Scrivi dell'anima

da "L'angelo dalle ali nere"

Cara Sig.ra Ester questa mia per farle conoscere il dolore che sto provando in questo momento di profonda solitudine, dettato dalla lucida follia e segnato da una irriverente questione amorosa di cui non conosco ne la ragione, ne il perché della turbolenta conclusione, o forse é perché le conosco entrambe che la paura mi zittisce il cuore. Vi prego di non confondere i miei stati d’animo e i miei divagamenti con l’assurda pazzia di un visionario ma di leggere queste righe come se fosse vostro figlio stesso a scrivervi...] […sapete bene di chi ho intenzione di parlarvi e vi prego, ancora una volta, di non sentenziare le mie parole prima ancora di averle lette…] […dovete sapere che quando lei non è con me, la ritrovo dovunque, nelle vesti abbigliate di una passante o nel sorriso scavato, lungo le labbra gentili, di una ragazzina. Ripenso sempre al suo volto, puro, ricco di dolce respiro, e mentre col pensiero la sento, sovrasto il mare, le montagne e le nuvole, soffici emozioni di un candido rimestare…] […ho le orecchie confuse da un suono assordante che mi parte da dentro la testa, ma sogno ad occhi aperti sensazioni distanti appena un giorno, aventi il peso dell’incoscienza, sogno tenaci passioni di una bambina innocente dall’aria maliziosa che sa cambiare il sapore alle cose vissute come una spezia rara, segreto irraggiungibile di prelibate pietanze…] […e mi allontano dal suo cuore, facendola scappare ogni volta sul suo carro azzurro, fatto di ferro e consumata nostalgia, Caronte moderno di anime vivaci…] […lei è una tenera amante e al tempo stesso una spregiudicata concubina che rinnova il mio dolore, servo assassino di un inquieta libertà che sacrifica ogni bene…] […E’ triste. Tutto ciò è triste. Necessario ma triste. L’inverno è arrivato alle porte dei nostri cuori con la fredda violenza di un uragano, l’incanto dei primi sguardi è stato spezzato; i baci, rubati sotto i gelsomini, sono stati portati via dalle scelte che il destino inevitabilmente ci presenta; i momenti, le sensazioni, le tenere carezze, hanno lasciato il posto ad un’apparente indifferenza che ha trafitto il più bello dei sorrisi uccidendolo. E’ triste. Tutto ciò è triste. Necessario ma triste. Ed infine abbiamo chiuso le finestre, ed i nostri occhi traspireranno tristezza, avremo l’animo permeato dal profumo salace delle nostre lacrime e il cuore straziato dal ricordo indelebile della nostra carne che freme al pensiero di un incontro, di un sussurro. Avrei voluto conoscerla prima, o chissà forse dopo, quando la libertà dei miei sentimenti ci avrebbe evitato tutto questo, ma il destino a volte è strano, crudele e beffardo al punto da travolgerti. E’ triste. Tutto ciò è triste. Necessario ma triste. Vorrei poterla guardare negli occhi, ma ho paura di non farcela, di lasciarmi andare ancora una volta al meraviglioso sapore dei suoi baci, al penetrante ardore del suo profumo, all’infuocata passione della sua carne, ma le farei ancora del male ed è per questo Sig.ra Ester che ho paura di quell’incontro dalle risa ferite che mi ha scosso la vista e rimescolato il sangue. Però ne ho tradito il rispetto di quell’incontro, privandolo della sicurezza che pervade l’unione…] […ho chiesto tanto a quell’incontro ma non ho dato niente, rubando ad ogni attimo un alito di vita e rimanendo indifferente al dolore come un bambino di fronte ad un insetto schiacciato con cui giocare. E mi sento stordito, forse per il bere, ma di quell’incontro non pensavo mi mancasse il respiro, non pensavo donasse adesso alla mia anima il buio di un abisso precoce…]…] […lei è stata una stella cadente perché è stata un desiderio, un desiderio continuo, un desiderio che mi percuote l’animo e lo trasforma in buio feroce. Un desiderio mai provato. E’ triste. Tutto ciò è triste. Necessario ma triste. Ripenso alla sua folta chioma da dietro le finestre, e mi sembra di vedere la criniera di una fiera che si dimena dietro le sbarre di una gabbia, che corre, che ruggisce e che trasforma ogni suo movimento in una danza straziante ma al contempo sensuale, ricca di quella magia che solo le anime pure sanno regalare. E’ triste. Tutto ciò è triste. Necessario ma triste. Non so perché vi scrivo tutto questo, forse perché avevo bisogno di dire a voi ciò che sento, le parole che non ho detto a lei, le sensazioni che non le ho descritto, i momenti intensi che ho passato, forse perché non riuscirei mai a dirle tutto questo guardandola negli occhi, o forse perché non so più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Dite Voi addio alla mia stella cadente e ricordategli di una sera di settembre quando la poesia a rapito i nostri cuori facendo avverare i nostri desideri…] […avrei voluto mostrarmi all’amore come il sole si mostra agli uomini e ai girasoli, raggiante nei suoi infiniti colori, forte nella sua intensità, ma Voi sapete bene quanto le fasi amorose abbiano tutte l’inequivocabile sostegno dell’illusione e portino con sé il marchio indelebile della loro scoperchiata giovinezza, pertanto, Sig.ra Ester, non saprei dirvi se è stato amore quello che ho provato ma di certo mi sono divertito.