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ER CARZOLARO

Post n°324 pubblicato il 07 Giugno 2012 da das.silvia

Drento ‘nvicoletto de’ ‘sta città marzana

ce sta ‘na botteguccia ‘ntica

‘ndo fanno ‘a fila li poveracci..

quelli che co’ pochi spicci

fanno rinasce scarpe da buttà via

So’ le mani maggiche der carzolaro

‘ntinte ne’ l’attrezzi rudimentali

manipolati co’ ‘ a pazienza de ‘na vorta

quanno nun se cognoscevano

‘e tecniche moderne

Lui batte e ribatte cor martello

e fa passà ‘o spago in dove serve

e co’ ‘na manciata de chiodi

risola quei carzari pe’ potè camminà

nfino arrivà ncapo ar monno

TRADUZIONE

IL CALZOLAIO

Dentro un vicoletto di questa città malsana

esiste una botteguccia antica

ove fanno la fila i poveracci..

quelli che con pochi soldi

risistemano scarpe da gettare via.

Sono le mani magiche del calzolaio

che usano attrezzi rudimentali

manipolati con la pazienza di una volta

quando non si conoscevano

le tecniche moderne

Lui batte e ribatte col martello

e fa passare lo spago ove occorre

e con pochi chiodi

risuola quelle calzature per poter camminare

e poter arrivare in capo al mondo

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Commenti al Post:

ER CARZOLARO

berta biagini il 07/06/12 alle 08:00 via WEB

Una professione questa che purtroppo va a scomparire e quelle scarpe che ci avevano fatto esplorare il mondo sono costrette ad essere riposte in un cassetto se non gettate via. Ricordo ancora il famoso lustrascarpe che si dava da fare sotto i portici dove abito � spesso erano ragazzini che pur di guadagnarsi un pezzo di pane non disdegnavano alcun lavoro. Altri tempi! Oggi siamo abituati a gettare via tutto, ma se la vita continua su questa strada credo proprio che dovremo ricrederci e cambiare sistema e cos� nuovamente spunteranno nelle nostre strade questi gioiellini con la bacchetta magica.

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das.silvia il 07/06/12 alle 08:14 via WEB

Hai ragione, cara Berta, nel corso del tempo cambiano molte cose e l'evoluzione, talvolta, non riscuote margini di positivit�, nel corso nostra vita. Grazie dell'approfondito commento, buona giornata e un abbraccio, silvia

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icavaglierisolitari il 07/06/12 alle 08:31 via WEB

io ancora porto a risolare le mie scarpe, anzi meglio dire, sole e tacchi, il mio carzolaro un giovanotto che a preso il posto del nonno e' in gamba nessuno che paga scarpe di pelle 200 oppure di piu' le butta via,ho amiche che non lo fanno mai, si rimette tutto in nuovo se qualsiasi cosa vale e piace, fa parte del proprio carattere rispettare anche quelle cose che sarebbe piu' facile buttare e comprarne di nuove, questa mattina mi hai fatto sorridere io sono di Latina non conosco molto bene il dialetto romano,MA MI PIACE MOLTISSIMO, buona giornata Silvia, D.F

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das.silvia il 07/06/12 alle 09:45 via WEB

Ti ringrazio dell'approfondito commento e ti assicuro che mi trovi assai vicina al tuo modo di pensare... Vivi uno splendido giorno, un saluto, silvia

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zema200 il 07/06/12 alle 08:45 via WEB

ahahahhaha forte questo post. ma ci sar� il mio numero? porto 41. adoro dialetto. LUI BATTE E RIBATTE COL MARTELLO, mentre io batte per trovare la mia misura qua.... sei forte e divertente mi piace questa post. un bacio a te cara silvia...zema

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das.silvia il 07/06/12 alle 12:16 via WEB

Allora sei altissima...lo rivela il tuo numero di scarpa....Grazie della visita e del commento, vivi un giorno super, silvia

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Duilio MARTINO il 07/06/12 alle 10:06 via WEB

Me li ricordo molto bene! E mi vengono in mente alcune sbiadite foto (in bianco e nero) delle elementari. Nelle foto "ricoldo" Quello che ci accumunava erano le SCARPE...si le scarpe non c'era un solo bimbo che non avesse un buco sulle scarpe. Quando ridotte a minimi termini allora interveniva lo "scarparo"... Mi hai fatto sorridere Grazie!

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das.silvia il 07/06/12 alle 12:15 via WEB

Grazie del graditissimo intervento, caro duilio, vivi uno splendido giorno, un caro saluto, silvia

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giovanna de santis il 07/06/12 alle 16:07 via WEB

Il calzolaio figura lavorativa molto preziosa pi� ieri che oggi purtroppo, ( anche se procedendo di questi passi...) in versi dialettali mirabili che oltre ad apparire come scene dipinte, stupendi anche per come teneramente espressi, Bravissima sempre Silvia in ogni argomento, in ogni espressione, bacioni Carissima!

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das.silvia il 07/06/12 alle 18:02 via WEB

Che bello il tuo commento cara Giovanna! Tanta gratifica nelle belle parole che hai speso per il mio scrivere. Anche le tue liriche sono di rara bellezza e riesci sempre ad emozionarmi, durante la loro lettura... Buona serata, mia cara, un bacione, silvia

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giacomo scimonelli il 07/06/12 alle 16:43 via WEB

un'arte in via d'estinzione quella del calzolaio...con pochi gesti ,precisi e ben assemblati riesce a recuperare ci� che la maggior parte della gente butterebbe..peccato che molti giovani non trovino l'amore per uno dei mestieri pi� antichi del mondo..versi in vernacolo melodiosi ..la traduzione rende bene il tuo pensiero ...entrambe le stesure da applausi...buon pomeriggio amica mia Poetessa...:-)

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das.silvia il 07/06/12 alle 18:04 via WEB

Davvero approfondito il tuo commento, caro Giacomo, al mio poetare in vernacolo. Dialetto, quello in romanesco, in cui mi sento davvero me stessa, in un dire spontaneo che proviene dal fondo dell'anima... Vivi una splendida sera, un caro saluto, silvia

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