in queste chiazze di quasi perfetta armonia, tutto il pensiero mistico medievale e tutta l'aspra dissimmetria aritmica della coscienza dell'uomo del XX secolo.

Alessandro Masi

 

Con il passare del tempo S. Pepe ha portato sempre di più allo scopertola ricerca di un termine medio, capace di garantire al suo lavoro un alto gradodi recepibilità. La geometria elementare incarnata nelle cose, negli oggettid'uso chiamati in causa e negli spazi configurati, è questo termine medio, mafunziona anche indiscutibilmente come una sorta di amplificatore del silenzio.Di quel silenzio che è insieme motore e carburante indispensabile di ognirigenerazione estranea all'effimero, di ogni consegna ricevuta dalla storia egirata all'immaginazione. 

Paolo Balmas


Per S. Pepe l'arte è dovunque si riesca a pensarla…nelle formearchetipe, nei legni carramosi, nelle geometrie minime, nelle cromiemediterranee, negli assemblaggi oggettuali…Non importa quale sia il mezzousato, importante è produrre un'idea, attivare un percorso di reinvenzione dell'immagine e dell'oggetto, costruire una relazione di segni in grado dicomunicare un nuovo senso (o di ritrovare un senso) delle cose. All'artista nonbasta agire nella realtà, egli reagisce ad essa ed è proprio questa capacitàreattiva che produce il ripensamento, la ricostruzione, la rinominazione.

Maria Vinella

 

S. Pepe è radicale nel rifiuto di ogni elemento iconico. La sua narrazione sisvolge negli interstizi tra un pezzo e l'altro, nell'accostarsi di materiali,nel trasfigurarsi di oggetti… avendo origine dall'unione inattesa di duereperti, dal vuoto che sostituisce un pieno, dalla scansione ritmica che inducead un ripensamento del tempo. Nella dimensione maieutica dell'arte tutto sembrapossibile, il riscatto dalla banalità diventa una sfida audace, ma necessaria,il gesto estremo dell'artista contro il nulla che incombe. Il rapporto mimeticoè superato dall'esibizione dell'opera, di cui l'artista si incarica dievidenziare leggi, ritmi, simboli.

Anna D'Elia


A contraddistinguere le opere di S. Pepe rimane una nettezza d'impianto,sempre confermata attraverso gli anni, che si appunta sulla sovrapposizionedegli elementi e sulla loro trasparenza. I piani sono sempre ben scanditi e risultaaggevole la lettura del rapporto supporto/superficie. I colori ultimamente risentono dell'estetica dell'artificiale per cui sono innaturali, spesso hannotonalità industriali che vengono abbinati ai particolari cromati e ai materialiplastici che sono direttamente utilizzati per la loro composizione.L'atteggiamento comune in queste composizioni è di un sorvegliato rigore checon sforzo si concede alla geometria, che quindi viene vista come punto dipartenza , non d'arrivo.

Paolo Aita 

 

S. Pepe a volte indugia verso effetti optical, attraverso un nitore che rendevibrante la visione e ammorbidisce i contorni che rendono impalpabili le formeche, nel sistema delle superfici, si rivelano, assumono fisicità, si fannocorpo e aggettano dimensionando lo spazio come percorso che, attraverso lacontaminazione, conduce a forme di purezza.

Franco Spena

 

Foto Arkivio S. Pepe MAdArt

 
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Perugia 18 ottobre 1988

Perugia - Palazzo dei Priori 

Inaugurazione Mostra Personale

di S. Pepe.

Nella foto, con la madre Ada Arcella

e il papà Maurizio.

http://a.imageshack.us/img513/5374/perugia88papmammaeio.jpg

18 ottbre 1988

 

 

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