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Buongiorno Bi.Tri.lussa o Trilussa al quadrato , come preferisce
.. ecco, noto già che mi viene automatico darle del “lei”, nonostante
si sia in questo mondo della rete in cui il “tu” vige quasi come legge.
Mi presento: sono la mamma di un allievo alle prese con la Maturità.
Sono arrivata per caso al suo blog e l’impulso di scrivere è grande, anche se lei
non lo aggiorna da maggio.
Nelle sue parole trovo sconcerto, disillusione verso il mondo della scuola
… già ora , appena un anno dopo il suo arrivo dietro la cattedra.
Vorrei che il mio messaggio servisse da incoraggiamento.
Sono figlia di un professore , poi preside incaricato per 30 anni
(stile Prof Aristogitone .. quarant’anni di insegnamento, quarant’anni di
duro lavoro tra queste quattro mura scolastiche in mezzo a quaranta delinGuenti.
Ahhaha grande Mario Marenco. Ecco un link per riascoltarlo :
http://rapidshare.com/files/42765875/15-Prof._Aristogitone.mp3 )
Il mio papà lavorava in un Istituto Professionale Marittimo…
di quelli che molti allievi sceglievano “perché più facile e
perché i licei non sono per me” . Nulla di più falso .
I Professionali hanno la loro funzione nella società, richiedono
applicazione e conoscenze varie e l’equazione Professionale = facile è sbagliata.
Io ho studiato fino alla laurea, mio marito altra facoltà ma laurea anche lui,
nostro figlio è cresciuto con il rispetto per la “struttura scuola” .
Mio figlio è anche educato, diligente, volenteroso.. ma alle scuole medie inferiori
è stato oggetto di bullismo da parte di due compagni di classe.
Sei-sette anni fa non si parlava ancora di bullismo come adesso (non c’era YouTube,
io abito in una piccola provincia, si portavano i ragazzini al catechismo
per fargli assorbire certi valori .. non per il pranzo e i regali della Prima Comunione).
Mio figlio subiva il comportamento dei due compagni dicendo : sono fatti così …
ma quando prese botte forti e ad una sua reazione fu considerato eccessivo dai prof
intervenni io. In quel caso mi sentii rispondere dalla prof di matematica: “ Signora, ma
che vuole che facciamo? Che apriamo una pratica per bullismo? Lasciamo perdere, no?”
Io lasciai perdere (anche perché neanche capivo il senso della frase della prof, se non un disimpegno verso il fatto). Mio figlio pure lasciò perdere.. ma perse la stima umana verso
quella professoressa di matematica che lui adorava istintivamente perché prof della
materia che più gli piace.
I genitori dei due bulletti? Mi apostrofarono male, mi diedero della parac.. ehm ehm .
I loro figli non stanno combinando nulla.. il mio è medaglia d’oro alle Olimpiadi di Matematica
e a quelle di Fisica, aspira a tentare l’esame di ammissione alla Scuola Normale di Pisa.
Di tutto questo racconto, professor Trilussa.Trilussa, vorrei che lei cogliesse un particolare :
la perdita di reputazione e credito in quella professoressa da parte di mio figlio…
e credo che sia una mortificazione finchè si ha un po’ d’amor proprio.
I ragazzi volenterosi desiderano docenti motivati e giusti, i ragazzi normali ma non
particolarmente diligenti sono spronati da professori interessati e attenti, gli allievi
“che scaldano i banchi” o peggio devono trovare insegnanti (e Presidi, ovviamente)
che non calino le braghe, sensibili ma non deboli. (dalla sua riporto <Potevo sospenderli?
Non me lo avrebbero mai permesso (le istituzion).> Domando da utente delle istituzioni: dov'è il rigore e il rispetto delle regole? )
Grazie per l’attenzione, Prof … le auguro una bella estate e di avere nella sua carriera
tante testimonianze di apprezzamento. Saluti da una mamma fortunata
PS. Umanamente parlando, i due bulletti della classe di mio figlio erano due ragazzini
simpaticissimi, non avevano freni.. tutto qui. Spero che nella vita non si perdano.
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