Energia per Amare
Blog di discussione sulla vita di coppia: curiosità, tabù, novità dal mondo della ricerca, supporto e consigli sul benessere della vita sessuale.
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Post n°8 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da Wellvit
Dimensioni del pene: quanto contano nel rapporto sessuale Le dimensioni del pene hanno sempre suscitato grande interesse: l’etologia e la storia ci insegnano che un pene di grandi dimensioni è simbolo di forza e di potenza.
Ancora oggi la dimensione del pene per molti uomini diventa un problema e i centimetri possono essere fonte di insicurezza sotto le coperte. Ma quanto veramente contano le dimensioni del pene?Questo è uno degli argomenti su cui più sono diffusi pregiudizi, ignoranza e luoghi comuni. Le dimensioni del pene, infatti, non sono direttamente proporzionali al piacere che prova la donna. Cominciamo a sfatare alcuni miti sulla virilità e la potenza del maschio.
Allora, cari maschietti, basta sensi di inferiorità e soprattutto state tranquilli: le donne sono poco interessate alle dimensioni dell’organo sessuale maschile. Nel sesso, la donna cerca attenzione, comprensione, qualche coccola e tanta passione…tutte cose che non sembrano “scientificamente” correlate ad alcuni centimetri. La cosa più importante in un rapporto non sono le dimensioni del pene, ma il raggiungimento di tempi adeguati a quelli della donna, che come noto ha tempi di risposta sessuale più lunghi di quelli dell’uomo. Il che significa avere quel minimo di autocontrollo e di sensibilità per i tempi della donna, in modo da adeguarsi a lei e non viceversa. A questo riguardo, i casi di eiaculazione precoce sono purtroppo abbastanza frequenti, e richiedono terapie adeguate, e questa (e non la scarsa lunghezza o comunque le dimensioni del pene) è la disfunzione sessuale che le donne maggiormente lamentano. |
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Post n°7 pubblicato il 13 Febbraio 2013 da Wellvit
Alcuni esperti lanciano l’allarme su un aspetto dell’espressione sessuale che viene ancora negato.
«Negli ultimi anni - ricorda la Dott,ssa Graziottin - si è fatto un ottimo lavoro per affrontare i problemi legati alla disfunzione erettile e, grazie a campagne di sensibilizzazione sul tema, oggi il problema è affrontato all’interno della coppia e spesso risolto. C’è invece un disturbo che viene sottovalutato e trascurato»: l’eiaculazione precoce. L' Eiaculazione precoce è una delle più frequenti malattie sessuali maschili: colpisce dal 20% al 30% degli uomini tra i 18 e i 65 anni. I segni principali che caratterizzano questo disturbo sono:
«Nella mia pratica clinica - prosegue l’esperta – raccolgo proprio il malessere che da questo problema ricade sulla partner. Mentre nei casi di deficit erettivo la donna si chiede “cosa c’è che non va in me”, nei casi di eiaculazione precoce la donna pensa “cosa c’è che non va in lui”. Da questi diversi approcci deriva un atteggiamento della partner molto differente: collaborativo in caso di disfunzione erettile; frustrato, teso o francamente aggressivo nell’eiaculazione precoce». L’eiaculazione precoce è un disturbo che inevitabilmente altera le dinamiche di coppia. Se fra i partners non si stabilisce un dialogo aperto o se l'uomo non accetta la possibilità di intervenire per migliorare la durata del rapporto sessuale, si può arrivare a una grave crisi nella coppia. «Va infatti ricordato – spiega - che la durata della penetrazione è importante per l’orgasmo femminile e nei casi di eiaculazione precoce è la donna a pagare il prezzo maggiore in termini di salute sessuale, con seri riflessi negativi: calo del desiderio, dell’eccitazione, rifiuto dei rapporti sessuali». Quando l’eiaculazione precoce non è tempestivamente affrontata, la donna può arrivare a svalutare il partner e cercare gratificazioni fuori dalla coppia. «È importante invece che la donna sia la prima promotrice di un dialogo costruttivo con il proprio uomo – conclude Graziottin - collaborando attivamente alla ricerca di una vita sessuale gratificante». Il consiglio che possiamo dare a chi ne soffre è quello di non negare il problema medico e chiedere subito aiuto. La possibilità di migliorare la durata dell’intimità, attraverso la terapia sessuologica e una cura capace di rallentare il riflesso eiaculatorio moltiplicando i tempi dell’amore. Per il tuo problema, ricorri a Sensovit e scopri i benefici di un approccio naturale ai disturbi sessuali! |
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Post n°6 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da Wellvit
Il letto è sicuramente uno dei termometri dell'intesa di una coppia e uno studio ha messo in evidenza un aspetto non proprio simpatico ma purtroppo tristemente diffuso delle coppie durante il sonno: sembrerebbe essere passato di moda il BACIO DELLA BUONANOTTE.
Sembrerebbe che la romantica abitudine di dare il bacio della buonanotte prima di andare a dormire non sarebbe più di moda! A dirlo è un un sondaggio promosso da una catena alberghiera inglese su duemila coppie, secondo il quale otto coppie su dieci si addormentano senza scambiarsi tenerezze. Il letto è sicuramente uno dei termometri dell'intesa di una coppia e lo studio ha messo in evidenza altri aspetti non proprio simpatici e romantici, ma purtroppo tristemente diffusi, delle coppie durante il sonno.
Che il saluto della buonanotte diventi con il passare del tempo meno passionale e più frettoloso è un fatto normale; è normale anche che con il passare del tempo la passione dei primi tempi si attenui. Ma se le tenerezze, le coccole e le occasioni di contatto fisico si riducono fino a estinguersi del tutto, significa che qualcosa nell'ingranaggio amoroso ha smesso di funzionare. . Secondo gli esperti, la scomparsa di questi gesti è indice di una rottura relazionale, è un campanello d'allarme che si sta creando un divario e una separazione psicologica. E voi, come state messi a coccole? Date ancora il bacio della buonanotte al vostro partner?
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Post n°5 pubblicato il 03 Febbraio 2013 da Wellvit
Scongiurare la comparsa di problemi di erezione, è possibile!
Le cause delle Disfunzioni Erettili possono essere molte, sia di natura organica (problemi di circolazione sanguigna, neurologici, ormonali), che psicogena (un'inibizione centrale dei meccanismi dell'erezione in assenza di una causa organica rilevabile).
Ma, secondo un'analisi dei dati provenienti da 6 studi clinici condotti negli ultimi 10 anni, in moltissimi casi la DE sarebbe legata a problemi indipendenti dalle funzioni sessuali, ma che influenzano il funzionamento degli organi genitali. Un esempio è l’obesità!
Ecco allora alcuni consigli da seguire per evitare che fattori esterni possano diventare fattori di rischio per la comparsa di una DE.
Dieta amica del sesso. Scegliete un’alimentazione a basso contenuto di carne rossa, ricca di pesce, di verdura, frutta e cereali integrali. Non fate però mancare la Vitamina B12 perché sue carenze possono favorire l’insorgere di disturbi erettili (fra i cibi che ne sono ricchi ricordiamo il fegato, le cozze, il polpo e lo sgombro). La ricerca ha dimostrato che gli uomini con un’alimentazione sana hanno una minore probabilità di sviluppare problemi di disfunzione erettile.
Esercizio fisico per proteggere la salute sessuale. Anche per chi non ama la palestra o non è uno sportivo costante, non c’è problema! Uno studio dell'Università di Harvard ha dimostrato che bastano 30 minuti di camminata al giorno per ridurre del 41% il rischio di disfunzione erettile.
Attenzione alla salute cardiovascolare, anche del pene. Per una buona erezione è indispensabile una buona circolazione sanguigna nel pene. Pressione alta, iperglicemia, colesterolo alto e trigliceridi mettono a rischio la circolazione sanguigna anche nel pene. E’ importante sottoporsi a regolari controlli medici ed eventualmente mettere in atto cambiamenti nello stile di vita o iniziare ad assumere farmaci che evitino il peggioramento della situazione.
Un girovita imbarazzante. L’obesità è uno dei fattori di rischio delle Disfunzioni Erettili perché aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e del diabete, che sono due delle principali cause di DE. Non solo, il grasso in eccesso interferisce con diversi ormoni e può, così, contribuire al problema. Studi dimostrano che un uomo con una vita di circa 107 cm ha una probabilità di sviluppare la disfunzione erettile superiore del 50% rispetto a un uomo con un girovita di 81 cm.
Muscoli pelvici in forma. Un pavimento pelvico in forma aumenta la rigidità durante l'erezione e aiuta a trattenere il sangue nel pene. Per rinforzarlo ci si può affidare agli esercizi di Kegel, che consistono in semplici contrazioni volontarie dei muscoli compresi tra i genitali e l'ano. La ricerca ha dimostrato che questi esercizi, abbinati alla perdita di peso e a cambiamenti dello stile di vita come smettere di fumare e limitare il consumo di alcol, permettono di migliorare i problemi di erezione più che i soli cambiamenti di stile di vita.
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Post n°4 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da Wellvit
I test per una valutazione iniziale della salute e della soddisfazione sessuale, per Lui e per Lei. |
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