Gocce

... paura ...


Ho provato paura ultimamente e non parlo di terrore, ma di brividi, di timore...quando non ho più riconosciuto le persone. Almeno, per me, la cui memoria e sicurezza nel mondo si basano sull'altro, mi chiedo come poi si faccia, quali siano le certezze che ti facciano andare avanti, se ti vengono a mancare i blocchi di partenza...correre veloce...e basta? Arrivare a qualche traguardo? Di questo ho paura...non di perdere per strada chi ho avuto vicino, perchè il passato non si cancella, siamo noi stessi, ma che il presente ce lo stravolga, che scendano così tante maschere da non sapere più quale spettacolo si stava recitando, o si stava solo guardando, quale sia quella vera, se ci sia, perchè magari con me sia stata utilizzata quella finta. Il cambiamento fa parte di noi, ma dove finisce talvolta quel nucleo imprescindibile che mi fà essere quell'io, assolutamente unico, diverso da te e viceversa? Che senso ha se mutiamo e basta, abbandoniamo nel percorso, ci spogliamo e rivestiamo in continuazione, senza arricchire quello che già abbiamo? Io sento di possedere, per me, delle radici che vanno a fondo...e guai a cercare di sradicarmele! Allo stesso tempo, ho un tronco che fa da ponte con una chioma che si muove ad ogni soffio di vento...Ho paura delle foglie che volano soltanto e cadono a terra.