Creato da das.silvia il 26/02/2012

Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi di Maggio 2012

SULLA MAGIA

Post n°289 pubblicato il 22 Maggio 2012 da das.silvia

 Con il termine Magia si indica una tecnica che si

prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare

i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi

di gesti, atti e formule verbali e rituali appropriati.

L'etimologia del vocabolo "Magia" (in greco Μαγεία)

deriva dal termine con cui venivano indicati i

"magi" (Μάγοι), antichi sacerdoti Zoroastriani.

Magia è Vita, è Profondità d'Intenti è Saggezza

Profonda, è Gioia infinita, non è corretto

avvicinarsi a questo concetto vitale sporcandola

con richieste per ottenere soddisfazione personale.

La Magia è bellezza, è un'antica Scienza, essa dona

si Potere sulle cose terrene, ma non si può credere

che: riti fatti senza cognizione di causa ed effetto

abbiano dei validi riscontri nella realtà oggettiva.

Non si può credere che ricorrendo a un rito che

utilizzi qualsiasi forma di candele, ortaggi o minerale

si possa far cambiare qualcosa a cui teniamo se

lo stato INTERIORE del Praticante ossia se  PENSIERI

E PAROLE, NONCHE' LE NOSTRE OPERE NON MUTINO

NEMMENO DI UN GRADO VERSO L'AMORE UNIVERSALE.

Per cui si sconsiglia chiunque di credere a saccenti

maghi che intortino con RITI ritenuti da essi stessi

validi, si sconsiglia chiunque ad approcciare a

Rituali e richieste senza che sia effettivamente guidato

il cambiamento del soggetto che necessita di un

S.O.S Magico. PICCOLO CHIARIMENTO: chiedere

accendendo una candela che qualcuno perda il suo

lavoro per averlo Noi è Magia Nera le conseguenze

sono terribili per l'eternità, DEL TUTTO incomprensibile

dalla mente umana, Chiedere che la moglie dell'uomo

che amiamo muoia per averlo tutto per noi é Magia

Nera, conseguenze nefaste sulla linea del karma...

(W E B)

            

 

 
 
 

CAPACITA' D'AMARE

Post n°288 pubblicato il 21 Maggio 2012 da das.silvia

Un volto d'improvviso...il tuo

nel flebile respiro di vento

che quasi sfiora gli zigmi angolosi

eppur suadenti

in quel traghettare morbide ondosità

che in sordina fanno breccia

nel gioco ammaliante che toglie il fiato


e quel frangente s'accorcia la distanza

appesa a una fune che mi sostiene

in un rincorrersi di sguardi furtivi

mentre assaggi dolcemente aliti evanescenti

d'un setoso effluvio emozionale

che non trova voce...

disperdendosi nella capacità d'amare


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (settembre 2011)

 

                                  

 

 
 
 

FASCINO DELLE GROTTE

Post n°287 pubblicato il 21 Maggio 2012 da das.silvia

Le grotte non sono tutte uguali, ognuna ha la sua origine,

la sua conformazione, la sua particolarità e persino i suoi

colori. L’affascinante la storia del nostro pianeta si cela

dietro ad ogni grotta, allagata, aerea, o sifone che sia.

Conoscerne l’’identità aiuta a capire le nostre origini.

Lo stress nelle immersioni in grotta. Infilarsi in fori e

strettoie buie per approdare a gallerie scavate nel cuore

delle montagne dove la luce del sole non può arrivare,

penetrare un mondo dove non ci sono quasi mai forme

di vita, solo l’acqua che scorre nella stessa direzione

creando spazi e disegni rocciosi con il suo movimento

ripetitivo e spesso aggressivo, per lo speleosubacqueo

è un richiamo catalizzante. Conoscere e gestire

l’attrezzatura necessaria peravventurarsi in luoghi

nascosti e spesso sconosciuti a molti è determinante

come la consapevolezza che esplorare le viscere

della terra occorre equilibrio psicofisico, conoscenza

dell’ambiente estremo, dei sistemi tecnici operativi,

una reale consapevolezza delle proprie capacità

e cautela. Disorientante e contemporaneamente

aggressiva, la grotta, sviluppa un richiamo viscerale

sull’uomo, pretendendo un costante rispetto che ripaga

con la sua straordinaria bellezza. Sovente, non

facilmente accessibile da un punto di vista

logistico, richiede da parte dello speleosubacqueo una

grande dose di entusiasmo per affrontare le fatiche

fisiche pre e dopo immersione. Questo tipo di

subacqueo ricerca l’esplorazione affrontando l’incognita,

spesso si immerge in solitario sviluppando un rapporto

profondo con l’ambiente. Una delle condizioni sempre

presente in questa tipologia di immersione è lo

stress. La speleosubacquea è un’attività con un

notevole coinvolgimento psicologico ed emozionale

che porta ad agire, il più delle volte, in condizioni

ambientali disagiate. L’ingombrante e pesante

attrezzatura da trasportare in luoghi scomodi e faticosi

da raggiungere, le decisioni da prendere, l’attenzione

ai compagni e a se stessi, le difficoltà ambientali

e i compiti da svolgere per raggiungere l’obiettivo

in immersione nel rispetto della rigida regola dei

terzi e la mancanza della diretta risalita in superficie

per qualsiasi evenienza, sono elementi che sviluppano

stress. Lo stress sappiamo che è un innalzamento

della tensione fisica, chimica o psichica che sia, e

portato all’eccesso può provocare stimoli dannosi

con conseguenze pericolose. Alcune attività, come

la speleosubacquea negli ambienti ostruiti in cui i

rischi si moltiplicano, genera stress. Lo stress però

può essere presente nelle nostre azioni in forma

equilibrata, trasformandosi in un segnale di

controllo verso le svariate situazioni, aiutando a

prevenire i pericoli. (W E B)

 

 

 
 
 

BRINDISI 19.5.2012

Post n°286 pubblicato il 20 Maggio 2012 da das.silvia

Bocche avide di follia

hanno lacerato

la soglia d’adolescenza giocosa

adunca nel fremito ultimo di vita

Insoliti rapire immaturi angeli

 tratti eversivi hanno tracciato cerchi luttuosi

al di là del confine d’orizzonte

nella trasgressione d’un limite invisibile

ove dita strette in un flash assordante

hanno ostentato grande rosso

sulla fragilità innocente


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati maggio 2012

                         

                                   

 

 
 
 

NEL BANGLADESH

Post n°285 pubblicato il 20 Maggio 2012 da das.silvia

Conosciuta anticamente con il nome esotico e fiabesco

di Bengala, la zona dell’odierno Bangladesh fu da che

si ricordi, e da che le fonti narrano gli eventi e le cronache

antiche, terra di scontri tra la popolazione buddista e

quella induista per il predominio ed il controllo territoriale.

L’escalation di regni, di lotte, di intrighi fu nel XII secolo

fermata con la conquista islamica di tutta la zona, che

determinò un lungo periodo di pace e stabilità, interrotto

qualche secolo più tardi dall’arrivo europeo e dagli

sconvolgimenti politici e sociali che ne seguirono. Il regno

moghul che vi governò fu solido e duraturo, questo unito

alla particolare sensibilità musulmana verso la scienza, le

arti ed il commercio arricchì la regione di cultura e di merci

provenienti da ogni parte del mondo. Tra il XV ed il XVI

secolo i portoghesi iniziarono ad assicurarsi porti e

piazzeforti lungo la zona costiera, ma presto ne furono

scacciati, tuttavia il vero declino culturale ed economico

avvenne solamente con l’arrivo degli inglesi in tarda età

moderna. Fino al 1947 il Bangladesh faceva parte dell’India,

con la divisione territoriale decisa dai vertici anglosassoni

divenne una provincia del Pakistan orientale. Questa

situazione di instabilità politica e sociale sfociò nella

determinazione all’indipendenza dichiarata nel 1971

per poter mantenere e trasmettere i valori culturali e

tradizionali della gran parte della popolazione. Iniziò

così una sanguinosa guerra che vide, tra bombardamenti

e uccisioni sommarie, e l’intervento dell’India contro il

Pakistan in quella che si ricorda come terza guerra

indo-pakistana. La richiesta pakistana del cessate il fuoco

determinò la fine delle ostilità e la nascita del nuovo stato.


Con il riconoscimento dell’indipendenza non si placò,

come spesso è accaduto per le nuove entità statali del

XX secolo, lo scontro sociale e politico, che in Bangladesh

si è trasformato in anni di governi militari e di recriminazioni

da parte della popolazione per i minimi diritti umani. (W E B)


 

 
 
 

QUER MONTICELLO

Post n°283 pubblicato il 19 Maggio 2012 da das.silvia

Quanno me svejo a la matina ciò quer monticello
davanti l'occhi che me soride e me fa aprì er giorno
'co 'na bocata d'aria 'bbona che drento sta città
marzana è 'neccezzione visto er fumo che ce fa 'ngoià

Vicino cià 'nsacco d'arberi 'co 'e fronne che se moveno e
sembreno ballà 'pe quarcuno 'nritmo sfrusciante ch'accappona
'a pelle e je mette 'a voja dè campà.E puro io quanno me
gira er chiccherone e me vojo rinfrancà 'nattimo guardo
sto scherzo de 'a natura che co' poco dà 'nsacco de serenità...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (aprile 2010)


 
 
 

LO STRESS

Post n°282 pubblicato il 19 Maggio 2012 da das.silvia

È l’insieme dei problemi, delle preoccupazioni e delle

emozioni che quotidianamente dobbiamo affrontare,

relativamente al lavoro, alla famiglia, al denaro, ai traumi,

alle malattie e a tutto ciò che può addurre tensioni.

Il corpo umano, per affrontare i molteplici attacchi di

stress, mette in moto un meccanismo di autodifesa,

ereditato dai tempi preistorici, che comporta il rilascio di

una sostanza di natura ormonale: l’adrenalina.

L’adrenalina, prodotta dalle ghiandole surrenali,

determina tra l’altro: un effetto tonico sul cuore, la

dilatazione della pupilla oculare, l’allargamento dei

bronchioli, l’innalzamento della glicemia nel sangue e

l’aumento della pressione arteriosa. Uno stimolo esterno,

che ne provoca l’immissione nel circolo sanguigno, è costituito,

come appena descritto, da una situazione di pericolo e

minaccia a cui veniamo esposti. Il corpo umano, con

l’adrenalina, otterrà un aumento del livello di energia da

cui poter attingere per battersi con il nemico o per fuggire.

Si pensi per esempio ad un uomo primitivo costretto a

fronteggiare un grosso animale.

Il problema dei giorni nostri è che, il rilascio di adrenalina,

in genere, non è seguito dallo scarico di tutto questo surplus

energetico, infatti, per esempio, nell’ambiente di lavoro, non

si può certo rispondere ad un attacco verbale con la violenza,

e nemmeno con la fuga, come del resto, anche nelle altre

situazioni in cui si è soggetti a forte pressione: vedi traffico

cittadino e particolari condizioni familiari ed economiche.

Ecco spiegato l’importante ruolo dell’attività fisica per

combattere gli effetti negativi dello stress, infatti, il lavoro

muscolare quotidiano risulta essere di notevole aiuto per

migliorare il livello di tolleranza e per scaricare le tensioni.

Tutto ciò che mantiene attivi corpo e mente può servire a

tollerare meglio lo stress quotidiano. (W E B)

          

 

                                              

 

 
 
 

L O R O

Post n°281 pubblicato il 18 Maggio 2012 da das.silvia

Motivati si destreggiano
nella perturbazione solitaria
ove amplessi d'avita luce
dolcemente riaffiorano

Pacati evidenziano
attraenti battiti d'amore
nei profondi legami esistenziali
tracciando vivide linee
interferenti tra loro

Rappresentano
espanse motivazioni di contatto
che avvertiamo a tratti
consapevoli nell'indefinito
di ragguagliar d'intenso
quell'essenza esageratamente imprendibile


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (novembre 2010)

      

                                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

CIVILTA' SOMMERSE

Post n°280 pubblicato il 18 Maggio 2012 da das.silvia

Importanti scoperte hanno riacceso il dibattito su Atlantide negli ultimi anni.

Tra queste senza dubbio quellache ha lasciato interdetti gli studiosi di tutto il mondo è

quella della piramide sommersa di Yonagumi, al largo delle coste del Giappone.

Scoperta nel 1987 da un sub, Kihachiro Aratake, per alcuni anni passò inosservata fin

quando il Prof. Kimura dell’Università di Okinawa fece ricadere l’attenzione dei colleghi

e degli archeologi su quell’importante strutturaa gradoni che si trova ad una profondità

di circa 27 metri sotto la superficie del mare e che si erge fino a 5 metri sotto il livello

del mare. Questo incredibile monumento è formato da una serie di gradoni che

ricordano le ziggurat babilonesi a cui si sovrappone una piattaforma e in cui è

possibile individuare diverse scanalature e canali che attraversano la struttura.

In particolare la piattaforma rettangolare che si trova ad una profondità di 12 metri

sembra formata da pietre tagliate manualmente con motivi triangolari e romboidali;

più sotto si trova un intricato sistema di gradini e terrazze che sembrano condurre

a livelli superiori e inferiori. Nella parte orientale della piattaforma si trova un canale

largo 75 centimetri che corre per otto metri dentro la struttura.Vi sono poi, al centro,

quattro terrazze scavate nella roccia che puntano in direzioni diverse e una di queste

termina in un fossato aperto che scende fino al fondale, con un orientamento

est-ovest.La comunità internazionale si è divisa e alcuni studiosi hanno sentenziato

che si tratta di una struttura naturale che ha subito nel corso di milioni di anni

l’erosione del vento e poi dell’acqua marina. Ma il Prof. Kimura ha messo in gioco

la propriareputazione per dimostrare che si tratta di un manufatto umano antichissimo

che fa sorgere il sospetto che il Giappone possa essere una delle terre in cui la

civiltà perduta abbia albergato. ( W E B)

 


 
 
 

LEI DONNA

Post n°279 pubblicato il 17 Maggio 2012 da das.silvia

Avverte il plagio di un dì nel rito di famiglia

lei donna….motivata da realtà alternative

che schiudano spiragli di luce alle ombre

d’una parabola decadente

Approda su aride sabbie

ove adagia l’anima inquieta

nel distillare umori di malinconia

S’ingrandiscono nella commozione

d’un empatia al sapore d’assenza

nel suo mietere il naufragio

d’un sottovoce roco…sempre più alienante

Rimbalza l’eco del vento

su pensieri di razionalità

resi vani dall’esilio di scelte perdute

nel dissenso marginale

oltre un vortice ammaliante


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati maggio 2012

 

 


 
 
 

LE ONDE DEL PENSIERO

Post n°278 pubblicato il 17 Maggio 2012 da das.silvia

Come un sasso lanciato in acqua, il Pensiero produce increspature e onde

che si propagano lungo il grande Oceano del Pensiero. C'è una differenza,

comunque: le onde sull'acqua si muovono su un sololivello in tutte le

direzioni, mentre le onde del pensieromuovono in tutte le direzioni da un

centro comune,proprio come i raggi che irradiano dal sole.

Proprio come qui sulla terra siamo circondati da un grande mare d'aria,

allo stesso modo siamo circondatida un grande mare della Mente.

Le onde del nostro pensiero si propagano attraverso questo vasto etere

mentale, estendendosi, comunque, in ogni direzione,come ho spiegato,

diminuendo in qualche modo la loro intensità, in base alla distanza

attraversata, a causa della frizione causata dalle onde che entrano

in contatto con il grande corpo della Mente che ci circonda da ogni lato.

Tali onde del pensiero posseggono altre qualità che ledifferenziano da

quelle sull'acqua. Hanno la capacità di riprodursi. In questo senso

somigliano più alle onde sonore che a quelle sull'acqua.

Proprio come la nota di un violino farà vibrare e “cantare”un bicchiere

di vetro sottile, allo stesso modo un pensiero energico tenderà a

risvegliare vibrazioni simili nelle menti inclini a riceverle.

Molti dei “pensieri randagi” che giungono fino a noi non sono altro che

riflessi o risposte a pensieri energici inviati da qualcun altro. Ma a

meno che la nostra mente non sia incline a riceverli, probabilmente

il pensiero non ci influenzerà.

Se facciamo pensieri importanti la nostra mente acquisisce  un tema

principale che corrisponde al tipo di pensiero che abbiamo fatto.

E una volta che questo tema si sarà insediato saremo pronti a catturare

le vibrazioni di altre menti orientate verso lo stesso pensiero.

D'altro canto, prendiamo pure l'abitudine di fare pensieriopposti e

presto echeggeremo il basso ordine di pensiero evocato dalle menti di

migliaia di persone che fanno gli stessi pensieri.

Noi siamo in larga parte ciò che pensiamo; l'equilibrio è rappresentato

dal tipo di suggestione e di pensiero altrui che ci ha raggiunto in due

possibili modi: direttamente, attraversosuggestioni verbali, oppure

telepaticamente per mezzodi tali onde del pensiero. (W E B)

 

                                                                 

 
 
 

AMICIZIE FINITE

Post n°277 pubblicato il 16 Maggio 2012 da das.silvia

S'intraprende stupore

negli scorci di vedute affini

modellate nell'architettura

di lagune trasparenti

ritmano flussi

nei sentori di salsedine sfumata

nella bruma d'incanti e turbamenti

riflettono rumori d'aggettivi quotidiani

diluiti nella sagoma di tempie

corrose poi nel tempo

s'azzittiscono mischiate nell'argilla rossa

nel lucore scaduto

sul gradino d'un tono più basso


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (novembre 2011)


                                          

                 

 
 
 

NEL GIAPPONE

Post n°276 pubblicato il 16 Maggio 2012 da das.silvia

A un anno dal terremoto e dallo tsunami che hanno

colpito il Giappone e che hanno messo in ginocchio

uno dei principali colossi economici mondiali, il Paese

del Sol Levante ha già voltato pagina e si sta lentamente

guadagnando la fiducia dei turisti che cominciano a tornare.

Da quell'11 marzo 2011 solo i turisti italiani erano diminuti

del 70 per cento.

Le zone più colpite del Giappone solamente tre mesi dopo

erano già state ricostruite come e meglio di prima. Le bellezze

del Paese, invece, sono rimaste intatte. Per incentivare l'arrivo

 dei turisti sono partite anche molte offerte di viaggio. Inoltre,

poiché molti turisti sono ancora frenati dal pericolo delle

radiazioni, l'agenzia del Turismo giapponese rassicura sul fatto

che il livello non è pericoloso e tiene aggiornati i viaggiatori

sul sito dell'Ente del turismo. Una settimana a Tokyo oggi può

costare meno di mille euro. Proprio nella capitale è stata di

recente inaugurata la torre più alta del mondo, la Sky Tree 

(634 metri) che è già diventata una delle attrazioni turistiche

più visitate della città e che da maggio aprirà un observation

deck da cui ammirare la metropoli dall'alto. Tokyo è la meta

preferita di chi ama la tecnologia e la cultura pop. Il quartiere

di Akihabara è il paradiso dell'elettronica. Probabilmente è la

più vasta area di vendita del mondo per l'high tech e

l'informatica e i prezzi sono ancora molto convenienti.

Il quartiere di Harajuku, invece, è noto per essere una fucina

di stili di strada e di tendenze giovanili estremamente

innovative (da cui deriva l'appellativo Harajuku girls usato

spesso dai media per indicare lo stile Lolita, cosplay, rockabilly

ecc delle ragazze giapponesi).  (W E B)

      

 
 
 

ER CHIERICHETTO

Post n°275 pubblicato il 15 Maggio 2012 da das.silvia

Quanno ariveno le feste commandate er paroco
de sta diocesi fra nà parabbola e nà predica
fa venì er latte a le ginocchia a tutti li fedeli
che se nun s'addormeneteno, poco ce amanca

Er chierichetto stufo pure lui de sta a sentì
tutti stì sermoni der prete linguacciuto decide
de faje 'nò scherzetto. Un ber giorno de nascosto
fa 'a pipi ner calice santo ar posto der vino

Er sacerdote, ignaro, se fa sta bevuta e dopo
avè 'nghiottito quer netare d'obbrobbrio nun
je vengheno più 'e parole. Zagaja a mezza bocca
e 'ntontito nun riesce a capì che sè mannato giù

Nun je rimane che dà congedà 'a gente che
de corsa s'è ammucchiata de fori dar sagrato
Prendeno en giro quer prete che tartaja felici de
essese resparambiati sta gran rottura de cojoni


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (marzo 2010)

                

 
 
 

CATACLISMI

Post n°274 pubblicato il 15 Maggio 2012 da das.silvia

Hanno gia’ superato una serie di ”catastrofi climatiche

negli ultimi 4 mila anni. Per questo, gli alberi delle foreste

tropicali africane sono piu’ resistenti di quelli della foresta

amazzonica, in America Latina. E’ la conclusione a cui sono

giunti gli esperti al termine di una conferenza internazionale

di tre giorni sull’argomento, organizzata dall’universita’ di

Oxford. Le foreste africane hanno gia’ subito una selezione

delle varieta’ di piante in grado di sopravvivere alle mutate

condizioni climatiche e presentano un grado di diversita’

piu’ basso rispetto alla foresta amazzonica. Allo stesso tempo

, pero’, proprio il superamento di regimi climatici ”difficili” ha

reso questi ecosistemi piu’ resistenti ai cambiamenti climatici

avvenuti nell’ultimo secolo. Inoltre, nelle foreste africane

crescono alberi piu’ grandi e producono piu’ biomassa.

Gli esperti non sono riusciti a dare una spiegazione a questo

fattore anche perche’ e’ stata riscontrata una sostanziale

insufficienza di dati sui territori boschivi africani, rispetto a quell

i del continente americano. ”Questa scarsita’ di dati – afferma

Mark New, dell’universita’ di Citta’ del Capo – rende molto

difficile fare previsioni affidabili su cio’ che il futuro potrebbe

riservare a queste foreste in seguito ai cambiamenti climatici”.

(W E B)


     

                                                      

 
 
 

ALITI DI RAZZISMO

Post n°272 pubblicato il 14 Maggio 2012 da das.silvia

Ibrido sguardo

su cromatismo di pelle luttuosa

ch’emana pulviscolo indesiderato

Pulsa atavico messaggio nella coscienza

sconcertata dal divario

Nell’oasi lucida degli occhi

nasce un dissenso germinale

scivola su pallide melanine

ubriacate da solchi sbiaditi

Ecco debordare irruenta congiura

e scettico rifiuto su diversità allarmante

nello stupore al sapore d’odio

nell’enigma di colore

che squarcia senza ritegno la razionalità


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (maggio 2012)

         

 
 
 

PERSONE BELLE DENTRO

Post n°271 pubblicato il 14 Maggio 2012 da das.silvia

Non è difficile riconoscerle, nella folla, le persone dotate

di un'anima bella. Il loro porsi  è suadente e dolcissimo

in un trasmettere calorosa energia. Si vogliono bene e

amano lo scorrere della vita in tutte le sue manifestazioni,

anche se talvolta quest'utima imprime inaspettati colpi

di coda, che creano non poche difficoltà.

Lo sguardo di questi esseri, che in realtà diminuiscono

sempre di numero, è radioso e accattivante e riesce

a cancellare i nostri malumori, trasportandoci in una

dimensione di euforia e positività che dura per molte

ore e ci permette di estrapolare le nostre migliori

idee per l'organizzazione di radiosi momenti

esistenziali.

Spesso sottovalutiamo la forza del pensiero, grande

nesso nell'arco della giornata, che guida  tutte le

azioni,donandoci impulsi ben precisi e anche sensazioni

intuitive che ci aiutano a intravedere nel contorno, e a

rendere più raffinate le nostre mosse. La presenza di

persone positive rafforza ulteriormente il circuito dei

nostri pensieri, rendendoli più fluidi e armoniosi, in un

discorso colmo di assonanze che ci rendono più sicuri

di noi stessi e del percorso che siamo soliti intraprendere.


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

     

                                           

 
 
 

VENTO D'AMORE

Frivolo nel suo brivido di dolcezza

accarezza le gote raddolcite

il vento d’amore

Lentamente attenua schiume di rimpianto

impigliate nel sottovoce sbieco che fa ombra

Ardente slancio scioglie le remore

che incatenano lo spirito

al soffio che trascende le parole

Si fanno rarefatte nelle sillabe esiliate

in una linea di gioco senza confini

ove il bacio divarica lo spessore d’un’emozione

al sapore di vita vera


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (maggio 2012)

                

 

 
 
 

FESTA DELLA MAMMA

Post n°269 pubblicato il 13 Maggio 2012 da das.silvia

La festa della mamma fu istituita nel 1914 negli stati Uniti

su proposta di Anna M. Jarvis. Anna era molto legata alla

madre, un'insegnante della Andrews Methodist Church di

Grafton,nel West Virginia. Dopo la morte della madre, Anna

si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso

affinché venisse celebrata una festa nazionale dedicata a

tutte le mamme. Questa festa doveva rappresentare un

segno d'affetto di tutti nei confronti della propria madre

mentre questa era ancora viva. Grazie alla sua tenacia e

determinazione, la prima festadella mamma fu celebrata a

Grafton e l'anno dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908.


Anna Jarvis scelse come simbolo di questa festa il garofano,

fiore preferito dalla madre: rosso per le mamme in vita, bianco

per le mamme scomparse. Nel 1914 il presidente Wilson

annunciò la delibera del Congresso per festeggiare questa

festa la seconda domenica di maggio, come espressione

pubblica di amore e gratitudine per le madri del Paese. Da

quell'anno fu istituito il "Mother's Day". Oltre agli Stati Uniti

questa data è stata adottata da Danimarca, Finlandia, Turchia,

Australia e Belgio. In Norvegia viene celebrata la seconda

domenica di febbraio , in Argentina la seconda di ottobre ;

in Francia la festa della mamma cade l'ultima domenica di

maggio ed è celebrata come compleanno della famiglia. In

Italia la Festa della mamma si festeggia la seconda domenica

di maggio, come negli Stati Uniti.

I simboli di questa festa sono il rosso, il cuore e la rosa,

che più di ogni altro fiore rappresenta l'amore e la bellezza e

sa testimoniare l'affetto e la riconoscenza dei figli. (W E B)


 
 
 

SU VESTI DISCOSTATE

Declinano parole ammorbidite su labbra scomposte

(ammutolite dal tuo piglio severo)

inaccessibile e impervio monte sei

nelle gelide folate

arrestano il rumore di bisbigli fioriti

lasciando trapelare

sillabe scompigliate nei ciottoli caduti

al di là dell'altura

è li che si quieta il tuo spasmodico demone

nel costato ingentilito dalle mie carezze

celate in agili mosse su vesti discostate...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (gennaio 2012)

         

 

 

 
 
 

 

Viemmi a trovare su facebook :

(1) Facebook 

 



 

                                                                     

 

 

 

 

   

LE MIE PUBBLICAZIONI

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

AREA PERSONALE

 

La Legge 22 aprile 1941, n. 633

e successive modificazioni,

tutelano i diritti d'autore.

Essendo i versi e/o i pensieri

inseriti in questo blog

di produzione e proprietà

della titolarità del blog,

eventuali illeciti

in tal senso verranno perseguiti

secondo le norme di legge.

e successive modificazioni,

tutelano i diritti d'autore.

Essendo i versi e/o i pensieri

inseriti in questo blog

di produzione e proprietà

della titolarità del blog,

eventuali illeciti

in tal senso verranno perseguiti

secondo le norme di legge.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963