NON C'E' AMORE!
(Pensieri di e da una donna normale, frutto della mia fantasia).
Non c'è più Amore quando guardo il mio viso rivolto verso il tuo.
I tuoi occhi mi osservano ormai "freddi" e non vedo da tempo neppure l'ombra di alcun "vero" sorriso sulle tue labbra serrate.
Confabuli parole scorrette o distratte che mi fan male, ferendomi il Cuore.
Tu non sei più il compagno adatto a me; sei soltanto un omuncolo sciocco e disattento che non sa, già da anni, dimostrare alcuno segno di profondo "sentire" per me, tutto preso, come sei, dal tuo arido "ardore" che "volgi" verso "mete scontate" dove il lusso, la presunzione ed il "ridere" sono diventati i "crismi" fissi di un "gioco" che ti imponi in un mondo troppo indifferente persino alla umane sensazioni che la tua stessa persona dovrebbe "avvertire".
Ti sei smarrito, colpevolmente, in un "deserto" popolato di falsi "idoli" che nulla hanno a che fare col mio normalissimo anelare ad una vita piena di profondi ideali che, adesso, mi auguro di poter condividere con a fianco un nuovo compagno. Un compagno tuttavia che il Cuor mio, ora più che mai, dovrà saper "aspettare".
Con i miei denti serrati a tenaglia spezzo, ordunque, le mille "catene" con le quali tu, cretinamente, credevi ti avessi legato per "condurti" allo sperato e comune "soglio" di dolci e passionali esperienze (oggi neanche più "oniricamente" immaginabili) di serena e felice convivenza quotidiana.
E sono ora io, più veloce di te, a voler "fuggire" da un destino troppo "freddo" e del tutto "spoglio" di Amore.
Un'"Amore" crudele, "menzognero", "datomi" da un ominicchio che non sa "vivermi" ed "emozionarmi" e che non si dimostra capace neppure di essere uomo nel tentare di cercare di dimostrarmi il suo "mero" affetto attraverso la frase più "vera" ed "emozionabile" che l'essere umano da sempre conosca quanto sente battere (almeno un pò) il proprio Cuore per una donna: TI AMO.
Sei rimasto un "Peter Pan" e tale rimarrai, "piccolo mostriciattolo", rifiutando a te stesso l'armonia del voler bene e del saper amare con trasporto, tenerezza e sano "ardore", "capace" come sei stato, al contrario, di avermi "portato" solo e soltanto infinito e sconfinato ..... dolore.
Advocaat
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