Nel profilo dei tuoi sospiri sta la mia anima nuda
nel contorno dell'iride l'uva dei miei seni
e Tu, baccante d'ipossifilia di pelle, sazi di ordini imperfetti la tua sete
nella meridiana di un doppio , carnefice di labbra mi divori
nell'attimo smarrito che non sa cosa sia estasi senza le tue mani
[Cruda di pelle mi disciogli il peccato
allargandomi i bordi con impronte oscillate
sinuosa m'imprimi respirando carezze
di selvaggia maestria ad affamarmi il delirio]
Nella curva dolce della schiena
vanifichi le vertebre al tocco delle dita
racchiudi in una morsa il mio pretendere
sprofondi le tue dita tra le cosce, nella bocca
e io a coniugarti di saliva e umori i polsi
ad eccitarti i sensi d’obbediente perversione
padrona del tuo volermi,
senza che sia parola ad incendiarti
[Salirò le tue gambe bagnandomi i versi
d'incendi leccati a stropicciarmi la fame
appesa al tuo grembo rintocco curiosa
di conche scoperte a lievitarmi la lingua.
M'infiammi la gola in crescendo d'umori
maestra d'incanto in appendice di notte
sezioni arabeschi di dita sfumate
urlandomi dentro genuflessa agonia]
Ridammi l'intreccio di palmi, premuti, sui seni, abbracciati di dita
leccati, a cercarti di vento
a volerti in affanno
su cento parole che ora si perdono nella tua bocca
che sa un po' di me quando io dentro te ho rubato l'amore
[Ossessione disciolta in intreccio crescente
annaffiandoti il collo di piume e saliva
intarsio di carne che declama l'arresa
raschiandoci il cuore in orgasmo di fiato.
Scivolando le stelle ad affogarci la notte
annegherei le tue labbra nel mio regno dischiuso
di lembi perversi s'appende il respiro
tagliando scintille in aderenza di pelle]
DivinaFollia&ParolaBuia