![Foto di kennethfoster](getmedia.php?%2For%60zo%26imO%7Fg%60w_gh%60%7D%25~e9332%3D12%3A-5285k%25laemj-%7CadoodOkieaif%7CqCz%2716%25%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col%05j%2F)
TRA MENO DI UN MESE UN UOMO MORIRà SENZA che abbia MAI UCCISO NESSUNO. TUTTI ASSIEME POSSIAMO SALVARLO.
Kenneth Foster è detenuto nel braccio della morte in un carcere Texano. Ogni persona rinchiusa nel braccio della morte ha una storia da raccontare, ma quella di Kenneth è forse uno degli esempi più chiari di quanto sia sbagliato un sistema che condanni le persone alla pena capitale.
Innanzitutto Kenneth è stato accusato sulla base di una specifica legge del Texas che permette alla giuria di condannare a morte un uomo anche se non ha ucciso o intendeva uccidere qualcuno. Nel caso di Kenneth, è stato provato che lui non era sulla scena del crimine ma stava sull'’automobile che era stata usata per la fuga. Nonostante il fatto che lui dichiari che neppure sapeva che era stato commesso un crimine, è stato condannato a morte.
La famiglia di Kenneth non ha potuto permettersi un avvocato privato (negli Stati Uniti una buona consulenza legale può costare centinaia di migliaia di dollari) e la sua corte ha incaricato avvocati che non erano all’altezza del compito. A due dei quattro giovani accusati del crimine sono state date sentenze più leggere, per evidenza del caso. L’'uomo che ha premuto il grilletto è già stato giustiziato lo scorso anno.
L'’uomo che è stato ucciso era un bianco, e figlio di un avvocato locale. Il colore della vittima e il colore dell’'accusato (Kenneth è nero) pesa gravemente nella decisione se una giuria propende per la pena di morte, negli Stati Uniti.
Kenneth ha avuto un'’infanzia difficile. Entrambi i genitori erano drogati. Sua madre, una prostituta, è morta di AIDS quando lui aveva 17 anni. E’ stato crescito da diversi parenti, tra cui il nonno paterno, che lo ha aiutato a finire la scuola superiore e ad entrare al college. Aveva solo 19 anni al momento del crimine, andava al college ed era un musicista di talento (partecipava a una locale “street gang”, l’'origine del suo destino).
Kenneth ha usato in modo proficuo i suoi 11 anni passati in prigione studiando teologia, filosofia, yoga, sociologia e diventanto anche un esperto sulle leggi del Texas.
Non solo lavorando attivamente sul suo caso, ma lavorando anche per salvare altri compagni di prigione dalla pena di morte. Lui e altri compagni hanno fondato “Drive”, un movimento che si oppone all'’andare alla “camera della morte” in modo pacifico, ma anzi combattendo fino alla fine.
L'’esecuzione di Kenneth è stata fissata il 30 agosto prossimo, a meno che l'’alta corte garantisca uno “"stay"” (sospensione), decisione che dovrebbe essere comunicata la prossima settimana. Quest'’anno sono state giustiziate 17 persone nel solo Texas, altre 8 sono in lista per l'’esecuzione entro fine agosto.
Nel link accanto trovate la pagina con la lettere e le istruzioni per provare a salvarlo.
Inviato da: jinny1978
il 05/09/2007 alle 05:57
Inviato da: Giody_J84
il 27/08/2007 alle 12:03
Inviato da: hesse8
il 22/08/2007 alle 12:28
Inviato da: jinny1978
il 14/08/2007 alle 05:19
Inviato da: jinny1978
il 12/08/2007 alle 07:08