Sono cieco adesso
sono il contadino di me stesso
l'apocalisse dei miei sogni
morirò nel tentativo di redimermi
consumato dai miei perché
ho violato i miei sensi
ho rubato loro emozioni
sono un non tempo
che odora di perplessità
sono un virgulto
estasiato dai pensieri
sono il dannato suadente
deciso e sacrilego
sono la roccia che dentro
mi colpisce dura
ho un male chiamato tormento
infetto dei miei segreti
consumato dai mille amori
non avrò pietà di me
perché cosi dev'essere
e se avrò voglia di sorridere
sarà di un ghigno amaro...
non sarò li ad attenderti morte
perché io non morirò
adesso ne mai
ma tu potrai accontentarti
delle mie spoglie...
Inviato da: Vannijoe
il 27/04/2011 alle 22:07
Inviato da: Buiosudime
il 31/10/2010 alle 01:24
Inviato da: Buiosudime
il 31/10/2010 alle 01:23
Inviato da: nessuno
il 12/02/2010 alle 01:39
Inviato da: mariss6
il 06/09/2009 alle 23:47