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Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi di Luglio 2012

TEMPO DI LUCE

Post n°395 pubblicato il 11 Luglio 2012 da das.silvia

essenza profumata di datteri saporosi
solleticanti dischiuse nari
vellutati muschi carezzanti polposi petali di viole
ch'emanano eco di bosco mosso da dolci collisioni di vento
ossigeno etereo vibrante sull'epidermide
ambrata da fasci di luce lievemente riflessa
crepuscolo sfumato da chiaroscuri di vernici...
tutto ciò amplia l'immensità d'un apice d'amore
verso gli altri esseri umani mai raggiunto
in quell'incredibile energia nel tempo di luce...

 

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  luglio 2011

                          

 
 
 

CURARSI CON LA FORZA DELLA LUCE

Post n°394 pubblicato il 11 Luglio 2012 da das.silvia

 La cromoterapia ha origini antichissime; le medicine

tradizionali hanno sempre attribuito grande importanza

all’influenza dei colori sulla salute e sullo stato d’animo

dell’uomo. Egizi, Romani e Greci praticavano l’elioterapia

(esposizione alla luce solare diretta) per la cura di diversi

disturbi.In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto

conto di come i colori influenzino l’equilibrio dei chakra

, i centri di energia sottile che vengono associati alle

principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano

il proprio benessere fisico all’azione delle varie tinte: il

colore giallo serviva a rimettere in sesto l’intestino,

il violetto ad arginare gli attacchi epilettici. In Cina,

addirittura, le finestre della camera del paziente venivano

coperte con teli di colore adeguato e il malato doveva

indossare indumenti della stessa tinta. Negli ultimi anni la

cromoterapia ha avuto un notevole sviluppo grazie ai

numerosi studi scientifici che evidenziano l’influenza dei

colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico.

La cromoterapia usa dunque i colori per aiutare il corpo

e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. I colori

possono essere assorbiti dal nostro organismo in diversi

modi: - attraverso le irradiazioni luminose fatte con

speciali apparecchiature e filtri; - attraverso gli alimenti,

ossia mangiando cibi con il loro colore naturale; - attraverso

la luce solare poiché questa luce racchiude nel suo spettro

tutti i colori; - attraverso l’acqua solarizzata, ossia irradiata

con un’irradiazione luminosa di un preciso colore che la carica

di quella energia; - attraverso gli abiti, - attraverso il bagno,

quindi con acque colorate con essenze naturali o luci speciali;

- attraverso la meditazione, seguendo precise tecniche; -

attraverso la visualizzazione e la respirazione; - attraverso

il massaggio con speciali prodotti e pigmenti colorati. (W E B)


                                                 

 
 
 

LUNA PRECOCE

Post n°393 pubblicato il 10 Luglio 2012 da das.silvia

Ora che scivolo

su pianale d’immagini frastagliate d’amore

cerco un filamento di luce

espansione viscerale d’un battito

che mi avvicini

a un baratto d’intima essenza

ove plasmare la parte di me

che si muove nell’indefinito

per oltrepassare abbagli di luna precoce


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   luglio 2012

                

                                              

 

 
 
 

SUGGESTIONE

Post n°392 pubblicato il 10 Luglio 2012 da das.silvia

Chi di noi non ha trascorso nell’infanzia o nell’adolescenza

quella tipica serata, sovente estiva, in cui, magari attorno

ad un labile fuoco, si ascoltano le descrizioni terrifiche di

storie di fantasmi o vampiri o di zombies? Pian piano lo stato

emotivo dei presenti muta, dallo scherzo si passa ad

un’atmosfera tetra, le ombre si animano, e gli astanti vengono

invasi da sensazioni perturbanti che li riempiono di paura.E’

questo uno degli esempi più frequenti e banali di suggestione.

 
“La suggestionabilità, è l’attitudine del cervello a ricevere

o evocare idee e la sua tendenza a realizzarle, a trasformarle

in atti”. 
Bernheim ritiene che ogni idea suggerita tenda a diventare un

atto seguendo la legge dell’ideodinamismo. Peluffo precisa che

“...la suggestione si trasforma in associazione, l’associazione

in idea e l’idea in atto e così via. Qualora l’atto non esaurisca

l’energia il processo gira su se stesso, si sposta, si condensa

finché non trova uno sbocco compromissorio che può essere

il sintomo nevrotico (...) E’ anche evidente che l’idea diventa

emozione per mezzo delle catene associative. Basta vedere

il viso degli spettatori di fronte alle vicende più o meno

drammatiche che si svolgono sullo schermo. L’idea, tramite

le catene associative, anche organiche, diventa atto organico”


E’ noto a tutti come il rapporto medico-paziente sia il luogo

privilegiato di profondi fenomeni transferali (proiezione sullo

schermo costituito dalla persona del medico dei vissuti personali

inconsci e preconsci) e come tale relazione sia profondamente

influenzata da fenomeni suggestivi.


L’esistenza del fenomeno placebo ne é uno dei fenomeni più eclatanti.


(W E B)   

                


 
 
 

SENSO D'INFINITO

Post n°391 pubblicato il 09 Luglio 2012 da das.silvia

 

La mano si è posata con forza

su parabole vitali ferendomi a dismisura

eppur da quella sofferenza ho tratto un vanto

e senza retrocedere ho varcato il limite del cerchio

scrutando oltre

Ho assimilato colori d’ocra e nuova luce

nel gemito di foglie aleatorie nel vento

Nell’odore d’aliti di primavera 

ho tratto semi germoglianti natura

Migro ora  coi polsi liberi da legature

ampliando ascolti aperti a inedite impronte

in una piazza ove si racchiude il senso d’infinito


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   marzo 2012

 
 
 

IL DOPING

Post n°390 pubblicato il 09 Luglio 2012 da das.silvia

I composti chimici utilizzati illecitamente nello sport sono
molti, con diversi meccanismi d'azione e diverso indice di
pericolosità. Il 15 marzo 1999 è entrato in vigore un
emendamento, adottato dal gruppo di vigilanza nell'ambito
della convenzione antidoping, avente per oggetto il nuovo
elenco di riferimento di classi di sostanze farmacologiche
e di metodi di doping vietati. In linea generale sono vietate
quelle sostanze il cui uso da parte dell'atleta viene
finalizzato a ridurre la percezione della fatica, migliorare
la prontezza dei riflessi, accrescere la forza e/o la resistenza
muscolare, diminuire il dolore, controllare la frequenza
cardiaca e/o respiratoria, ridurre il peso corporeo, attenuare
l'ansia o mascherare la presenza nelle urine delle sostanze
vietate. Vengono considerate pratiche dopanti anche la
trasfusione del sangue (emotrasfusione) e la
somministrazione di globuli rossi o di prodotti derivati dal sangue.
Negli anni '50-60 erano in auge, soprattutto tra i ciclisti,
le amfetamine, stimolanti del sistema nervoso centrale.
Si tratta di sostanze che riducono la capacità dell'organismo di
percepire i segni premonitori dell'esaurimento psico-fisico, vale
a dire lo rendono meno sensibile alla fatica. Proprio perché
spingono l'organismo oltre i propri limiti, le amfetamine hanno
causato più morti fra gli sportivi (per aritmie, aumenti improvvisi
della pressione, infarti) di qualsiasi altra sostanza. Aumentano
inoltre in modo rilevante l'aggressività. Sempre in quegli anni,
il loro utilizzo nel football americano era così diffuso che per
questo sport venne descritta una particolare sindrome
psichiatrica, chiamata ''Sindrome della Domenica'', caratterizzata
da alterazioni del comportamento quali imprecazioni oscene
e atteggiamento collerico.
L'uso delle amfetamine è oggi in declino, mentre hanno
conquistato sempre maggiore popolarità gli ormoni anabolizzanti
, il cui impiego illecito in ambito sportivo purtroppo non viene
minimamente influenzato neppure dalle allarmanti notizie sui
danni che arrecano alla salute. ( W E B)
                      

 
 
 

COMPLICE DI TE

Post n°389 pubblicato il 08 Luglio 2012 da das.silvia

nell'intonaco sbiadito
d'un muro raffermo d'iridanti tocchi d'avorio
scorporo immagini di caldi tepori
carezzanti nel vespro dorato
riaccendono suasive atmosfere
di tue parole sottovoce
ampliate dal fascino d'un silenzio avvolgente

delicato s'inclina il sopracciglio
nei barbagli di pulsivi occhi schiusi
mentre romantiche beffe soffiate dalle dita
accentuano dolci smorfie di piacere
nel gioco d'azzardo d'attimi nudi nella mente
e vertigini baciate sul corpo complice di te...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

            

                                           

 
 
 

L'INVERSIONE DEI POLI TERRESTRI

Post n°388 pubblicato il 08 Luglio 2012 da das.silvia

Esiste una discussione in corso su eventi che hanno mutato

non solo la vita sociale, culturale ed economica della società

umana ma anche la geografica dei suoi territori e la qualità

della vita sul pianeta. Sembra infatti che non siano in corso

attualmente solo grandi mutamenti nell'assetto strutturale

della società come tale, ma anche nell'assetto strutturale

della Terra stessa. I cambiamenti climatici in corso, le anomalie

stagionali, e le inversioni di tendenza del clima, per molti,

sono da mettere in relazione ad un fenomeno poco conosciuto

ma che sembra essere avvenuto diverse volte nel passato:

'Lo spostamento dei poli terrestri', geografici e quindi anche

magnetici. Gli scienziati hanno predetto lo spostamento dei poli

fin da 1911 e quando Einstain venne a sapere di questa

ipotesi disse: "Questa idea mi elettrizza. E' di estrema

importanza per tutto ciò che è in relazione alla storia della

superficie terrestre". In particolare il 31 maggio del 1986,

P.R. Sarkar nel suo discorso inaugurale dell'associazione

internazionale 'Rinascita Universale', ha parlato sul tema:

"I poli cambiano le loro rispettive posizioni". Con molta

intuizione e acume intellettuale ha indicato che profondi

cambiamenti, dalle vaste conseguenze, sono iniziati dallo

spostamento dei poli terrestri. Questi cambiamenti avranno

conseguenze profonde su tutte le forme di vita,

sull'elettromagnetismo terrestre, sulla mente umana e sullo

sviluppo di qualità spirituali. Il problema è che, associate a

tale spostamento dei poli, sono previste catastrofi

geologiche di vasta portata in tutto il mondo e l'inizio di

una nuova era glaciale. Questo è successo nel passato,

ricordiamo i mammouth congelati in Siberia con della

vegetazione tropicale ancora nello stomaco, segni di

ghiacciai sulle Ande del Centro America ...Tutto si muove -

dice Sarkar - e anche i poli. "Nell'emisfero orientale il polo

nord si muove da nord a sud, mentre nell'emisfero

occidentale il polo sud si muove da sud a nord e non si

può essere certi che la loro distanza relativa non cambi".

(W E B)


 

 
 
 

QUELL'ACINO

Post n°387 pubblicato il 07 Luglio 2012 da das.silvia

Ebbra di risa


ti celi goduriosa


dietro pampini carnosi


ove racchiudi


significante impronta femminile


immersa nel riflesso vermiglio


d'un chicco d'uva rossa...


ne mordi vogliosa un acino


oscillando in eteree volute d'amore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   marzo 2011

                   

                                            

 

 
 
 

RESISTENZA DEI TOPI

Post n°386 pubblicato il 07 Luglio 2012 da das.silvia

Uccidere un topo è diventata un'impresa degna di

Rambo. Usate la colla per provare ad intrappolarlo,

e in un modo o nell'altro riuscirà a liberarsi; tentate di

utilizzare il veleno per ucciderlo, ma le esche avvelenate

scompariranno senza svolgere la loro funzione letale.

La resistenza al veleno che i topi hanno sviluppato nel

corso del tempo è principalmente colpa dell'essere umano

, che ha sottoposto i topi ad una pressione evolutiva

importante. I roditori, in risposta ai nostri svariati e

ripetuti tentativi di liberarci di loro, hanno deciso di

passare al contrattacco con una mossa che in pochi

si aspettavano. Come ha recentemente documentato

il ricercatore Michael Kohn della Rice University, diverse

varietà di topi provenienti da tutto il mondo sono

riuscite a trasferire geni tra loro, creando ibridi dotati

di un'incredibile resistenza al veleno per topi più comune.

Gli ibridi sono generalmente individui particolarmente

svantaggiati, soprattutto dal punto di vista riproduttivo.

Nel caso di questi topi, solo meno del 50% dei roditori

sarà dotato della capacità di procreare; deve esserci

quindi un vantaggio evolutivo che ha consentito a questi

ibridi di sopravvivere fino ad ora e che bilancia la scarsa

fertilità. "Qualche volta, compare uno strano ibrido che

ha la giusta combinazione di genomi dalle due specie

che lo hanno creato, cosa che lo rende temporaneamente

superiore rispetto alle specie originali" spiega Kohn.

La scoperta del "super-topo" è avvenuta all'interno di un

panificio tedesco. Il proprietario, dopo aver tentato di

uccidere i roditori utilizzando il bromadiolone, una

versione potenziata del veleno per topi più comune, si

è accorto che il tentativo di avvelenamento era risultato

completamente inutile, e ha deciso di inviare qualche

topo al laboratorio di Kohn per capire quale fosse il

segreto dietro a questa resistenza.

Quando si parla di veleno per topi ci si riferisce

generalmente alla warfarina, un composto anticoagulante

privo di odore o sapore, ideale per avvelenare esche

per topi. La warfarina agisce lungo un periodo di diversi

giorni, accumulandosi nell'organismo del roditore man

mano che questo si nutre dell'esca, fino a raggiungere

la dose letale.

Il bromadiolone, spesso chiamato "super-warfarina",

è un derivato della warfarina più potente del veleno

originale, e che ha la tendenza ad accumularsi anche

nel fegato dell'organismo avvelenato. E' sempre

risultato efficace laddove la warfarina ha fallito, ed

agisce riducendo la quantità di vitamina K nell'organismo

provocando emorragie interne letali.

Il problema è che la warfarina e i suoi derivati sembrano

ormai essere ben tollerati dalla maggior parte dei topi.

Per quale motivo? Perchè i topi europei trovati nel

panificio tedesco, oltre ad essere incredibilmente

adattabili, sarebbero ibridi di topi europei ed africani

dotati di un particolare gene. Questo gene, già noto

in alcuni roditori e in altri animali, consente di bilanciare

una dieta povera di vitamina K, ma ha come effetto

collaterale quello di elevare la soglia di tolleranza

alla warfarina. ( W E B)

 

 
 
 

UNA SERA

Post n°385 pubblicato il 06 Luglio 2012 da das.silvia

 

annodo trame di capelli
mentre la notte alimenta senso d'oblio
nel suo pennellare fosca oscurità

tessuta essenza d'invisibili tracciati
modera quel volteggio di femminee curve
che di papavero oppiano rosso carminio

mentre il mio qui disperso nell'aria stremata
da abissale silenzio
posa tacito sguardo su inclini ombre
(rimbalzano folgoranti spicchi di luna
disorientandomi)

misteriose paiono sminuzzare
immagini esistenziali mai combacianti
disperse in ruvidi confini
di svilita dolcezza
ove baccello di verde ossida l'ebbrezza...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati    gennaio 2011

 
 
 

SFIDA DEL GIAPPONE

Post n°384 pubblicato il 06 Luglio 2012 da das.silvia

UN TERREMOTO di grado 7, nell'Appennino meridionale

provocherebbe tra i 5 e gli 11mila morti, in Giappone 50.

Un sisma ancora più violento (intensità 7,5) in Calabria

causerebbe tra le 15 e le 32mila vittime, appena 400 in

una città densamente popolata come Tokyo.

A fare la stima dei possibili danni di un identico sisma in

Italia o in Giappone è uno studio di Alessandro Martelli,

che insegna "costruzioni in zona sismica" all'università di

Ferrara, dirige la sezione "prevenzione rischi naturali"

all'Enea ed è presidente dell'Associazione nazionale di

ingegneria sismica. "In Giappone un terremoto come quello

dell'Aquila non sarebbe neanche finito sul giornale" dice.

"E invece da noi l'applicazione della legge che impone criteri

antisismici per gli edifici di nuova costruzione viene

rimandata in continuazione". ll "segreto" del Giappone

(ma anche di California, Messico, Turchia, Nuova Zelanda)

sta in tecnologie come i cuscinetti antisismici disposti alla

base degli edifici, l'uso di acciai molto più elastici del normale

, la fibra di carbonio che avvolge i pilastri e li rende più

resistenti alle fratture, apparecchi detti "dissipatori"

che assomigliano agli ammortizzatori di un auto e vengono

disposti tra un piano e l'altro degli edifici più a rischio.

"Non esiste terremoto in grado di far crollare un palazzo

costruito adottando tutti i dispositivi dell'ingegneria

antisismica" sottolinea Rui Pinho, che insegna meccanica

strutturale all'università di Pavia ed è responsabile del

settore rischio sismico all'European Centre for training

and research in earthquake engineering. "Lo provano

i casi di California e Giappone, dove sismi molto potenti

provocano danni limitati".

In Italia un censimento degli edifici più o meno resistenti

ai sismi esiste, ed è in mano tra gli altri alla Protezione

Civile. Viene però classificato tra i "dati sensibili" e non è

reso pubblico. "Divulgarlo potrebbe generare paure

ingiustificate tra la popolazione" spiega Pinho. Secondo

cui a subire i danni maggiori durante un sisma sono

soprattutto gli edifici in muratura ("Solo il 10% dei palazzi

che crollano sono di cemento armato") e l'80% delle

strutture edilizie italiane è in grado di uscire indenne

da un evento come quello abruzzese. "A crollare per

una magnitudo 5 o 6 è lo 0,5% degli edifici" dice

l'ingegnere di Pavia. "Una percentuale piccola, eppure

l'evento è così disastroso da lasciare difficilmente

sopravvissuti". (W E B)


 
 
 

CAREZZA D'AMORE

Post n°383 pubblicato il 05 Luglio 2012 da das.silvia

Dolcemente s'acqueta il barbaglio dell'iride


idealizzato da un taglio di luce


riverbero d'una proiezione di struggente primavera


nella civettuola sommossa d'enfatizzante intrigo


inebriante una carezza stupita d'amore...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati    luglio 2011

             

                                                

 
 
 

TRACCE D'ILLUSIONE

Post n°381 pubblicato il 04 Luglio 2012 da das.silvia

Nell’inedia del tuo mare argilloso

fondi l'estasi del colore ocra

nell’impressione che ti destabilizza

Accentua la densità del limo

generato sulla mia epifania di sensi

Ammutolita mi accuccio

nell’enfasi di disamore

che manlevi silenzi di rondini in inverno

e dolcezza di ciglia accostate

Nei fiati invasi d’intrigante broncio della tua virilità

non ravviso solco nella carne

ma ludo infantile che sappia dischiudere sipide certezze…

 

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   giugno 2012


 
 
 

L'ILLUSIONE

Post n°380 pubblicato il 04 Luglio 2012 da das.silvia

 

Il fenomeno dell'illusione consiste nel confondere una

parte per il tutto: vedo una persona di spalle, ha la testa

di una forma simile a quella di un amico, mi avvicino per

salutarla e mi fermo, deluso dalla scoperta che si tratta

di un'altra persona. L'illusione si basa sempre sulla

somiglianza tra 2 forme simili, che possono essere confuse

tra loro: ciò spiega solo il come dell'illusione, ma non il

perché. Magari, non mi accorgo che quell'amico mi manca

e che vorrei vederlo: questo è il perché dell'illusione.


Il perché dell'illusione è da cercare in una emozione o in

un bisogno di cui non siamo consapevoli, che ci induce a

vedere cose che non esistono. Sono particolarmente noti

quegli esperimenti che dimostrano come persone affamate

tendono a vedere panini e torte nella maggior parte delle

immagini ambigue, che vengono loro sottoposte. Quindi,

i bisogni e le emozioni irrisolte tendono sottilmente a far

percepire situazioni, contesti, oggetti e significati che non

esistono. Oltre il 90% delle persone vivono in uno stato di

sonno, cioè di inconsapevolezza, che porta a sviluppare

illusioni collettive, tutta la giornata, per tutta la vita.

Non potrebbe essere altrimenti, visto che la consapevolezza

è una sudata conquista di pochi e che l'illusione cresce

unicamente sul terreno dell'inconsapevolezza.


Quindi, ogni volta che non sono consapevole di un'emozione,

tenderò a sviluppare un'illusione: ad esempio, non sento

la mia rabbia e mi illudo che il rapporto con il mio amico sia

fluido e scorrevole. Poi, mi viene la gastrite e vado dal medico,

che mi riempie di farmaci e ciò mi evita di ascoltare il sintomo

(frutto dell'emozione sottostante): così facendo, perdo

continuamente l'opportunità di ascoltarmi un po' più

attentamente e continuo a sviluppare disarmonia, visto che

i farmaci influiranno negativamente su altri organi.

L'attaccamento all'immagine che ho di me stesso, poi, cristallizza

l'intera sequenza: io sono una persona pacifica e tollerante,

che va d'accordo con tutti e che non crea attriti con gli amici.

Che bella persona che sono! Anche se lo stomaco non è molto

d'accordo, posso continuare a raccontarmela come mi pare.


Tutto ciò fa pensare a quanto la consapevolezza impegni:

nel momento in cui cominciate a tradurre i vostri sintomi fisici

con l'espressione delle vostre emozioni, comincia un nuovo

mondo, tutto da scoprire. Ed il percorso che ne consegue,

gradualmente, impone delle scelte. Quelli che seguono sono

solo alcuni chiari esempi di come l'illusione può prendere

piede nella vostra vita, per creare, o riprodurre, una sottile

gabbia, il cui unico obiettivo è quello di proteggervi dal reale

contatto con la Realtà. ( W E B)

 


 
 
 

ABITO D'AMORE

Post n°379 pubblicato il 03 Luglio 2012 da das.silvia

lussureggiante alito di mimosa
in un carezzevole cilestrino primaverile
soffonde anelante madrigale
immerso in setosi grappoli di sole

quel travisante stormire di foglie
interrotto dal garrire d'esili creature in volo
dischiude un capriccioso refolo
smuove docili onde
d'un acquerellante rivolo adolescente

tracimano brividi d'attesa passionale
in un fruscìo sferzante
un recondito bugigattolo della personalità
nel profilo distratto smarrisce il corpo
dentro un amaranto abito d'amore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati aprile 2011

       

                                      

 
 
 

CORRENTI MARINE

Post n°378 pubblicato il 03 Luglio 2012 da das.silvia

Le correnti marine sono molto importanti: infatti riscaldano

o raffreddano una area a loro circostante, come per esempio

la Corrente del Golfo, che riscalda tutta la zona circostante

il mare del Nord. Senza di esse cadremmo in una possibile

era glaciale che interesserebbe soprattutto i paesi del nord.

Il surriscaldamento globale, come già detto , influenzerebbe

molto l'attuale stato dei ghiacciai, che sciogliendosi

provocherebbero un innalzamento degli oceani ma anche un

raffreddamento delle correnti marine. L' effetto serra

altera i processi che avvengono negli oceani, con

drastiche conseguenze sulla situazione climatologica e biologica

del pianeta.

  
Onda anomala nell' oceano

La regione artica si sta riscaldando con velocità

doppia rispetto a quella media del resto del mondo.

In Alaska, nel nord del Canada e in Groenlandia,

la temperatura media è cresciuta a ritmo di 0.7 °C per

decennio in questi ultimi 50 anni, e la crescita maggiore

si è verificata in inverno. Le precipitazioni atmosferiche a

partire dal 1900 sono aumentate in media di circa l'8%,

ma con punte, in autunno e in inverno, anche del 50%, soprattutto

in Groenlandia, nord del Canada e Siberia settentrionale.

Il "permafrost" artico è in lento ma progressivo scongelamento

, ed il limite meridionale della presenza di ghiaccio permanente

si è spostato, in questi ultimi decenni, di decine di km verso

nord. Inoltre, il volume dei ghiacci artici è diminuito di circa

il 10% negli ultimi 25 anni e, nel frattempo, la loro estensione

si è ridotta di oltre un milione di km quadrati. Sono questi i

principali risultati di un ampio studio sull'Artico che

è stato oggetto di un Simposio internazionale, tenuto nel novembre

2004 a Reykjavik in Islanda. Se il riscaldamento climatico in

atto procederà a questi ritmi, o addirittura a ritmi superiori,

come molte proiezioni future prospettano, non vi è dubbio

che gli effetti più rilevanti, oltre che più vistosi, dei cambiamenti

climatici futuri saranno proprio nella aree polari, che sono quelle

più sensibili al surriscaldamento climatico. Tra le possibili

conseguenze, due sembrano particolarmente gravi: l'innalzamento

delle acque e l'aumento della salinità marina.

Tra i due possibili problemi, che rischiano di venire a presentarsi

in un futuro neanche troppo lontano, il più grave sembra proprio

l'aumento della salinità marina. La massiccia immissione di

acqua dolce nel mare, che potrebbe ulteriormente aumentare

il surriscaldamento del clima, modificherà la concentrazione salina

delle acque marine in un bacino, come quello del nord Atlantico,

che per quanto possa apparire esteso, è abbastanza ristretto e tale da

non permetterne un rapido rimescolamento e una omogeneizzazione 

con le acque più salate dei mari posti a più bassa latitudine. Se, con

il riscaldamento climatico, la velocità di immissione di acqua

dolce nel nord Atlantico sarà superiore alla velocità di diluizione

e di omogeneizzazione  con le acque salate del dell'oceano Atlantico

subtropicale, si creerà una differenza, o un gradiente di salinità,

tra le acque dell'Atlantico settentrionale e quelle dell'Atlantico

centro-meridionale. Ebbene, la possibile futura glaciazione di gran

parte dell'emisfero nord sarà originata proprio da questa

differenza di salinità delle acque atlantiche.

Una differenza di salinità tra le acque dell'Atlantico

settentrionale e quelle dell'Atlantico centro-meridionale potrebbe

causare, oltre alla glaciazione di gran parte dell'emisfero nord,

un totale sconvolgimento delle correnti marine. (W E B)



 

 
 
 

TRAME DI PIOGGIA

Post n°377 pubblicato il 02 Luglio 2012 da das.silvia

Sottili trame di pioggia
estenuano
quella malinconia taciuta
ch'asperge
l'abboccato sentimento
in bilico
sullo strapiombo
d'un arduo pensare

Alchemico richiamo
suggerisce
suadenti sussurri
che accentuano
inattesa saetta nel turchino
sul crepitìo
d'un madido bacio mai obliato


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   novembre 2010

                                                        

 

 

 
 
 

BARRIERA CORALLINA

Post n°376 pubblicato il 02 Luglio 2012 da das.silvia

Tra gli ecosistemi più delicati della terra, le barriere

coralline sono una caratteristica specifica della costas

del Sinai. Formate da vasti campi di corallo, che al loro

turno sono costituite da colonie di minuscoli polipi, il

loro sviluppo richiede precise condizioni ambientali.

 In alcuni punti le barriere del mar Rosso sono pareti

a picco ricoperte di coralli rosa, gialli e rossi. Molti vengono

qui in vacanza proprio per il nuoto subacqueo e la zona

è ricca di centri per le immersioni. Agganciati ai reef, simili

a ripide pareti che raggiungono profondità vertiginose

e che a volte affiorano alla superficie, queste creature

formano allargo banchi e isolotti corallini, per piombare

nuovamente verso gli abissi. Benchè sembrino robuste,

le barriere sono molto fragili e quindi quelli che fanno

snorkeling nel Mar Rosso sono invitati a guardare ma

non toccare i coralli. I coralli si dividono in due categorie:

i coralli duri che si creano da soli degli scheletri esterni,

e i coralli teneri che vivono senza questo involucro.

Le barriere nascono dall'accumulo di scheletri di coralli

morti nel corso di migliaia di anni.

 A causa della considerevole profondità delle zone

coralline i sedimenti non riescono mai a risalire in

superficie per cui le acque sono limpide. Tra queste

vallate sommerse e il litorale si trovano barriere

secondarie a profondità più modeste, ideali per lo

snorkeling. In queste lagune splendide e tranquille i

pesci più piccoli allevano le loro nidiate.(W E B)


 
 
 

CRUDELE AMORE

Post n°375 pubblicato il 01 Luglio 2012 da das.silvia

si sfilacciano fragili trame d'amore
posando su sorrisi stremati
- ritagli d'un liso abito passionale -

giace folgorante asfalto sentimentale
in un vicolo solitario
accentuando crudeli desinenze
in frammenti di ruvida luna

la loro spietata fatalità
enfatizza la portata di quell'amore
nel suo sofferente riverbero

provoca esaltante accento d'ardore
divenuto importante
nell'infinitudine della sua sofferenza


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  aprile 2011


 

 
 
 

 

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