Creato da das.silvia il 26/02/2012

Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi di Settembre 2012

IL GHETTO INFURIATO

Post n°558 pubblicato il 30 Settembre 2012 da das.silvia
 

è nelle trame del dissenso
che vestono di nero
gli argini della coscienza
in quel mesto dischiudere
i ventagli delle pupille
sensibilizzate da un lampo inaspettato...

anche un uomo nel cruento rimbalzo della sorte
può piangere
in quell'amaro retrogusto
che insinua morbide labbra
fino a soffocare il ghetto infuriato


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  marzo 2011

                     

 
 
 

IL CAVALLUCCIO MARINO

Post n°557 pubblicato il 30 Settembre 2012 da das.silvia

Il cavalluccio marino o ippocampo lo si trova nel Mediterraneo, sulle coste

orientali dell'Atlantico e persino nella Manica. Questopesce si stabilisce

nei luoghi ricchi di piante acquatiche. Esso è lungo circa 15 centimetri ed

ha una testa che forma un angolo retto con il corpo. Questa posizione

unita alla sua forma e alla rastremazione del corpo che ricorda un lungo

collo, gli conferisce una curiosa somiglianza con la testa di un cavallo.

Proprio a questa somiglianza l'animale deve il suo nome. Il suo corpo è

bruno o nerastro ed è coperto da placche ossee che sembrano dividere

l'animale in anelli e formano robuste creste longitudinali. L'ippocampo

nuota in posizione verticale, spinto in avanti dalle rapide vibrazioni della

pinna dorsale, mentre la vibrazione delle pettorali e i movimenti della

coda servono per gli spostamenti verticali. La lunga coda prensile, che

generalmente porta arrotolata in avanti, è sprovvista di pinne ed è

sempre pronta ad attorcigliarsi intorno alla prima alga che incontra;

dopo di che l'ippocampo esplora l'acqua circostante alla ricerca di una

preda su cui lanciarsi rapidamente. L'ippocampo possiede occhi mobili e

indipendenti l'uno dall'altro, ed è soggetto a cambiamenti di colore.

La sua alimentazione si compone di piccoli crostacei, ma mangia anche

anche minuscoli animaletti che raccoglie sulle foglie di posidonia.

In primavera maschio e femmina si accoppiano. I due coniugi rimangono

l'uno di fronte all'altro finchè la femmina ha introdotto tutte le uova, circa

200 uova in pochi secondi, fecondate via via dal maschio, nella sacca

d'incubazione che quest'ultimo porta sotto la coda e che è fornita,

alla sommità, di una piccola apertura. Dalle uova escono minuscoli

embrioni, e 60 giorni dopo la deposizione il maschio, con energiche

contorsioni, espelle i piccoli, lunghi una dozzina di millimetri, filiformi e

trasparenti.( W E B)

 

 
 
 

IL COMPASSO

Post n°556 pubblicato il 29 Settembre 2012 da das.silvia

Giocoso
simmetrico aggeggio
d'un rivelar
avvincente simbolismo
suadente
a capace geometra
creatore terrestre cerchio

Immensa brillar fa luce
quel tondo congiunto
a ideale cerchio d'amore
ch'esprime idoneo sentimento
verso l'intera umanità

Ella grande bene convoglia
fissando la punta del compasso
nel proprio cuore
l'altra verso l'intrinseco nesso
del frangente
ch'interpreta a iosa
crescente evoluzione

 

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  novembre 2010

                

 
 
 

L'IMPORTANZA DELL'ACQUA

Post n°555 pubblicato il 29 Settembre 2012 da das.silvia

L'acqua  è fondamentale per l'organismo: è infatti il mezzo attraverso il quale si

svolgono tutte le reazioni metaboliche. Interviene nei processsi digestivi, nella

regolazione dellapressione osmotica, nel trasporto delle sostanze nutritive e nel

mantenimento della temperatura corporea. Quando l'acqua introdotta e formatasi

nell'organismo equivale a quella eliminata (urine, sudore, respirazione e

traspirazione) l'individuo è in equilibrio idrico. L'acqua è il nostro costituente

fondamentale: nell'organismo umano adulto è presente in una quantità pari al 60%

del peso corporeo, mentre alla nascita raggiunge circa il 75%. La pelle è la parte

del corpo dove l'acqua è presente in maggior quantità, specialmente negli strati

più profondi che sono costituiti dal 70% da acqua. Bere abbondantemente aiuta

a mantenere la pelle ben idratata, giovane ed elastica, soprattutto nei mesi estivi,

quando l'esposizione prolungata ai raggi del sole comporta una maggior perdita

d'acqua, rendendola più secca. La giusta quantità d'acqua permette al cervello di

controllare correttamente i meccanismi di termoregolazione del nostro corpo. La

mancanza d’acqua da origine a scompensi come: crampi, sensazione di 

spossatezza e mancamenti nei casi di disidratazione più gravi. La presenza

dell'acqua è fondamentale nel sangue, non solo perché è il principale elemento

del plasma (la componente liquida del sangue), ma anche perché assolve

all'importantissima funzione di regolare il volume del sangue e la sua fluidità.

Un organismo fortemente disidratato ha il sangue più denso e, di conseguenza, la

circolazione rallentata. (W E B)

           

 

 
 
 

PAPAVERO

Post n°554 pubblicato il 28 Settembre 2012 da das.silvia
 

Esplosione
spontanea
passionale
vermiglia essenza

Fragile
impalpabile
peduncolo
Sovrapposta
setosa sottigliezza

Sfoggia
minuto gambo
Reclinar
capriccioso refolo
Leggero
ancheggiar
timida corolla


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  giugno 2010


 
 
 

RADIOATTIVITA' NEL GLOBO

Post n°553 pubblicato il 28 Settembre 2012 da das.silvia

Nonostante il terremoto del 2011 e le preoccupazioni per Fukushima abbiano riportato

la minaccia della radioattività di nuovo nella coscienza pubblica, molte persone non si

rendono ancora conto che la contaminazione è un pericolo che riguarda tutto il mondo.

I radionuclidi figurano tra le prime sei minacce tossiche, come indicato da un rapporto del

2010 del Blacksmith Institute, una organizzazione non governativa che si occupa di

inquinamento. Potreste restare sorpresi dalla posizione di alcuni dei luoghi più radioattivi

al mondo – e quindi dal numero delle persone che vivono nel terrore per gli effetti che le

radiazioni possono avere su di loro e sui loro figli.   Il sito di Hanford, a Washington, era

parte integrante del progetto di bomba atomica degli USA, avendo prodotto plutonio per la

prima bomba nucleare e per la bomba “Fat Man”, usata a Nagasaki. Durante la Guerra

Fredda, il sito intensificò la produzione, fornendo plutonio per la maggior parte delle

60.000 armi nucleari americane. Anche se dismesso, contiene ancora due terzi del volume

delle scorie altamente radioattive del paese – circa 53 milioni di litri di scorie liquide, 25

milioni di metri cubi di rifiuti solidi e 200 chilometri quadrati di acque contaminate al di sotto

dell’area, che lo rendono il sito più contaminato degli Stati Uniti. La devastazione ambientale

di quest’area dimostra che la minaccia della radioattività non è semplicemente qualcosa che

può arrivare con un attacco missilistico, ma può nascondersi nel cuore del proprio stesso

paese. (W E B)

    

 
 
 

TOCCANTI DISEGNI

 
ora che i voli più reconditi si posano sul trepidante sfiorarmi
(mimata sensualità in bilico su cilestrino orizzonte)
scivola lo sguardo in un sorso d'attrazione
suscitando in me un desiderio sovrano...

mentre fruga lo scenario più segreto

la mancanza di te in quel riso mascalzone

fa sopire raggiate scie nel desertico sfondo
e la bocca arsa di quel velo di sensualità
trae sollievo in un trasalire d'affusolate mani...
nel circuire toccanti disegni
ove s'arrampicano salite ubriache di te

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati febbraio 2011

 

 
 
 

IL MISTERO DEL SUONO

Post n°551 pubblicato il 27 Settembre 2012 da das.silvia

Misteriosi suoni provenienti dalle profondità degli oceani turbano e affascinano

gli scienziati, che ritengono possano provenire da sconosciute creature degli abissi,

la cui esistenza ricorre da sempre nelle leggende e nei racconti di mare. I ricercatori hanno

chiamato 'bloop' il suono, che è stato registrato dalla catena di microfoni distribuiti nelle

profondità marine dagli Usa per individuare il movimento dei sottomarini sovietici durante la

Guerra Fredda. Il verso tuttavia non sembra appartenere ad alcuno degli esseri conosciuti

che vivono a grandi profondità, anche perché è molto più forte. Nel 1997, il suono è stato

registrato anche da microfoni ad oltre 3.000 mila miglia di distanza, scrive il settimanale 'New

Scientist'. E questo significa che si è trattato di un suono molto più forte di tutti quelli

conosciuti, compresi quelli emessi dalle più grandi balene. Una delle ipotesi che circola ritiene

che possa provenire da un calamaro gigante che vive tra i 4.000 ed i 5.000 metri di

profondità. Alcuni esemplari morti sono stati ritrovati sulle spiagge, ma non sono mai stati

avvistati in mare. Il più grande calamaro mai ritrovato misurava - compresi i tentacoli - una

ventina di metri di lunghezza, ma si ritiene che ne possano esistere anche di molto più

grandi. Tuttavia Phil Lobel, biologo marino dell'Università di Boston, mette in dubbio il fatto

che all'origine del potente rumore vi sia un calamaro gigante in quanto, sostiene, i cefalopodi

non possono avere un sacco da riempire d'aria dal quale emettere quel tipo di suono anche

se, ammette, non si può escluderlo in via assoluta. (W E B)


 
 
 

TEMA INSOLITO

Mani artificiosa brina
pregnano eco lontano
infefinite attingono
dolci inezie di cielo

Minuscoli coralli aranciati
frugano eclettiche forme

Soffonde energia espansiva

Desuete strenne
stravaganti esili
riaffiorano armonizzate
singolare sensualità

Accordi inusitati
afrodisiaco
insolito attimo
rivelano opposto intrigante
intender scontato

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  dicembre 2009


         

 
 
 

LA FESTA DI PRIMAVERA

Post n°549 pubblicato il 26 Settembre 2012 da das.silvia

La festa di primavera o capodanno cinese coincide con l'inizio del calendario

lunare. E' il giorno della seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno. Nel

calendario occidentale cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. In questo giorno

i cinesi vogliono esprimere il ringraziamento per l'anno trascorso e il desiderio

di vivere un anno felice. Ringraziano i loro antenati per tutto ciò che hanno

avuto di buono nell'anno passato. E' il giorno delle riunioni familiari e dei

grandi banchetti. Nei giorni precedenti, nelle case cinesi, c'è un gran daffare

per preparare la festa. Tutta la casa viene pulita e riordinata, ma particolare

attenzione si ha per la cucina. Scope, coltelli e cose accuminate vengono

tenute nascoste fino al giorno successivo al capodanno, perchè si crede che

questi oggetti portino sfurtuna. Strisce di carta o di seta rossa sono appese

alle porte sia all'internoche all'esterno. I fiori sono disposti in tutta la casa

perchè simboleggiano prosperità e felicità. Alla veglia del capodanno le

famiglie si riuniscono. Gli adulti e i bambini stanno alzati tutta la notte

perchè è credenza che stare in piedi a lungo porti lunga vita ai genitori. A

mezzanotte si offre il cibo agli antenati e si fanno scoppiare petardi e fuochi

d'artificio per speaventare e far fuggire gli spiriti maligni. E' tradizione portare

per le strade il drago. Il drago appartiene alla mitologia cinese. E' una creatura

benevola che simboleggia la longevità, la prosperità e la pioggia.(W E B)


 
 
 

MANETTE

 

Metalliche manette
avido
luccicante acciaio

Forte
imprimono polsi
oberato
intrinseco turbamento

Irruento
scaglia istinto
incontrollato
oneroso frangente

Surrogato d'impulsi
raddoppia
autentica
energia muscolare

Specchio impietoso
impassibile
riflette
spiegate
emancipate ali


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   marzo 2010

 
 
 

SUONI MISTERIOSI DELLA TERRA

Post n°547 pubblicato il 25 Settembre 2012 da das.silvia

Sono numerosi i casi in questi ultimi mesi di persone o gruppi di persone

che asseriscono di aver sentito strani suoni provenire da fonti non identificabili.

Alcuni hanno pensato anche di registrarli e metterli su Youtube. Cosa sta

succedendo al nostro pianeta? Si è messo improvvisamente a cantare? È proprio

la Terra a crearli o i suoni sono artificiali? Come sempre succede in questi casi

fantasia e realtà si mescolano tra loro facendo diventare il fenomeno qualcosa di

alieno, in un anno, questo, che per molti la fine del mondo è dietro l’angolo.

Tuttavia anche per un fenomeno come questo la scienza può dare una risposta

nella maggior parte dei casi e quando non è in grado di arrivarci è perché mancano

dati a sufficienza per giungere ad una spiegazione. Partiamo da un caso specifico.

Siamo a Windsor, Canada, vicino al confine con gli Stati Uniti. Nel febbraio del 2011

un suono dalla frequenza molto bassa iniziò ad infastidire i residenti. Esso rimase

udibile per diverse settimane, ma prima che una commissione d’inchiesta fosse

partita per cercarne le cause esso smise di farsi sentire. Ma ora eccolo di nuovo,

proprio agli inizi di febbraio di quest’anno. Lo stesso sindaco della città, Al

Maghnieh, ha detto: “Si immagini di essere all’interno di un’auto dove si sente

un misterioso suono a bassa frequenza che fa vibrare anche lo specchietto

retrovisore”. Dopo che migliaia di proteste sono arrivate alla municipalità

ipotizzando addirittura l’arrivo degli alieni, il Natural Resources Canada ha dato

il via ad una ricerca. Conclusioni: il rumore arriverebbe da un’area con numerose

fabbriche che si trova sull’Isola Zug posta sul fiume Rouge. Ma essa è di proprietà

statunitense e quindi non è possibile, se non con accordi tra i due Paesi,

approfondire la ricerca. E quindi il misero rimane e le leggende fioriscono. (W E B)


 

 
 
 

DOWN

 

Attonito affonda nel solco fragile
la periferia inerme
inadatta sostare nel rumore del giorno
arrogante per un bambino down
intinto nell'empatia argillosa
di fibre delicate
impastate in somatismi esotici
estranei alla moltitudine scontata
inabile posare le gambe
oltre la misura d'orizzonte
dislocato in una dimensione univoca
insormontabile...
anche se incolla agli occhi
un cromosoma eccedente d'amore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati    maggio 2011


 

 
 
 

IL FAGGIO

Post n°545 pubblicato il 24 Settembre 2012 da das.silvia

Albero alto fino a 30 (40)m. Il suo tronco si erge regolare e privo di rami fino

a grande altezza se cresce in ceppaie molto fitte, mentre se cresce isolato, i rami

iniziano da molto in basso ed in alto formano una cima alquanto ampia. La chioma

rotondeggiante ha foglie disposte in modo da operare una copertura molto elevata

attribuendo al Faggio la qualità di essere uno fra gli alberi più prodighi d’ombra. Assai

prima della fogliazione si possono facilmente distinguere le gemme fogliari da quelle

 fiorali: le prime sono sottili ed aguzze, mentre le seconde sono più grosse e larghe

(gemme di solito con colore bruno rossiccio). Sulle ampie zone dell’Europa Centrale

il Faggio è albero dominante, perchè è la pianta che più delle altre sa come sfruttare

la luce. Le piante giovani hanno però bisogno della protezione della foresta, poichè

temono il gelo e la siccità, mentre gli alberi maturi temono il troppo sole perchè la loro

corteccia, liscia e sottile, non è sufficiente per la protezione degli organi sottostanti.

 Una faggeta, cioè un bosco a prevalente presenza di Faggio, è sempre un bosco

pittosto fitto ed ombroso, tanto che diventa difficile per altre piante socializzare prima

che il fogliame del Faggio si chiuda sopra tutto il suolo ricoprendolo completamente.

Solo alcuni alberi riescono a sopravvivere così perchè amano l’ombra, come il Tasso,

l’Agrifoglio, l’Abete rosso. I Faggi possono raggiungere i 250-300 anni d’età, in casi

rarissimi anche il mezzo millennio, ma spesso durante il secondo secolo di vita sono

vittime della decomposizione del durame.  (W E B)


 
 
 

SENSO D'OSCURO

Post n°544 pubblicato il 23 Settembre 2012 da das.silvia

Avvolgente e aggressivo
scandisce ambito passo
d'uomo il senso oscuro
racchiuso nelle insidiose viscere
a svelar vermiglio istinto

Sfrenato nell'attimo cruento
dolcemente circuisce
incarnato femminile
azzannando esili curve
che sfinire osa
nel rarefatto ultimo afflato...


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati ottobre 2010

         

 
 
 

IL FRUTTO DEL MELOGRANO

Post n°543 pubblicato il 23 Settembre 2012 da das.silvia

La Melagrana non è altro che il frutto del Melograno, un arbusto chiamato Punica

Granatum che ha le sembianze di un cespuglio con foglie piccole e lunghe di colore

verde, che può raggiungere un’altezza di 4 metri. Le sue origini vanno ricercate nel Nord

Africa e nel Caucaso; oggi il melograno cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee

dell'Asia e dell'Europa ed è largamente diffuso anche in Nord America. I suoi fiori sono di

colore rosso scarlatto e sono racchiusi in una specie di guscio tondeggiante che presenta

alcuni petali sulla sommità. Anche i semi sono di colore rosso e “vantano” un succo dolce e

dissetante, ricco di proprietà salutari.Anticamente si pensava che il succo del melograno

rappresentasse il sangue del dio Dioniso, e sembra che la dea dell’amore, Afrodite, lo

avesse piantato sulla terra in suo onore. Fin dai tempi antichi la melagrana è stata

considerata il frutto della fertilità: in alcune popolazioni infatti, le spose lo utilizzavano per

predire il numero di figli che sarebbero nati e spesso venivano intrecciati tra i capelli i rami

del melograno, come augurio di fecondità; il simbolo di questo frutto è quindi l’abbondanza.

Inoltre, la fitoterapia e numerose recenti ricerchi, attribuiscono al melograno numerose

proprietà benefiche sia nelle radici (proprietà antibatterica e antielmintica in grado di

combattere la tenia), sia nel frutto (sostanze polifenoliche che combattono le patologie

vascolari). I polifenoli sono infatti sostanze antiossidanti, contenute in numerosi alimenti,

molto utili per combattere le degenerazioni dell’apparato vascolare. Ulteriori studi hanno

anche evidenziato che la melagrana ha anche un effetto gastroprotettivo sullo stomaco.

La pianta del melograno, nel linguaggio floreale, grazie proprio al suo colore rosso vivo, ha

un grande effetto a livello ornamentale, specialmente gli esemplari con rami e tronchi

contorti; molti parchi e giardini ne sono pieni e spesso viene sistemata con altre piante per

realizzare siepi e composizioni floreali particolari. (W E B)

      

 
 
 

SOTTOVOCE D'AUTUNNO

 

Nel viale sbiadito

da sommosse d’esili foglie

melanconici tratti d’effervescenze

pacate dal brulichìo d’estate

azzardano un velato romanticismo

Si fa più compatto

sul balenare soffuso d’un refolo

che rafforza sfumature aranciate

Collimano con l’effondersi

d’essenze aromatiche

evidenziate dalla sonorità

d’uno scricchiolìo dolcissimo

sorto nel vespro dorato

d’un sottovoce che allontana

rinfrangenze d’addio


Silvia De Angelis  tutti i diritti riservati    settembre 2012

 

 

 
 
 

LE ONDE SONORE

Post n°541 pubblicato il 22 Settembre 2012 da das.silvia

Il suono è prodotto dalla vibrazione di un corpo in un mezzo materiale, come l'aria

o l'acqua. Quando un corpo − per esempio, una lamina metallica o la corda di uno

strumento musicale − vibra, mette in vibrazione le particelle d'aria (o genericamente quelle

del mezzo nel quale è immerso) che gli sono immediatamente adiacenti e trasmette a

distanza la vibrazione attraverso un'onda elastica, detta onda sonora (o acustica).

Dunque, per propagarsi le onde sonore hanno bisogno di un mezzo materiale, le cui

molecole vibrino e trasmettano il segnale sonoro (nel vuoto, infatti, il suono non si

propaga).Quando una corda sollecitata vibra, produce nell'aria circostante una serie

ritmica di compressioni e di rarefazioni che si propagano verso l'esterno. Le variazioni

della pressione dell'aria attorno a un valore medio, associate alla regolare alternanza di

compressioni e rarefazioni, rappresentano l'onda sonora. La perturbazione si allarga in

modo concentrico dalla sorgente e, poiché si tratta di un'onda, non vi è trasporto di

materia. Le onde sonore sono onde longitudinali, poiché la direzione di vibrazione delle

molecole d'aria (o di ogni altro mezzo nel quale si propaghi l'onda) è parallela alla

direzione di propagazione dell'onda.La sorgente di un'onda sonora può essere la

vibrazione della corda di una chitarra, dell'ancia di un clarinetto, della membrana di un

tamburo o anche la vibrazione delle nostre corde vocali. Negli strumenti a fiato, come il

flauto, l'aria che viene soffiata nel bocchino dello strumento mette in vibrazione la colonna

d'aria contenuta nello strumento stesso. Nel pianoforte le corde dello strumento vengono

percosse da un martelletto e indotte a vibrare. Il pianoforte, poi, funziona da cassa

armonica e vibra assieme alle corde: sono le vibrazioni prodotte nell'aria dalla cassa

armonica che noi percepiamo come suoni. In un altoparlante le vibrazioni di una membrana

sono indotte da impulsi elettrici e a loro volta inducono la vibrazione dell'aria, producendo

un suono. (W E B)


 
 
 

UN'ATTRAZIONE

Post n°540 pubblicato il 21 Settembre 2012 da das.silvia

POESIA RECITATA DA ME:

 

http://www.suonamiunapoesia.it/SUPz_DeAngelis_unattrazione.HTML

 

 

                 

 
 
 

MARIONETTE IN SCENA PER L'OPERA LIRICA

Post n°539 pubblicato il 21 Settembre 2012 da das.silvia

“LA MUSICA era bella, ma l’esibizione delle marionette è stata strabiliante. Quelle

marionette riescono a riprodurre anche i gesti più impercettibili, più di quanto abbia

mai visto in un teatro di marionette!”Chi parla sta forse descrivendo uno spettacolo

per bambini? No. Forse non ci crederete, ma queste parole esprimono l’entusiasmo

di uno spettatore adulto. Dove va in scena questa singolare rappresentazione operistica?

In uno dei più straordinari teatri di Salisburgo, città natale del celebre compositore Mozart.

Avete mai sentito parlare di marionette di legno, dall’altezza compresa fra il mezzo metro

e il metro, che interpretano l’opera lirica? Questo è ciò che accade al Teatro delle marionette

di Salisburgo. Quando cominciano a danzare, il pubblico non può sfuggire al loro incanto e

viene rapito in un mondo fatto di musica e immaginazione.

Talvolta, mentre viene eseguita l’ouverture e si alza il sipario per l’inizio del primo atto,

il pubblico rimane sconcertato. Sono proprio marionette di legno quelle che si muovono

sul palco e che, a giudicare dalla mimica, sembrano cantare brani operistici? E quei fili

sottili sulle loro teste? Forse alcuni spettatori non riescono a nascondere il loro disappunto

e pensano: ‘È troppo evidente, si vede tutto!’ E poi non c’è neanche la buca dell’orchestra

coi musicisti. L’idea di non ascoltare la musica dal vivo rasenta il cattivo gusto. Risentiti,

gli appassionati di opera lirica potrebbero pensare: ‘Che orrore!’ Ma, un momento! Pian

piano, quasi impercettibilmente, il pubblico subisce una metamorfosi.

Superato lo scetticismo iniziale, il pubblico comincia a subire il fascino delle marionette.

Come per incanto, la realtà si fonde alla fantasia. I tiranti di seta non si vedono più.

Gli spettatori sono presi non solo dalla rappresentazione, ma anche dall’idea inconsueta

che delle marionette si esibiscano in un piccolo teatro dell’opera. Lo spettacolo non

sembra più così assurdo, e presto il pubblico dimentica di trovarsi di fronte ad inanimate

marionette. La loro “maestria” entusiasma persino gli spettatori più scettici e li trasporta

nel piccolo mondo delle marionette. (W E B)


 
 
 

 

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