Messaggi di Giugno 2012
Post n°352 pubblicato il 20 Giugno 2012 da das.silvia
Focalizzi senza ritegno allegorie rivolte a impudica nudità di sensi S’azzittiscono rigide resistenze delineate nel mio dna fatiscente all’abecedario della coscienza Inebriato l’istinto di coaguli odorosi s’appressa ad amoreggiare focoso concerto su fiati toccanti confini di luna dischiusa a brividi d’inguine Silvia De Angelis tutti i diritti riservati giugno 2012
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Post n°351 pubblicato il 20 Giugno 2012 da das.silvia
Può sembrar strano che esistano ancora nel pianeta che noi abitiamo delle terre praticamente sconosciute , anche se il dominio bianco si è esteso sopra di esse. Eppure regioni quasi sconosciute esistono ancora, ed in esse si possono riscontrare intere popolazioni che nessuna notizia hanno dell'uomo bianco col quale mai sono venute in contatto. Esse vivono separate per intero dalla civiltà in uno stato di vita schiettamente naturale, conservando abitudini, costumi e riti che paiono appartenere ad altre epoche, ignare di tutto quanto succede nel vasto mondo. Appartengono, queste regioni quasi sconosciute, a continenti varii: se ne riscontrano nel bacino amazzonico e nelle grandi isole australiane . La Nuova Caledonia da un lato e la Nuova Guinea dall'altro costituiscono i centri più importanti di queste terre ignorate che la civiltà bianca va a poco a poco rivelando. In modo particolare la Nuova Guinea ha formato negli ultimi anni oggetto di esplorazioni interessanti le quali hanno rivelato l'esistenza di gruppi indigeni interamente separati ed ignari della civiltà bianca. La Nuova Guinea è una vasta isola situata tra i! 2° ed il 12° di latitudine sud. Dal punto di vista politico essa appartiene colla sua metà occidentale all'Olanda e colla metà orientale alla Confederazione australiana. I bianchi occupano da alcuni decenni le coste, ma la porzione centrale dell'isola è in buona parte inesplorata e le conoscenze che su di essa si hanno sono modestissime e incomplete. Negli ultimi tre lustri varie esplorazioni sono state compiute. Di alcune di esse ha dato notizie nel 1932 Ivan F, Champion in un volume di Across New Guinea from the fly to the Sefik. Delle esplorazioni più recenti compiute dai Nordamericani pubblica ora in National Geographic Magazine (marzo 1941) un rapporto Richard Archbold il quale ha visitato l'interno montagnoso della zona olandese, spingendosi alle maggiori alture (attorno ai 3000-3500 m) che stanno attorno al fiume Balim e alla «grande valle». ( W E B)
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Post n°350 pubblicato il 19 Giugno 2012 da das.silvia
In quell'altopiano sconosciuto Silvia De Angelis tutti i diritti riservati gennaio 2011
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Post n°349 pubblicato il 19 Giugno 2012 da das.silvia
Si perde quasi nel tempo la dimensione che raccoglie l’infinità di proverbi divulgati nel corso dei secoli. Sembra che essi siano stati usati sia nella tradizione parlata che in quella scritta. Risulta non facile risalire all’etimologia proverbiale e anche la differenziazione fra detti, motti, sentenze e aforismi è assai labile, quindi difficile risulta risalire alle motivazioni che ne hanno determinato l’origine e l’uso più o meno diffuso
PROVERBI SICILIANI
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Post n°348 pubblicato il 18 Giugno 2012 da das.silvia
Bocca freme di turgore nella maestà ascendente inedito richiamo Controluce fibrillano veli scomposti scivolati in silenzio dal profondo Intriganti sfumature accese di purpuree vibrazioni accentuano il nodo della voce accovacciata su suoni d’organza Suadenti avvenenze fan eco a rituali d’amore percepiti in una dimensione d’afrodisiaco estro reso argilloso da un’effimera intuizione dondolante di traverso Silvia De Angelis tutti i diritti riservati giugno 2012
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Post n°347 pubblicato il 18 Giugno 2012 da das.silvia
Dopo una giornata particolarmente impegnativa, in cui è accaduto veramente di tutto, finalmente Francesca tocca la soglia di casa, che emana quello specifico familiare profumo di cose buone e davvero invitanti. Lei ora non ha alcuna voglia di perdersi in noiose conversazioni telefoniche, ma solo di gustarsi quel meritato relax che ritempra lo spirito e togliendosi gli abiti gualciti e colmi di quello stress giornaliero ,si accascia sul divano, dando un’occhiata distratta a qualche canale televisivo. Dopo poco si assopisce, immersa in un piacevole dormiveglia che la coccola, racchiudendola in uno stato di quasi incoscienza. D’improvviso uno strano rumore la sorprende, disturbandola da quella meritata quiete, che sembra quasi allontanarsi, distratta da una situazione imprevista…Francesca non dà molto peso all’interferenza e cerca di riassopirsi lentamente, ma il rumore aumenta di intensità e la distoglie da quel piacevole sopore…Si alza per capire la provenienza di quel fragore ed atterrita si trova davanti un uomo, che dalla persiana si è introdotto nel suo appartamento …vorrebbe gridare, ma cerca di controllarsi e fugge alla ricerca di un qualsiasi oggetto di difesa…senza successo… l’uomo con un balzo la raggiunge e le intima di stare ferma, senza agitarsi, altrimenti lei avrà la peggio…e , in un attimo, apre le cassettiere dei mobili alla ricerca di denaro e valori, mentre la donna in preda al panico, si sente venir meno…il tutto dura pochi minuti perché l’uomo dopo aver agguantato tutto ciò che può , alla meglio ,si dà alla fuga indisturbato…Francesca sbigottita ed ancora stordita per l’accaduto, cerca di riprendersi ed ancora tremante prepara per sé un sorso di camomill a calda, che la rinfrancherà momentaneamente.Pensa fra sé che l’unica cosa da fare all’istante è riprendersi con un buon sonno ristoratore, poi l’indomani penserà a fare regolare denuncia e tutto ciò che sarà necessario. Il mattino seguente, dopo una notte piuttosto agitata ,Francesca si prepara per uscire e,appena fuori dell’uscio , le appare la figura dell’uomo che si è introdotto nel suo appartamento accasciato al suolo…Non sa cosa pensare…forse ha avuto un malore , o forse è caduto ed ha battuto il capo…molto indecisa la donna cerca di avvicinarsi a quella sagoma che improvvisamente sparisce nel nulla…Francesca a questo punto è davvero confusa e decide di tornare nel suo appartamento, apre un cassetto per prendere un calmante e magicamente ritrova ogni cosa al suo posto….come se la sera prima non fosse accaduto nulla….allora ha proprio sognato! Ora cerca di calmarsi e di riallineare le idee, a questo punto davvero confuse ,e dopo una risata nervosa esce di nuovo per affrontare il tram tram quotidiano …quando improvvisamente si trova di fronte l’immagine dell’uomo che ha visto in casa sua…non riesce a credere ai suoi occhi…lo osserva intensamente e lui contraccambia quello sguardo con fare ammiccante…
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°346 pubblicato il 17 Giugno 2012 da das.silvia
Ingorda di trepidanti sensazioni mi sono lasciata scivolare sulla morbidezza dei tuoi polpastrelli lasciando che l’onda di ritorno delle parole flettesse la volontà dell’attimo
Quel verbo lieve e levigato inganno travestito d’incanto ha ispirato fosche penombre e in quell’inaspettato gemito d’anima e di pelle conficcate lame di luna astiosa hanno disperso l’entità d’un desiderio specchiato di traverso negli occhi acerbi a un riflesso inopportuno Silvia De Angelis tutti i diritti riservati dicembre 2011
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Post n°345 pubblicato il 17 Giugno 2012 da das.silvia
Ormai è sempre più evidente alla scienza ufficiale l’esistenza del multiverso. Il nostro universo? E’ uno dei tanti esistenti. Il nostro universo è solo una realtà che appare ai nostri occhi, ma esistono tanti altri universi dove avvengono altre cose, dove risiedono altri pianeti, altri mondi, forse altre tipologie di vita. Non siamo estranei alle stelle. L'astrologia lo ha capito ormai da millenni. L'uomo ingordo, invece, continua a sostenere la sua individualità e la sua supremazia, estraniandosi dal cosmo, nel suo inutile atto di supremazia narcisistica…. sul nostro divenire. 2012, anno di un nuovo mondo? Ecco quello che si scriveva alla fine del 2007 sul Giornale regionale del Lazio “la Voce”, in un articolo che approfondiva le effemeridi degli anni successivi, segnati da GRANDI CROCI CARDINALI e da passaggi determinanti per l'intera umanità con riferimento inequivocabile all'anno "profetico" del 2012, FINE E INIZIO di una nuova era. Il 2012 è probabilmente l’anno più carico di aspettative che le attuali generazioni ricordino; l’anno che produce maggiori ansie e maggiori speranze. Tante le teorie tutte fondamentalmente basate su antiche iscrizioni e su antichi calcoli che la civiltà maya ha lasciato in eredità ai nostri tempi. C’è anche da dire che gran parte delle ipotesi sull’anno 2012 hanno una pura e spietata logica commerciale, specialmente per quanto riguarda la cinematografia e l’editoria in genere. L’unico strumento che può darci informazioni circa il 2012 è l’astrologia che attraverso l’analisi dei transiti planetari ci fornisce la possibilità di conoscere il futuro, non tanto di prevederlo. L’astrologia moderna, infatti, ritiene che il futuro è solo una percezione del tempo, appartenente a qualcosa di convenzionalmente creato e che quindi il futuro si presta non tanto ad essere predetto o previsto ma si presta a conoscenza. Ciò significa, anche in un piano non strettamente astrologico, che conoscendo il presente, e ciò che ci circonda in questo istante, si può, conoscere in parte il divenire. L’esempio che si usa solitamente per spiegare questa situazione è il fatto di piantare un seme in terra: già si sa che da quel seme nascerà una pianta ( WEB) |
Post n°344 pubblicato il 16 Giugno 2012 da das.silvia
Quell'attimo Silvia De Angelis tutti i diritti riservati marzo 2010
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Post n°343 pubblicato il 16 Giugno 2012 da das.silvia
Lei è una donna affascinante e non le mancano i corteggiatori, attratti dai suoi modi raffinati e dal suo indossare abiti non discinti, ma che lasciano immaginare…Si è invaghita di un uomo molto più giovane di lei e, nonostante abbia un legame stabile e duraturo, ruba degli attimi al suo trascorrere, per nutrirsi di questa travolgente passione. Il tempo trascorre ed il legame acquista spessore, anche se il giovane ha una personalità complessa ed è davvero complicato comprendere i suoi altalenanti stati d’animo. Diventano quasi inseparabili ed anche i colloqui telefonici acquistano fascino, per i toni attraenti e quel mellifluo modular di voce, legando la coppia in una speciale simbiosi intellettuale. Lei, per passione, fa la parrucchiera e si reca a casa delle sue clienti, creando estrose acconciature e miscelando particolari pigmenti, per donare ai capelli delle signore riflessi davvero luminosi e talvolta si serve di questi appuntamenti, per giustificare le sue uscite. Purtroppo il suo compagno di sempre scopre l’esistenza della relazione clandestina ed un pomeriggio decide, forzatamente, di accompagnare la donna dalla cliente….ma haimè, era una banale scusa per il suo “incontro particolare”… Presa dal panico, inizia a guidare l’auto, in compagnia del partner di sempre, adiratissimo,e con la mente in completo subbuglio, cerca di trovare la soluzione del momento…che sembra non voler arrivare. Ma improvvisamente ferma la macchina, dicendo di essere giunta a destinazione ed entra in un portone aperto, mentre lui dice di attenderla in macchina perché esiste un problema di parcheggio. Si avvia frettolosamente per le scale, con il suo troller professionale e si ferma sul pianerottolo dell’ultimo piano….dovrà sostare lì per circa sessanta minuti, il tempo di un’acconciatura completa. Nel frattempo giunge l’inquilino di quello stabile e vedendo la signora in quella sospettosa attesa, le pone delle domande precise a cui la donna risponde…ma con un certo imbarazzo, spiegando, tra l’altro, che si trova lì per un’emergenza, ma non ha alcuna cattiva intenzione. Questo signore, poco convinto, apre l’uscio del suo appartamento, chiudendosi all’interno con varie girate di serratura. L’attesa sul pianerottolo diventa interminabile ed il tempo sembra non più scorrere nei suoi valori normali …qualche brivido di freddo si fa pungente…Tremante, chiama il suo innamorato e con un esile filo di voce roca pronuncia uno striminsito addio...
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
Post n°342 pubblicato il 15 Giugno 2012 da das.silvia
Precipitano dal tetto spiovente minuscole sfere d'amore nel mirabile scalpore tracciano sinusoidi d'attimi sgualciti in un sogno trapuntato ove languidi sapori passionali intrecciano vellutati coaguli sfiorano la stiva delle emozioni amplificando nell'aria stremata una misconosciuta dolcezza eterea comparsa controluce di dita che si sfiorano nell'aria nuda Silvia De Angelis tutti i diritti riservati ottobre 2011 |
Post n°341 pubblicato il 15 Giugno 2012 da das.silvia
Rincorro quelle interminabili onde, che col loro andirivieni, riportano in quell’arenile solitario fibrillanti attimi di remoto, unici nel momento, a inorgogliosire trame nascoste perse in complicate falangi d’esistenza, interminabili e irrisolvibili. Intense nuances smaglianti, e variegate sfumature tonalizzano inquiete intime trine , risvegliate d’un tratto a inusitati palpiti, che, col loro fremere, hanno delineato inaspettati percorsi vissuti, volti a donar certezze nella personalità , sempre vogliosa di crescenti sagome caratteriali. Quel continuo plasmare innovativi intenti ,assimilati da quel che valido, ruota intorno a noi , riassumendone le parti migliori, quelle che ampliano la nostra visuale, donandole l’ intrigante nota in più, che insieme a originali accordi, tempra un’armonia interiore in grado di captare ogni minuscola inezia del percorso esistenziale, colorandolo di straordinaria emozionalità e di quel sovrappiù, da non sottovalutare, capace di aprire radiosi spiragli. Quegli spiragli piccolissimi emanano briosa luce, che s’ingrandisce giorno per giorno rendendoci capaci di osservare oltre il consueto, in una dimensione più languida e accattivante, in grado di percepire arcane sensazioni che proiettano il nostro sentire al di là di un insipido attimo d’essenza….
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°339 pubblicato il 14 Giugno 2012 da das.silvia
Nelle vertebre di luna verticale opposte a stelle in penombra s’adagia un desiderio di dita strette assorte in tele malinconiche che straziano
Sono muti lidi e conche d’aliti nostalgici sbirciano riflessi e voglie d’un sogno antico misto a odore di terra umida dopo una pioggia irriverente che ha reso languidi soffi d’amore in quel concedersi all’infinito prima che l’alba dischiuda manti di girasole Silvia De Angelis tutti i diritti riservati febbraio 2012
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Post n°338 pubblicato il 14 Giugno 2012 da das.silvia
Quell’inconfondibile malumore che impera nelle tue profondità, riversa su chi ti è vicino un veleno davvero acre, che, nel corso del tempo, per la sua consuetudine a sviscerarsi, diventa quasi insapore. La scontentezza mitigata, in parte, da una morbida razionalità, ti aiuta a sopravvivere in quello squallido ripetitivo cammino che non attinge mai a nuove impressioni e non si pregna di attraenti aspettative , per rimanere ancorato a quelle assurde consuetudini di sempre. Ho inventato un esistere tutto per me , nel quale cerco di muovermi con disinvoltura, rinnovandomi quotidianamente e facendomi attrarre da stimoli diversi che arricchiscono la mente di interessanti abitacoli, ristrutturati continuamente da idee creative e colorate, che mi suggeriscono ottiche diverse in cui intravedere inverosimili spazi di vita. In realtà è molto bello inventare nuovi percorsi dell’anima, che in men che non si dica, riesce a rigenerarsi, adagiandosi su inedite sponde da cui arguisce e scorge espanse oasi. Invitano ad essere esplorate e donano sensazioni al di fuori della norma implicando un’intensa consapevolezza di sé stessi , che non si capta facilmente e sempre…ma che in quei particolari istanti esistenziali elargisce una certezza incredibile : quella di voler bene a sé stessi e di credere fermamente nella propria forza di lottare per proseguire un percorso equilibrato…. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
Post n°337 pubblicato il 13 Giugno 2012 da das.silvia
Nella tua incapacità d’amare ti addentri silenzioso negli spiragli lavici del mio sorprendere assensi di vita scalpiti sulla linea del tallone marcata da sonorità di realtà negate Si fan forti in quella mia espansione vitale sagaci porzioni di tempo ove far rivivere angoli in penombra impreziositi da sguardi consapevoli e slanci di polsi liberi da legami trascendenti il senso del caduco Silvia De Angelis tutti i diritti riservati febbraio 2012 |
Post n°336 pubblicato il 13 Giugno 2012 da das.silvia
Qualcuno pensa che i maghi siano solo dei buffi personaggi da favole per bambini. Per altri i maghi sono uomini dediti all’imbroglio, costantemente impegnati a truffare creduloni e ingenui. Altri ancora, vedono nel mago una specie di personaggio dello spettacolo con il compito di divertire le platee con illusioni e giochi di prestigio. Vi sono persone che credono nell’esistenza della magia anche nel mondo cosiddetto reale. La vedono come una specie di alchimia in grado di trasformare le cose al fine di arricchirle di un valore più alto. Si crede che vi siano tanti maghi in giro, anzi si crede che ciascuno di noi, anche all’interno di una quotidianità consumata dalle abitudini sia stato, almeno una volta, mago. Se ne conoscono molti e, ieri sera a Faenza, uno di quelli dell’Alta Scuola di Magia ha tenuto un Alohomora entusiasmante. Ha dimostrato con parole semplici come un “tramonto possa modificare le cellule del corpo” e poi ha ai partecipanti alcune chiavi fatate con il potere di ridisegnare a nuovi colori la realtà intorno a noi, o meglio, la realtà dentro di noi. Lui, il mago, ha inserito nel calderone della pozione parole dolci ma ferme, concetti semplici e profondi, risate e idee che possono cambiare la struttura dei nostri modi d’immaginare e, pensate, ha persino cantato come solo un mago può fare. Ci ha fatti sorridere molto, perché i maghi possono essere divertenti: chiedono, chiedono e fanno domande, come se non sapessimo che già conoscono le nostre risposte. (W E B)
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Post n°335 pubblicato il 12 Giugno 2012 da das.silvia
L’eco del tuo vociare nel presupposto d’un ritorno scandaglia lidi d’emozione nello scantinato d’amore Un amore che si fa respiro nella vermiglia sensualità della natura infrangendo schemi usuali Si adagia lieve nella sinuosa movenza d’un sentimento che si concede cromando attimi di stordimento e prospettive di rossi nel tramonto agile arrogarsi sensazionale infinito per il bello che hai davanti nell’istante di vita più in là Silvia De Angelis tutti i diritti riservati febbraio 2012 |
Post n°334 pubblicato il 12 Giugno 2012 da das.silvia
Pretare è conosciuto nell'Ascolano come il paese delle fate : una leggenda racconta, infatti, come secoli fa in questo luogo sorgeva un paese chiamato Colfiorito (comprendente le due attuali frazioni Pretare e Piedilama) dove regnavano pace e felicità. Distrutto da un'enorme frana provocata dalla cattiva ed invidiosa maga Sibilla, esso tornò a vivere dopo molti anni grazie all'arrivo sul posto di pastori i quali, durante le lunghe notti, ricevevano la visita di bellissime fanciulle coperte da abiti che incarnavano la natura, il fuoco, il bosco, il prato, il vento, la neve, l'acqua. In realtà le ninfe altro non erano che strane creature, al servizio della Sibilla, dalle sembianze femminili ma con orribili piedi di capra che, prima dello spuntar del sole, scappavano via per non rivelare la loro doppia natura. Un giorno un cavaliere dalle origini ignote, col nome di Guerrin Meschino, riuscì a sconfiggere i magici poteri della Sibilla così che le fate, libere dall'incantesimo, poterono sposare i pastori dando così origine al paese di Pretare. Altre due leggende fanno da cornice al paese delle fate: la prima riguarda un episodio avvenuto durante un ballo, quando un montanaro si accorse delle zampe caprine delle fate; il suo silenzio fu comprato con la promessa di fargli trovare una moneta ogni volta che avesse messo le mani in tasca. Nonostante il denaro accumulato fosse legato a quel patto, il pastore non seppe resistere e volle svelare il segreto della sua fortuna: però, dal momento in cui raccontò il fatto, anziché una moneta tirò fuori un pugno di terra... (W E B)
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Post n°333 pubblicato il 11 Giugno 2012 da das.silvia
Fasulla sembianza d’un compiacere suadente hai disvelato nei palmi avidi di carezze accostate sipide d’un sentimento vero Eppure era assai lontano nell’elezione della tua mente persa in armonie intriganti che facciano scalpore Mi hai tratto nel losco broglio reso stridulo d’amore Riecheggia nel cigolìo stupito al sapore d’elusione ove un fioco riso cela abilmente il fremito disgregato
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati giugno 2012
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Post n°332 pubblicato il 11 Giugno 2012 da das.silvia
Crediamo, talvolta, di conoscere una persona che ci è vicina. I suoi atteggiamenti e le sue decisioni, nel tempo, siamo addirittura capaci di prevederle... eppure non sappiamo esattamente i suoi pensieri più profondi....anzi diciamo i suoi segreti. Già perchè ognuno di noi ha delle "cose nascoste" che tiene gelosamente segregate nel suo più profondo, per un'infinità di motivi. Probabilmente, quello più rilevante, è che in qualche modo si trasgrediscano le regole del vivere quotidiano, o il timore di critiche per decisioni non condivise in famiglia, o addirittura il fatto di non voler far trapelare dei pensieri particolari. Insomma avere delle motivazioni nascoste ci riguarda un pò tutti da vicino e forse sul calar della tenebra, ci crogioliamo in quei pensieri, dedicandogli tutte le nostre attenzioni e le probabili variazioni che vorremmo attuare nei loro confronti nel tempo. E se poi parlassimo durante il sonno e venissimo, in qualche modo scoperti? Certamente all'alba si negherebbe tutto, parlando di una sorta di sogno ricorrente, che da un po' di tempo ci infastidisce per la sua assiduità..... Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
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