Creato da scaraciccio il 20/03/2006

Secondo me

Pensieri sparsi: considerazioni sulla vita e su ciò che ci circonda. No?

 

 

Inquinamento a Taranto: ma lo fanno o lo sono?

Post n°511 pubblicato il 01 Febbraio 2012 da scaraciccio

L'inquinamento, lo sfascio del territorio, l'urbanizzazione selvaggia e senza regole, condoni tombali.
Solo una piccola parte dei problemi che l'uomo ha saputo creare ai danni dell'ambiente.

Chi nasce e vive in realta' degradate, dal punto di vista ambientale, sa cosa vuol dire.
Noi tarantini siamo cresciuti all'ombra delle ciminiere, un compromesso decennale che garantisce lavoro a qualche migliaio di persone, condannando il resto della popolazione a convivere con un ambiente marcio.

E' una cosa evidente.
A Taranto non c'e' verde pubblico, inesistente. Speculazione urbana e cemento hanno creato una citta' senza parchi ne' giardini, solo palazzi e strade.
A Taranto l'aria e' pesante, terribile. Quando soffia la tramontana, il vento porta in citta' fumo, polvere, minerali e gas dalla enorme zona industriale, alle porte della citta', scoperta e senza alcuna protezione.
A Taranto un tempo il mare era pulito.

L'inquinamento e' evidente, infamante, terribile, palese, palpabile, esposto, sciagurato.
La fame, l'incuria e l'insensata speculazione hanno trasformato una citta' meravigliosa in una latrina sporca e maleodorante.
La gente fugge, e chi passa da qui' non ritorna.

E cosa mi tocca leggere sui giornali?
Tratto dal Tarantosera.
"E’ stata depositata stamattina la relazione dei periti chimici che costituisce la prima parte della maxi perizia sull’Ilva, che dovrà accertare se le emissioni di fumi e polveri dallo stabilimento siderurgico siano nocive alla salute umana".

Cioe', ancora c'e' da analizzare, discutere, verificare, quantificare?
Taranto e' una citta' in condizione critiche (come gia' stabilito dalla OMS piu' di 20 anni fa), a che servono ulteriori analisi e certificazioni?
Leggendo un po' su internet si apprendono cose interessanti, come il fatto che esistono diversi studi sulla salute, inquinamento e connessioni tra inquinamento e salute.
Peacelink ne elenca diversi.

Ma allora siamo tutti scemi o facciamo finta di ignorare cosa succede sotto il nostro naso?
Ma quanto ancora si deve andare avanti con questa brutale presa per il culo?
Quante migliaia di persone devono ammalarsi per avere una risposta scientifica in attesa di provvedimenti politici?
E dov'e' la responsabilita' di sindaci e presidenti?
Dove hanno piazzato la loro faccia in nome del progresso?
Dove hanno lasciato la loro dignita' umana lasciando al fato il destino della citta'?
E questo e' il futuro?
E' forse questo quello che la gente si merita, ossia omerta', disinformazione e una valanga di letame???

 

 
 
 

Caos

Post n°510 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da scaraciccio

Un tempo credevo nella necessita' dell'ordine e del rigore.
Un giorno, parlando col mio amico Matteo, fotografo e persona di esperienza, ma soprattutto appassionato delle cose che avvengono nei Balcani, ci siamo soffermati sulle grosse differenze tra la societa' inglese e la Bosnia.
Io in qualche modo apprezzavo l'ordine e il controllo che c'e' a Londra, ignorando il fatto che e' in realta' solo apparente e confinato a poche aree, ma comunque presente dove le forze dell'ordine sono presenti e la gente rispetta le regole. Poi sono venuti gli incendi e gli incidenti della scorsa estate, e la mia teoria e' saltata.
Il buon Matteo, invece, apprezzava il caos. Teoria affascinante la sua.
Dove esistono problemi (e di solito dove ci sono persone di varie razze e religioni) e' bene che si venga a creare il caos, perche' dal caos nascono fermenti, movimenti, idee e contrasti. L'ordine non lo crei artificialmente o imponendolo (a meno che non si usi la violenza, come la guerra e le invasioni), ma deriva solo dal sedimentarsi di strati di umori e ribellioni.

Dal caos, una volta esploso, nasce un ordine spontaneo, che magari non e' bello come qualcosa a cui siamo abituati, ma che si puo' sviluppare e mutare seguendo direzioni impensabili.
Il caos, alla fine, e' una miscela che permette il mutamento di uno status quo, e' la miccia che fa partire un incendio, dal quale puo' nascere qualcosa di inaspettato.
Il rigore e la disciplina non portano necessariamente calma e tranquillita': l'uomo non lo si puo' controllare solo con regole universali, perche' cosi' si ignora la storia e le dinamiche millenarie che hanno forgiato popoli e nazioni.

E queste dinamiche passano dal caos.
Faccio un esempio moderno.
Oggi leggo che la Camusso, segretario della CGIL, dischiara che il caos causato dallo sciopero dei Tir e' inaccettabile, perche' secondo lei le proteste non devono portare disagi.
Ma allora che cacchio di proteste sono?
Ma davvero si pensa di cambiare una nazione scioperando per 3 ore e facendo un corteo?
Il caso, specialmente in una realta' dopata e asfittica come quella italiana, soffocata da decenni di furti, malaffare, mafia e degrado politico-economico-sociale, e' assolutamente necessario.
La gente, in tanti, sempre di piu', non arriva a fine mese.
Moltissimi piccoli imprenditori, tenendo a mente che i piccoli imprenditori sono il 95% del totale, non arrivano a fine mese perche' c'e' crisi e perche' i prodotti provenienti da altre nazioni costano meno etc etc etc.
Le banche non elargiscono prestiti oppure i debiti elargiti sono finiti in mora.
Una catena che strozza la gente.
Ben vengano i blocchi dei tir, dei pescerecci, i movimenti dei forconi e tutto il resto.
Ben vengano i disagi e l'esasperazione, perche' solo con questa rabbia si puo' fare piazza pulita, per il momento, di una classe dirigente inutile, dannosa e arrogante.

In Italia da sempre pagano i soliti fessi.
Ma chi ce la fa fare?
Perche' la gente si lamenta della gente che si lamenta?
Bisogna creare il caos, ben vengano proteste ad oltranza.
Ma veramente si pensa di risolvere la situazione italiana liberalizzando le licenze dei taxi?
Ma veramente si pensa di risolvere i problemi aumentando l'Iva?

Io sono per il caos.

 
 
 

L'Ira Funesta dello Spread

Post n°509 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da scaraciccio

Sarebbe direvertente se non fosse drammatico quello che leggo su Repubblica.
Purtroppo oggi non ho tempo per investigare perche' tra 20 secondi devo correre a lavorare, ma mi soffermo sulle parole di un articolo, letto a caso.

Dice che lo spread (il differenziale tra i Bund tedeschi e i titoli di stato italiani) va alle stelle. Ossia la stessa ragione per cui berlusconi e' stato rimosso e Monti e' stato fatto Presidente del Consiglio. "Ma la colpa non è dei fondamentali italiani. Roma ha fatto tutto per mettere a posto i suoi conti. Ma paga il fatto che in mezzo al guado è l'Europa, è l'Unione. E gli investitori non si fidano............ Non prevedeva certo che il decreto Salva Italia spazzasse via le nubi dal nostro Paese. Ma non si aspettava nemmeno una ripresa così aggressiva dell'ondata speculativa...........Il presidente del Consiglio ritiene che tutto quel che andava fatto, per risanare i conti pubblici, è stato compiuto. "

Secondo i Professori della Bocconi, insomma, non c'e' piu' niente da fare.
Siamo nelle mani di questi monellacci di speculatori che sono dei cattivoni e non vogliono bene all'Italia.
Il vero esercito del male, come diceva silvio peo' riferendosi alla sinistra.
Per Monti e compagnia bastava tassare un po' di piu' pensionati e lavoratori per tornare a splendere come stelle nel firmamento delle splendide grandi economie mondiali.

Due sono le cose.
Uno: o sono tutti cretini, e allora sono grato di non aver studiato alla Bocconi, come sognavo da giovane, ma dati i costi da nababbi e le mie origini proletarie ho dovuto per fortuna buttarmi sulla piazza bolognese.
Due: fingono di fare i cretini, e allora sono peggio di tutta la classe dirigente italiana.

Voglio vedere cosa diranno dopo.

 
 
 

Papponi e politici

Post n°508 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da scaraciccio

Finalmente hanno scoperto l'acqua calda.
I Parlamentari italiani sono i piu' pagati d'Europa, e sono quelli che hanno piu' privilegi.
Cosi' risulta leggendo dati raccolti dalla commissione per il livellamento retributivo, incaricata da berlusconi e confermata da monti, per adeguare i compensi dei parlamentari italiani ai livelli di altri Paesi.

Pero', che risultato straordinario.
Certo, se volevano risparmiare potevano affidare questa indagine, condotta da accademici e guidata dal presidente ISTAT, a me, oppure a mia madre.
Potevano affidare l'indagine a qualsiasi massaia o pensionato o pescatore italiano.

Chiunque avrebbe prodotto lo stesso, identico risultato.
Perche' non serve una commissione scientifica per stabilire se un'acciaieria inquina o no, se una citta' e' ricca o no, se un parlamentare ha benefici da nababbo o meno.
Basta buon senso, un minimo di interesse, leggere due o tre cazzate tra giornali e internet e voila'! eccoti il reportino!

Ad ogni modo, adesso c'e' nero su bianco a certificare (anche se la mitica commissione chiede piu' tempo per avere un quadro piu' chiaro) che i papponi del parlamento italiano sono i piu' grassi d'Europa, e non dell'Europa dei 27 Stai, ma solo dei 7 piu' ricchi.
Gia', mica ci si puo' confrontare con la Romania, no?

Cosi' si scopre che da noi le spese per i portaborse sono pagate e non devono essere giustificate, ossia i parlamentari prendono i soldi e basta, se poi hanno o meno aiuti se se pagano la gente sono fatti privati (in Germania e Francia i costi di segreteria sono piu' alti e vanno giustificati, cioe' se serve una segretaria o un aiuto, questi vengono pagati).

Solo da noi aerei, treni, macchine etc etc etc sono gratis, e in molti casi anche case presso il Colosseo o di proprieta' di costruttori amici o di enti collegati.
Solo da noi c'e' il vitalizio dopo 2 anni e mezzo, e la diaria la si prende anche senza essere fisicamente a Roma.

Solo da noi, in Italia.
Bella scoperta, ve'?

 
 
 

Chissa' dov'e' che vivo

Post n°507 pubblicato il 26 Dicembre 2011 da scaraciccio

Oggi, 26 Dicembre. Piena crisi, economica e sociale, di quelle che si sente qualcosa nell'aria, di quelle che non e' solo sui giornali, ma che sta tra la gente.

Londra come Roma. O come Taranto.
Gente che non arriva a fine mese perche' lo stipendio e' poco e le spese sono tante.
Scenari collettivi, comuni, tristemente uguali.
Le lamentele negli uffici della 3 a Roma sono le stesse degli insegnanti londinesi.
Cambiano le latirudini, ma non i problemi.

Le banche hanno smesso di dare soldi a meno di alcune solide garanzie, cioe' altri soldi: se non hai il 50% dei capitali puoi solo sognare di avere il resto.
In compenso la vendita dei derivati e delle obbligazioni e delle azioni e delle assicurazioni e di tutti i prodotti finanziari che hanno portato questa societa' a vivere con la maschera per l'ossigeno continuano.

La storia si ripete, con il depauperamento delle masse, e l'arricchimento dei soliti ciarlatani.
Per i senza talento (e siamo in tanti, ahime') c'e' poco da fare.
Quest'anno in tanti hanno posticipato i regali natalizi.
Finalmente un atto intelligente. Natale e' un'invenzione meschina, propaganda e marketing per rincoglionire le masse e fare affari.
E' stato cosi' per anni. Da un po' c'e' la ressa per entrare Selfridges o Harrods quando cominciano i Saldi, ossia il 26 Dicembre.
La gente si ammazza per correre e accaparrarsi le meraviglie dello shopping col 75% di sconto, sgomitando e perdendo la dignita' come se non ci fosse domani.
C'e' chi sta in fila dalle 5 della mattina.

Che masse di pecoroni deficienti.
Ma che mondo e' questo....
Un mondo dove terroristi religiosi fanno esplodere bombe all'uscita delle chiese.
Un mondo dove la gente muore di fame quando tutti i giorni tonnellate di cibi perfettamente consumabili vengono cestinati da ristoranti e supermercati perche' invenduti.

Un mondo dove i pensionati pagano sempre e i ladri diventano presidenti del consiglio.
Un mondo dove non si dice piu' "avanti cristo" per definire una data per non offendere la sensibilita' dei non cristiani (e' successo sulla BBC: io non sono cristiano, ma ritengo il tutto offensivo della mia intelligenza).
Un mondo dove le banche danno mutui a tasso variabile e qualche povero fesso accetta e finisce col cedere la proprieta' alla stessa banca perche' non ce la fa a pagare gli interessi.

Un mondo dove criminali e assassini vengono esaltati, dove si invadono nazioni in nome delle missioni umanitarie solo per ottenere benefici di natura geo-polito-economica: almeno prima si invadeva e distruggeva tutto perche' cosi' aveva deciso il re, senza scuse ne' troppe prese per il culo.

Chissa' dove vivo, e chissa' quanto rimarro' su questo pianeta demenziale.
Un altro natale e' passato.
E mi sento sempre piu' stordito.

 
 
 

La morte per troppo lavoro.

Post n°506 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da scaraciccio

Non si tratta di un operaio o di un minatore, di un medico o di un muratore.
No.
Per la Corea del Nord, Kim Jong il e' morto di troppo lavoro, fisico e mentale.
La Corea e' immersa in una realta' parallela, dove il Grande Fratello ha poteri sovrannaturali e tutto quello che fa e' miracoloso.
Una dittatura dinastica che continua da decenni, un Paese al collasso, dove non c'e' da mangiare per tutti, pero' c'e' la Bomba Atomica.

Una realta' narcotizzata da propaganda e lavaggio del cervello collettivo.
Una Nazione al collasso guidata da un gruppo di deficienti.

E tutti piangono, ovviamente, la morte del compagno Kim.

Il Grande Fratello e' morto, e un nuovo Piccolo Fratello e' pronto a tenere la Nazione per le palle.
Mentre la comunita' internazionale interviene solo se c'e' petrolio da scippare, senno, come si suol dire, sono cazzacci loro...

 
 
 

Caproni

Post n°505 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da scaraciccio

Siamo un popolo di pecoroni.
Non c'erano mai stati dubbi al riguardo, pero' ogni piccola conferma puntella la gente italica al suolo della marmaglia cieca sorda e menefreghista.
Si sprecano commenti sui giornali sulla manovra economica, c'e' chi si commuove e c'e' chi parla di rischio fallimento.
E per evitare di fallire (parolona questa, basta vedere cosa e' successo in Argentina e come si sta riprendendo velocemente), allora bisogna stringere la cinghia, chiudere i rubinetti, spremere le persone che lavorano.

E gli italiani? Si incazzano solo quando gli aumenti l'accise sulla benzina.
Ma che gente siamo?
Ma che cosa e' successo a noi, che ingoiamo tutto senza indignarci troppo, e che facciamo passare le peggiori porcate politiche senza batter ciglio?

Dov'e' la mia dignita' di persona, impotente davanti ad abusi economici e patrimoniali, scandali, tangenti, evasioni e parole parole e parole?
Perche' non sono in piazza a chiedere la "testa" di politici e amministratori, di tangentisti e mafiosi?
Perche' ho lasciato fare per decenni a questa gentaglia, ignorante, arrogante e schifosa, ciarlatani e burattinai?

Dove ero quando assumevano amici e parenti presso aziende pubbliche e uffici pubblici in nome del clientelismo e non della competenza?
Dove ero quando evadevano l'INPS, le tasse e prendevano l'affitto in nero?
Dove ero quando annunciavano opere pubbliche bibliche senza avere un centesimo da spendere?
Dove ero quando hanno portato in parlamento nani e ballerine?
Dove sono stato per tutto questo tempo?

Hanno distrutto un Paese col mio silenzio e con il mio sonnolento appoggio.
Io sono corresponsabile di questa resa.
E ora dovro' pagare a caro prezzo questo fallimento collettivo, col consenso della maggioranza dei miei amati concittadini pecoroni, che considerano la manovra Monti non equa, ma necessaria.

Insomma, continuate a gozzovigliare, signori politici e maestri ladri, messeri evasori e gentlemen della finanza virtuale e dello Spread.
Mangiate e bevete alla mia salute, tanto io e il mio popolo ce ne fottiamo.
Non andremo mai in piazza ad incazzarci, non faremo mai pagare il biglietto a chi non lo paga, non faremo mai battaglia per il bene comune, perche' a noi ci interessa solo "de mangna e beve", e sino a quando questa panza e' bella piena, e sino a quando c'e' della bella figa intorno a noi, non faremo mai problemi.

Le monetine a Craxi sono state un incidente di percorso, qualcosa che non appartiene alla coscienza italica, forse erano tutti stranieri...

 
 
 

Il Miracolo della Bocconi

Post n°504 pubblicato il 05 Dicembre 2011 da scaraciccio

Trovo comici, demenziali, quasi drammatici i titoli e le uscite a caldo dopo il miracolo bocconiano di Monti&Co., e onestamente non ne capisco la logica.
O meglio, la logica e' evidente, ma ancora oggi, bamboccione come sono, ancora mi stupisco di ipocrisie e menzogne sparate senza dignita' e alcuna difficolta' da politici e stampa.

La Borsa vola. Lo Spread diminuisce. Manovra dura ma equa.
Parole che colpiscono l'immaginario dei piu' sprovveduti.

La Borsa, per definizione, e' un'altalena che oscilla, crolla e vola nel giro di pochi secondi.
La Borsa e' pura speculazione, la Borsa e' un mondo parallelo che vive e si nutre della societa' senza produrre frutti concreti.
Rendiamoci conto che viviamo su ottovolante, e se la Borsa vola non e' un miracolo, ma il frutto di decisioni prese a livello globale da grandi speculatori e manovratori.

Lo Spread diminuisce. Certo, leggi sopra. Lo Spread e' il nuovo Re del Mondo: la logica non e' piu' fai bene e cresci, ma fai quello che lo Spread comanda, ossia segui gli interessi di nazioni forti come Germania o USA.
Una sorta di neo imperialismo finanziario, legato come un cappio al collo di Paesi sconquassati e male governati.

Manovra dura ma equa.
E dov'e' l'equita'?
Si colpiscono le pensioni. Io sono d'accordo sull'aumento dell'eta' pensionistica e sulla parita' tra uomo e donna per i lavori non logoranti. Ma trovo assolutamente iniquo privare le pensioni sopra i 960 euro dell'adeguamento all'inflazione.
E poi, dove sono i tagli alla politica? Dove sono i tagli ai privilegi? Dove e' la lotta all'evasione? Dov'e' la politica di redistribuzione?
Davvero si pensa di raddrizzare la barca riducendo il numero di alcune poltrone nelle Provincie, eliminando un paio di enti inutili, tassando i soldi rientrati con lo scudo fiscale dell'1.5% o introducendo una tassa su ogni chilowatt che eccede i 170 per le macchine di lusso?

E' questa la politica equa, dura ma necessaria, con tutti i politici e Confindustria a battersi il petto e a dire che e' quello che serve?
Ma davvero si vuole rendere di nuovo popolare la Lega e il populismo di estrema destra e sinistra?

Ma dov'e' l'equita' che viene sbandierata ovunque?

 
 
 

Coerenza

Post n°503 pubblicato il 24 Novembre 2011 da scaraciccio
 

"Quando si chiedono sacrifici alla gente, che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire".

Parole di un certo Berlinguer, pronunciate circa 30 anni fa.

Chiunque oggi chiede sacrifici alla gente che paga le tasse, che paga i contributi di una pensione che forse non ricevera', che paga affitti stratosferici e mutui portentosi, che e' stata truffata da banche e assicurazioni e che paga interessi sugli interessi, chiunque chiede alla gente di fare ulteriori sacrifici in nome del bene comune deve prima di tutto rinunciare ai propri benefici.

L'esempio comincia dal vertice, cosi' come il pesce puzza dalla testa.

Non si puo' aumentare l'IVA e reintrodurre l'ICI, non si puo' combattere l'evasione fiscale e chiedere piu' produttivita' e flessibilita' nei licienziamenti, senza azzerare i benefici di chi ci governa.

Tutti, dal parlamento all'ultimo consiglio di quartiere della piu' piccola citta' italiana, tutti gli uomini e le donne al "servizio" della Nazione dovrebbero dare l'esempio e rinunciare a vitalizi e sconti, a favoritismi e lussi.

Bisognerebbe smascherare tangentisti e affaristi e portarli in tribunale, indicarli come il marcio di questa societa', senza ignorare le travi nei propri occhi.
Bisognerebbe sconfiggere la criminalita' organizzata e l'evasione fiscale di chi muove miliardi, prima di colpire le masse di questa societa' che si sta spezzando.

Bisognerebbe fare propaganda per fare luce su misteri e stranezze, crimini e vergogne, cercando di mettere in luce i benefici dell'onesta' e punire chi sguazza alle spalle degli altri.

Bisognerebbe parlare di meno e fare di piu'.
E dubito che chi sta al Governo possa fare tutto questo.

Mi chiedo quando cominceranno i primi incidenti, come ad Atene...

 
 
 

Salvatore

Post n°502 pubblicato il 17 Novembre 2011 da scaraciccio

Monti non ha nemmeno aperto bocca, e gia' sui giornali si possono leggere titoli come "Il Miracolo di Mister Spread".
Il Salvatore delle finanze italiane, disceso in terra e benedetto da napolitano in persona, un semidio dalle sembianze bocconiane, che lancia fuoco dalla bocca.

Monti, sicuramente un uomo di prestigio, sicuramente infinitamente migliore del suo infamante predecessore (ma anche io al governo, lo devo ammettere, avrei fatto meglio del predecessore), non ha fatto nemmeno a tempo a fornire la lista dei ministri che il miracolo e' stato fatto.

Monti fa i miracoli involontariamente.
Con lui il blob dello spread si e' ritirato, questa criptonite che stava soffocando il Paese si e' dileguata, impaurita dal Super Professore.

Questo si che e' un miracolo.
Un tempo si facevano i governi in base al Manuale Cencelli di democristiana memoria, oggi i Bund Tedeschi suonano la carica come i panzer di Hitler facevano una volta, ma piu gentili e raffinati, e comandano i governi.

Se una persona non piace, lo spread aumenta, e il mondo trema.
La Borsa ha vinto sulla dignita' umana.
Non che ci fosse dignita' prima, anzi: corruzione, malavita e criminalita' da sempre dettano le agende politiche di interi Paesi, Italia in testa, pero' c'era sempre quella utopica visione dell'uomo al centro dell'universo, chi con sfumature capitalistiche chi con sfumature da proletariato semi-urbano, ma sempre uomo era.

Oggi comanda solo la finanza.
Nemmeno l'industria o l'agricoltura, no: da domani, o in pochi anni, il cibo sara' sostituito dai titoli di stato, l'unico bene sostenibile.
Dal sale degli antichi romani (da cui deriva il termine "salario") ai BTP, 9.000.000 e passa anni di storia ci hanno portato al nuovo uomo, dall'Australopithecus Africanus al Bund Germanicus.

Che dire.
E' vero: andare alle elezioni, in un momento come questo, sarebbe stata una pessima idea, con una pessima legge elettorale e uno scenario politico da conati.
Tuttavia questa macchinazione politico-economica e' ignobile. Un sonnolento Napolitano si e' dimostrato, per la prima volta in vita sua, rapidissimo ed efficacissimo a fare Senatore a vita prima e Presidente del Consiglio poi il buon Monti nel giro di 2 giorni.
La stampa si affanna nel ricorrere miracoli e nel tessere le lodi alle intenzioni.
La classe dirigente italiana tace, si riorganizza nel retroscena, affila coltelli e si prepara all'arrembaggio approfittando delle ombre.

Come si fa a chiamare questa "politica"? Dov'e' l'arte della gestione pubblica, se c'e' mai stata?
Siamo in mano ad un pugno di burocrati, burattini al soldo di Francoforte.
Questa non e' piu' Unione Europea, non e' piu' libero mercato.
Questa e' una enorme speculazione finanziaria alle spalle di chi continua a contribuire con le tasse, a chi continua ingenuamente a credere alla dignita' dell'uomo e delle Nazioni.

Anche Obama si dice preoccupato per le sorti dell'Europa, cercando con fatica di scorgere la pagliuzza nell'occhio europeo.

Un tempo c'erano gli eserciti e i tiranni che conquistavano le terre degli altri, poi c'e' stata l'epoca dei bombardamenti intelligenti per usare il petrolio degli altri, questa e' finalmente l'epoca dei bail out per le banche e assicurazioni, dei soldi virtuali, dei debiti sovrani e dei tassi di interessi micidiali, armi raffinate ed elettroniche che ammazzano in silenzio, che sfasciano interi tessuti sociali e che distruggono le nazioni.
Perche' se non si risana il debito e si dichiara default, l'unica via d'uscita e' la svendita del patrimonio pubblico.

Il nostro destino e' nelle mani di un gruppo di finanzieri.
Forse, devo ricredermi, erano meglio le crociate: sempre di minchiate si trattava, ma almeno ci hanno fatto bei libri sopra...

 
 
 

Faccia da schiaffi

Post n°501 pubblicato il 09 Novembre 2011 da scaraciccio

Per non dire di peggio, si puo' senza dubbio sostenere, senza timore di offendere alcuno, che l'oramai ex Presidente del Consiglio ha prorpio una gran bella faccia.
Di bronzo, di plastica, di materiale organico costituito da scarti prodotti durante un processo digestivo e via dicendo.

Ma come puo' un uomo con un minimo di dignita', un minimo, dire, e cito testualmente: "Ho anteposto gli interessi del Paese ai miei interessi"?

Ma con che faccia! Con che coraggio parla davanti a miliardi di persone, che ridono solo a sentirne il nome?
Ma come, e le leggi ad personam, ce le siamo inventate?
I mille e passa tentativi di rimanere con il proprio culo agganciato ad una poltrona con un minimo di immunita' per evitare processi e condanne?
I mille e passa incontri e scontri tra i suoi avvocati e lacche' per trovare escamotage per evitare la gatta buia?
Il fango mediatico buttato su nemici e contestatori, giudici e politici e imprenditori contrari al suo strafottente strapotere?

Quando mai ha anteposto gli interessi del Paese ai suoi????
QUANDO????????

Non c'e' fine al peggio.
L'Italia se li merita i vari berlusconi bossi fini casini bersani napolitano etc.
Ce li meritiamo tutti.
Sono l'espressione piu' alta della nostra incapacita', della nostra ignoranza, del nostro falso perbenismo e della moralina pseudo cattolica da sfoggiare in pubblico e da strafottere in privato.

Siamo tutti delle gran facce da culo....

 
 
 

l'Euroscettico

Post n°500 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da scaraciccio

Tanti si stanno dando tanto da fare per screditare l'Unione Europea e la moneta Unica.
Dopo aver gozzovigliato come maiali per decenni all'ombra di Strasburgo e Francoforte, tantissimi politici e saltimbanco ed esibizionisti dell'ultimo secondo, adesso, quando soffia il vento secco della disgrazia, si sentono a disagio.

E gia', quando le vacche sono grasse, allora bisogna godere e fottersene del futuro.
Poi, quando c'e' carestia, allora c'e' la solita ressa a trovare il responsabile di turno, il capro espiatorio da sgozzare in pubblica piazza.

Un gioco medievale, la caccia alle streghe e la gogna pubblica.
Secoli di progressi non hanno smorzato la vena sadica di finti leader di poco spessore, predicatori e pescivendoli, infallibili parolieri e incantatori di masse ignoranti e strafottenti.

Facile dire che l'euro e' una rovina, adesso, dopo decenni di politiche economiche fallimentari, di fondi pubblici buttati nelle tasche di pochi fedeli vassalli, mentre voragini si aprivano nei conti di ministeri, scuole, comuni, province e interi Stati.

Una malattia contagiosa come la Morte Nera, la corruzione e la corsa a nascondere la mano.

Facile dire che la Grecia deve fallire, che la Germania ci tiene per le palle, e che la Cina ci comanda.
Facile gridare alla luna. Facile criticare e condannare e puntare il dito verso cose lontane.
Nel Medio Evo, quando non c'era spiegazione per la morte e le calamita', si diceva che era la volonta' di dio.
Si sparava lontano, per distrarre e confondere le menti molli delle masse ignoranti ed affamate, incazzate ed impaurite, ma sempre bisognose di qualcunoin grado di guidarle.

Pecore e pecoroni, senza spina dorsale, me sempre pronte a distruggere tutto, se incitate e incantate per bene.

Oggi la stessa cosa

Secoli di progressi non hanno minimamente intaccato questo angosciante tratto della natura umana.

E oggi ci troviamo davanti ad una nuova crisi, generata da grandi speculatori e manovratori, da banche e assicurazioni, da evasori e tangentisti.
Stessa sostanza, questa fanghiglia putrida di fattura italiana o greca, spagnola o americana.
Stessa puzza, stesso colore nero pece.
Cose prevedibili.
Eppure eccoci a gridare di nuovo alla luna, a cercare nuovi responsabili.
I nostri politici sono li da anni, chi 10, chi 20 e chi 30 e passa anni.
E chi li ha votati?
Di chi sono l'immagine e somiglianza, se non dell'elettorato stupido e ignorante?

Ora e' facile dire che la colpa e'di quelli che c'erano prima, di chi e' morto, di chi non c'e' mai stato.
L'unico motto da sempre valido, da secoli se non millenni, e' lo stesso.

Salviamoci il culo.

 
 
 

La Polizia Morale

Post n°499 pubblicato il 11 Ottobre 2011 da scaraciccio

Una notizia cosi', che sfugge, che smbra piu' gossip che altro.
Pero', pensandoci per un attimo, rileggendo quelle poche righe, provo ancora una sensazione strana.

Riad, Arabia Saudita.
Io ci ho passato due mesi li, per lavoro, e spero di non tornarci mai piu'.
Un luogo di desolante tristezza, dove uomini e donne sono divisi da muri, fisici e morali, dove non ci sono teatri, cinema, club, ma solo super mega centri commerciali dove spendere i propri denari.
Portavo i capelli lunghi, avevo la barba incolta e 3 orecchini.
Solo per questi motivi ero diverso dalla massa, lontano da usi e costumi.

La gente mi guardava come se fossi venuto da un altro pianeta, tanto che il mio boss, un giorno mi disse che se avesse fatto pagare il biglietto a tutti quelli che si erano avvicinati per vedermi mentre dormivo su una delle panchine dell'aereoporto, sarebbe diventato ricco.

Il problema non era solo la curiosita' per il diverso, ma il cosiddetto pudore. Piu' di una volta mi e' stato chiesto di indossare un cappello, perche' con il mio abbigliamento creavo confusione.
Credevo fossero cretinate, stupide lamentele di gente un po' sfigata.
Ora leggo che un calciatore colombiano, a Riad, e' stato arrestato perche', indossando una maglietta a maniche corte, ha messo in mostra i suoi tatuaggi, che tra l'altro erano dei simboli cristiani.

Fatto gravissimo in Arabia, tanto che gli avventori del Centro Commerciale, inorriditi e scandalizzati da cotanta blasfemia e scarso senso del pudore, hanno immediatamente informato la Polizia Morale, che ha arrestato il criminale di turno.

Ecco.
Mi sembra un passaggio del mio libro preferito, "1984".
Li c'era la Psico Polizia, a Riad c'e' la Polizia Morale.
Stessa razza, stessa solfa, con l'obiettivo di limitare la liberta' e le differenze, per appiattire la societa' ad un livello di omogeneita' che rende la stessa piu' facilmente controllabile.
Questo e' sempre stato, in fondo, l'arma delle dittature, e nei Paesi dominati da Teocrazie folli e medievali, chi non si adegua ai rigidissimi costumi locali viene punito anche con la morte.

Mi chiedo sino a che punto si possa parlare di integrazione tra razze quando barriere fisiche e morali altissime sembrano minare le fondamenta dell'incontro tra razze e religioni.
Ma che mondo e' questo, dove le religioni creano morte e razzismo, dove le fedi creano nemici e inferiori, dove esistono i Ku Klux Klan e i Talebani, dove tutti si credono superiori e dove ci si odia in nome di dio.

Mi domando quando arrivera' ufficialmente la Polizia Morale in Italia o in Inghilterra.
A Londra interi quartieri sono ebrei, musulmani, neri, brasiliani, indiani.
Qui' l'integrazione c'e' solo sulla carta, e razzismo e odio scivolano silenziosi di casa in casa, di razza in razza, e l'odio si autoalimenta con la propaganda, la disoccupazione e la rabbia repressa.

Una bomba pronta ad esplodere.
Tutto questo nel nome di dio.

 
 
 

Steve Jobs

Post n°498 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da scaraciccio

E' morto un grande uomo.

Un uomo capace di cambiare il mondo. Uno dei pochi che ci e' riuscito.
Steve Jobs ha cambiato l'universo nel quale viviamo, rendendolo piccolo, navigabile, accessibile.
I computer e internet sono strumenti micidiali di socializzazione, ribellione, informazione, oltre al semplice intrattenimento.
Tutti lavorano, studiano, comunicano, imparano con i computer, con internet.

Senza Jobs il mondo sarebbe stato diverso.
E' morto un creativo, un visionario, una persona che e' caduta tre volte ed e' stata capace di risalice in cima, sino a toccare il tetto del mondo.

Nemmeno la malattia lo ha fermato, nemmeno quella stupida brutalita' divina che e' il cancro ha saputo piegare il suo immenso talento.

Ho ammirato a fondo questa persona, odiata da colleghi e rivali perche' difficile da sopportare, impossibile da lavorarci assieme.
Ho ammirato il suo discorso a Stanford.
Commuovente, profondo, sincero, umano.

Chissa' quando ne nascera' un altro come lui.
Il mondo oggi ha perso un gioiello.

 
 
 

La vita

Post n°497 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da scaraciccio

Ci penso da giorni alla vita, e ieri sera, poco prima di addormentarci, si parlava con Angilee proprio del senso della vita.
Si chiedeva, incoraggiata dall'alcool, che senso avesse, qual'e' l'essenza e il senso di questo tempo. Nascere, crescere e morire. E poi?

Io non sono uomo di fede, anzi, sono agnostico e blasfemo, ma so che lei e' molto spirituale, una che crede nell'energia dell'Universo, quell'energia che qualcuno ha cercato di identificare dandole il nome di un dio, appropriandosi del culto e monopolizzandone la fede, cercando di incoraggiare altri a credere e a lottare per quel dio superiore.

Eppure, io, da blasfemo e noncredente, le ho chiesto "e cosa rimane della tua fede?".
Me lo chiedo da giorni, da quando la vita ha preso una strada tutta in salita per un carissimo amico, che ancora lotta per la sua vita, perdendo pezzi di se su un letto d'ospedale, incosciente, sedato e rincoglionito da farmaci e antidolorifici.

Cosa e' la vita? Cosa e' la fede? Servono?
E in cosa bisogna aver fede? Forse nel dio che la propaganda e la politica ti hanno insegnato a pregare sin dal primo giorno della tua vita, rendendoti cieco e chiuso davanti alle altre fedi e alle altre divinita'. Forse nella vita stessa che e' dolore e gioia.
Forse nella natura, che parafrasando Leopardi e' matrigna e quindi cattiva.
Solo i titani e gli stolti vivono, diceva il poeta pessimista e catastrofista, gli altri galleggiano e soffrono.

Mi chiedo il mio amico in che categoria ricade, lui che soffre e che sta per annegare.
La vita ha la forma di una strada, di una macchina che esce a tutta velocita' da una curva e che perde il controllo della sua corsa.
La vita e' una macchina che ti si schianta addosso, che ti squarcia le carni e ti spezza le ossa.
La vita e'quella macchina che fugge, che ti lascia in una pozza di sangue, a morire.

Cosa e' la vita?
Un fulmine che ti spegne.
Un fiume che ti investe.
Un attimo che non ci sei piu'.

Nascere, crescere, morire.
E la fede?
Chi ce l'ha vede un disegno piu' grande, pensa che, in fondo, noi siamo di passaggio, e che c'e' un mondo migliore altrove.
Parole. Sogni. Allucinazioni.
Il dogma dell'illusione.
Se questo fosse solo un passaggio, allora quel vostro dio e' solo un sadico.
Non c'e' un Allah o uno Yahweh, non c'e' un disegno piu' grande.
C'e' la vita che e' fine a se stessa, che va vissuta indipendentemente dalla fede.
La vita e' un alito di vento, e' una foglia portata in giro, e' un ruscello che scorre sino al mare, e dopo il mare c'e' altro, noi non lo sappiamo.

Non siamo di passaggio, non c'e' un dopo, altrimenti ci dovrebbe essere un prima.
Cosa c'e' prima della vita? dove eravamo prima della vita?
Sappiamo solo che se preghiamo 5 volte al giorno puntando verso La Mecca andremo in paradiso dove ci sara' vino dalle fontane e vergini in quantita' industriale.
E prima cosa c'era? Cosa eravamo? Perche' nasciamo?

Lasciamo perdere le fedi e le speranze di un dio misericordioso.
Lasciamo perdere queste frasi vuote che servono a dare speranza a chi non sa godere della propria esistenza, a chi non sa stare al mondo, a chi ha bisogno di un conforto piu' grande, a chi ha bisogno di credere alle favole per esistere e andare avanti.

La vita e' un intricato labirito, e bisogna goderne di ogni secondo, senza guardare al dopo.
Vivi ogni secondo, godi ogni attimo di salute.
Perche' un domani una macchina ti potra' investire, un palazzo ti crollera' in testa, una malattia ti colpira', e non ci sara' nessun dio accanto a condividere il tuo dolore.

Ci sarai solo tu.

 
 
 

Siamo fortunati

Post n°496 pubblicato il 28 Settembre 2011 da scaraciccio

Ne sono convinto.
Siamo fortunati.
Se nel mondo esistono ancora persone come Papi Silvio, capaci di slanci di generosità impensabili, allora è vero, siamo fortunati.

E pensare che io, personalmente, ho sempre stupidamente e comunistamente contestato quest'uomo buono, civile, e di cuore.
Un uomo che ama fare del bene, e che non bada a spese.
Prima Ruby Rubacuori, che pur di toglierla dalla strada ha messo su la stodia della nipote di Mubarak e, pur di non vederla più vendere il proprio corpo, le ha donato 60000 euro per aprire un centro estetico.

Ora la conferma del cuore d'oro di quest'uomo onesto e bravo.
Tarantini, in difficoltà e pronto ad infangare il nome del Premier pur di uscire dalla crisi.
E lui, Silvio, che fa?
Da 800.000 euro a Tarantini, per i bambini, per aiutare una famiglia in difficoltà.
Grazie Silvio.

Grazie

 
 
 

Tolte le Province, si risparmia davvero?

Post n°495 pubblicato il 08 Settembre 2011 da scaraciccio

Ma ne siamo sicuri che togliendo di mezzo le provincie si risparmia?
Non ne sono sicuro, per alcuni motivi.

In Provincia ci mangiano in troppi: consiglieri, assessori, presidenti, consulenti, ingegneri, avvocati, geometri... troppe famiglie, troppe bocche affamate.
Ma siamo sicuri che questa gente, solitamente appartenente a partiti, non verra' fatta uscire dalla porta per poi rientrare da qualche finestra?

Si chiameranno "citta' metropolitane", certo, ma avranno bisogno di quache risorsa in piu', vero? Quasi tutti i Comuni non hanno risorse a sufficienza per l'ordinaria amministrazione, oppure sono troppo incasinati tra sprechi e incompetenze.
A tutto cio' ci vogliamo aggiungere anche oneri di competenza altrui? E con che soldi? E con che mezzi?
E poi, nell'amato Mezzogiorno d'Italia, dove i Comuni hanno una competenza territoriale spesso smisurata e una incapacita' di gestione altrettanto smisurata, come si andra a finire? "A schifio", come dicono in Sicilia?

Le Provincie sono responsabili per la costruzione e manutenzione di strade e ponti, della gestione di spiagge e boschi, della pulizia e della cura di territori vasti.
Davvero si pensa di affidare tutto cio' alle Regioni e citta' senza aumentare le spese?

Mah...
Io un paio di dubbi ce li ho, ma sono pronto a rimangiarmi tutto.
Dubito, pero'...

 
 
 

Paese di merda

Post n°494 pubblicato il 05 Settembre 2011 da scaraciccio

Finalmente Berlusconi ha detto qualcosa di vero.
Finalmente!

Dopo anni di fregnacce, barzellette, cazzate, brutte figure e minchiate varie, il Premier finalmente ha espresso un suo parere profondo sull'Italia, mettendo in pratica d'accordo decine di milioni di persone, espatriati compresi.

Il nostro amato Leader ha saputo interpretare, con 3 parole, i sentimenti piu' nascosti del popolo, mettendo finalmente a tacere le critiche sulla sua presunta incapacita' come Presidente.

Ora anche io mi riconosco nelle sue parole.

 
 
 

Estorsione de che?

Post n°493 pubblicato il 03 Settembre 2011 da scaraciccio

Tarantini, forse, sara' accusato di estorsione ai danni del Premier.
Tarantini, imprenditore barese in combutta bipartisan con PD e PDL, rimediava puttane per Berlusconi e contratti con le Ausl pugliesi per la sua impresa di protesi.

Il mondo politico lo ha scaricato, come succede solitamente in queste circostanze, tutti si allontanano dall'innominato, dalla bestia, dall'untore Tarantini.

E sul furbetto di turno, senza salvaggente e nudo davanti a tutti, si abbatte la scure, violenta e ritardata, dell'ingiusta giustizia italiana.

Berlusconi e' sempre Leader della Destra, Presidente di uno Stato Europeo, miliardario imprenditore con il vizio delle ragazzine.

Tarantini e' il solito fesso, il pesce piccolo circondato dagli squali.

Mi domando quando, invece, scateranno, finalmente, le manette per i pesci grossi...

 
 
 

La Privavera inglese

Post n°492 pubblicato il 14 Agosto 2011 da scaraciccio

L'hanno chiamata la Privamera Africana, quei moti nati dal basso in tutto il Nord Africa che hanno spazzato via leader politici e destabilizzato lo scenario geo-politico del mondo.
Sono ancora in corso i moti popolari in Siria e Libia, con la farsa della Nato che fa finta di minacciare Gheddafi ma che non muove un dito contro Bashar.
Moti nati su internet che hanno mosso intere popolazioni per giorni e mesi, come quelli in Iran di pochi mesi fa.
Col dubbio di una manovra spettacolare controllata e gestita dal terrorismo islamico, queste rivolte popolari hanno portato una ventata di incredibile novita', rilanciando l'idea della potenza della comunicazione.

La censura governativa nulla ha potutto contro i Social Network e i messaggi istantanei, contro i blog e i telefoni di nuova generazione. La gente e' stata piu' veloce della polizia e dell'esercito, spingendo milioni di persone a lottare, giorno e notte, contro fucili e carri armati.

Un'epoca nuova, dove Twitter ha piu' valore aggiunto delle comunicazione militari.

E poi c'e' stata la Primavera inglese.
Migliaia di giovani, organizzati con gli stessi identici mezzi di comunicazione, hanno messo a ferro e fuoco Londra e le altre grandi citta' inglesi, imbarazzando polizia, governo, politici e commentatori.

Ho assistito a questi scontri con coscienza, al contrario dell'incredibile e falso stupore di commentatori di ogni sorta e grado.
Orde di giovani hanno assalito negozi e case, incendiato macchine e palazzi, picchiato, investito e ammazzato altre inermi persone che cercavano di scansare la loro furia.
Migliaia di ragazzi giovanissimi, collegati con Twitter e Blackbarry, che saccheggiavano e rubavano e fuggivano. Con gusto, con molti immortalati dalle telecamere di uno dei  Paesi piu' video sorvegliati al mondo, che scappavano col loro futile bottino di guerra con un gran sorriso sulle labbra.

Tutto e' cominciato con una sparatoria in un quartiere difficile di Londra, con uno spacciatore di colore ammazzato dalle pallottole della legge.
E via di gran manifestazioni e gran commentatori sulla questione razziale, sul razzismo infamante e selvaggio, sulle discrepanze sociali, sulla poverta' delle masse di pezzenti londinesi, sulle comunita' locali a pezzi e a corto di soldi, andati a salvare le banche e la ricchezza della City, l'unico motore economico di una nazione a pezzi.

Da questo e' nato un terremoto che ha scosso l'Isola. Ragazzi delle periferie, nati poveri da genitori poveri e ignoranti, cresciuti in periferie degradate dentro o0rrende case popolari. Gente cresciuta senza regole, senza autorita', con l'odio per polizia e insegnanti, selvaggi, uniti in bande. Branchi di giovani, bianchi e neri, che si sfidano, che rubano, stuprano e ammazzano per essere ammessi nel branco, per scalare la gerarchia, per essere qualcuno in una vita dove per anni sono stati solo nulla.

E di queste periferie Londra e le altre citta'inglesi ne sono piene. Sono milioni le persone che vivono di contributi e di disoccupazione, che sopravvivono e che campano alla giornata. E vivono anche a West Ealing e ad Acton, a pochi metri dalle vetrine e dai ristoranti e dai club.

E tutti che si meravigliano. I commentatori di giornali e show televisivi che si destano dal loro torpore per chiedersi, stupiti, cosa ne e' stato della loro perfetta societa'. Cosa ne e' stato di una citta' ricca, ricchissima e attraente come Londra? Cosa ne e' stato di una societa' multiraziale, integrata, accogliente e dinamica?
Cosa ne e' stato del Welfare che protegge tutti?
Cosa ne e' stato del sogno inglese?

Macerie e finzione. Dopo le vetrine rotte, solo tanto parlare. Critche alla polizia, che preferisce curare piuttosto che prevenire (meno costoso e meno pericoloso). Critiche ai politici e ai tagli allo stato sociale (ma la coperta e' corta, e nessuno vuole pagare). Critiche alla societa', al benessere, ai social network, alla liberta', ad internet.

E ora si chiede piu' forza da parte della polizia, piu' controllo da parte del governo, piu' soldi alle comunita' locali, piu' tutto e di piu'.

Il vento soffia ancora in Africa, mentre qui' resta forte l'odore di poverta' e miseria, vergogna e sconforto.
All'improvviso, milioni di inglesi si sono svegliati dal loro sogno, come in Matrix, e si sono accorti, con stupore, che il loro sogno non e' mai veramente esistito.

Solo sporco che e' stato messo sotto lo zerbino, per decenni.

 
 
 

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