Separato da sette anni, vivo una situazione che non augurerei a nessuno, entro ed esco piu' spesso dai tribunali, che da un bar, ogni pretesto per lei, e' buono per mettermi in situazioni imbarazzanti, dal piccolo ritardo a riportare a casa i figli la domenica sera, a lamentarsi per il comportamento degli stessi al loro ritorno. Querele come fossero caramelle e i bambini che assistono alle nostre discussioni, malgrado io faccia di tutto per evitarle, anche solo tacendo, lei non vede l'ora di sporcare l'immagine che hanno i miei figli del loro babbo. Fortunatamente, il maschio aiuta la sorellina a capire cosa sta succedendo, e quindi sanno da che parte sta la ragione, ma un giudice non puo' sapere queste cose. Non approvo quelle liti tra separati che finisco in tragedia, ma confesso che un pensierino l'avevo fatto anch'io, poi pero', la semplicita di due innocenti hanno fatto nascere in me qualcosa che e' andato aldila' del tetro pensiero; da li' e' nato l'amore piu' grande che si possa dare a due bambini, alimentato da quello che era per la madre, piu' l'indifferenza che ora nutro per la stessa. Ammetto che ho amato la madre dei miei figli, ma per amor suo ho sopportato angherie che non credevo esserne capace, e che ora, come tornaconto, mi fanno deviare tutto il mio amore verso la prova del nostro matrimonio.
Dove posso aver sbagliato? A concedergli troppo, o ad averla considerata una mia pari?
Inviato da: serena.deglialbizi
il 30/05/2019 alle 11:26
Inviato da: CarloZijno
il 27/07/2009 alle 11:53