Creato da das.silvia il 26/02/2012

Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi di Agosto 2013

TRASGRESSIONE

Post n°859 pubblicato il 30 Agosto 2013 da das.silvia

E’ importante

una certa postilla

impressa in modo quasi illeggibile

nella tempra scalpitante

Rafferma un’esigenza plateale

celata nella fodera del bavero

a inventare fremiti trasgressivi

per dare  giusto verso

a un’esistenza  tediosa

nell’etere pesante

Un orpello indispensabile

che sprizzi grumi di vernice

laddove regni il grigio

reso appariscente

da un distillato d’energica follia


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

                    

 

 
 
 

SULLA RUSSIA

Post n°858 pubblicato il 29 Agosto 2013 da das.silvia

La Russia è essenzialmente un esportatore di materie prime energetiche. Grazie ai loro prezzi elevati, gli introiti valutari sono cresciuti moltissimo e le riserve ufficiali sono diventate consistenti. Anche le entrate fiscali dipendono essenzialmente dalle materie prime, perciò si è avuto un forte miglioramento dei conti pubblici. Mosca ha rimborsato una parte del debito estero e ridotto il debito pubblico. Il “boom di Putin” nasce così, ed accompagna la fondazione del “putinismo”.

Il “putinismo” è quel sistema che fonde l’elite che viene dagli apparati di sicurezza con quella delle grandissime imprese dell’energia, le quali, a loro volta, controllano una buona parte del sistema mediatico. Questa fusione è il “potere forte” russo. Il potere politico aiuta la crescita del settore energetico, che fornisce in cambio le risorse al potere politico, che, a sua volta, isola i comunisti ed i liberali, accusando i primi della decadenza dell’Urss, i secondi della miseria e la “svendita” dei beni dello stato ai tempi di Yeltsin.

Insomma, il putinismo è una specie di convergenza al centro. Un centro non da intendere come moderatismo, come se fosse un democristiano stretto fra comunisti statalisti e liberali libertini, ma come il ritorno della forza della nazione. I comunisti ed i liberali sono in qualche modo degli universalisti, non dei veri nazionalisti. Pensano infatti che chiunque possa godere dei beni del progresso. Nella retorica putinista, altro segnale interessante, il disordine viene assimilato al parlamentarismo. Essa ricorda il politico e diplomatico spagnolo Donoso Cortez, il quale, nel primo ottocento, definiva la borghesia come la classe che (sa solo) discute (re). Una classe, secondo lui, che, messa di fronte alla scelta fra Gesù e Barabba, invece di decidere dove stia il bene e dove il male, organizza una commissione parlamentare.(WEB)
               
 
 
 

ABED MAHFOUZ

Post n°857 pubblicato il 28 Agosto 2013 da das.silvia

Anche quest’anno in occasione di AltaromAltamoda ho avuto il piacere di assistere come ospite alla sfilata dello stilista libanese Abed Mahfouz che da ben 24 edizioni  regala emozione e fascino al calendario della kermesse capitolina. Uno spettacolo unico come solo l’Altamoda sa offrire. Per l’autunno – inverno 2013 – 2014 il designer ha pensato ad una collezione fatta di  incanto e spettacolarità; silhouettes impalpabili fasciano alla perfezione le curve della donna, regalandole una femminilità ed un eleganza unica. Tante applicazioni scintillanti per abbellire ulteriormente la figura senza mai appesantirla, punto focale la schiena lasciata nuda e inconiciata dai perfetti tagli sartoriali. (WEB)

                         

 
 
 

LUNA NEL POZZO

Post n°856 pubblicato il 27 Agosto 2013 da das.silvia

Si diradano

nel tempo

che sa assecondare

interferenze di respiri

quelle eccedenze di sensualità

preziosi sorsi di vita

dispersi dentro un limbo

in bilico su trine d’apatia

Eppur d’improvviso

uno scivolo su labbra clandestine

fa apparire ancora

nel pozzo

inargentata e illogica luna d’amore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

                      

 

 
 
 

L'IMMAGINAZIONE

Post n°855 pubblicato il 25 Agosto 2013 da das.silvia

I) Quando gli stimoli vengono a mancare, quando i ricettori sensoriali non trasmettono più la presenza dell'oggetto (cioè non ci danno alcuna sensazione), la percezione non scompare, ma permane sotto forma di immaginazione (o rappresentazione). Infatti, a differenza delle senso-percezioni, le immagini non sono legate alle vie sensoriali. Ad es. se ci troviamo al buio, l'oscurità ci impedisce di avere senso-percezioni visive per l'assenza degli stimoli, ma non c'impedisce di avere "immagini visive". Le immagini sono "quadri mentali" che rappresentano ciò che sopravvive delle percezioni nella nostra psiche.

II) Non esistono immagini che non si colleghino, in qualche modo, all'esperienza percettiva o sensoriale (ad es. non possiamo immaginare un suono o un colore mai percepiti. Possiamo immaginarci un "ippogrifo", ma solo perché abbiamo già percepito animali che volano e cavalli).

III) Le immagini non si identificano né con le percezioni né con le sensazioni. La percezione è intensa, nitida, perché comporta la presenza fisica dell'oggetto ed è quindi legata al tempo e allo spazio; l'immaginazione invece è debole, confusa, imprecisa, modificabile a nostro piacimento, libera da vincoli sensoriali e quindi molto più flessibile. Di un oggetto possiamo avere numerose senso-percezioni, ma avremo sempre una sola immagine (globale) con caratteristiche proprie, più o meno fedeli ai particolari.

IV) Le percezioni hanno una causa fisica che risiede nello stimolo, sempre esterno al sistema nervoso o al cervello, per cui le cose percepite sono accompagnate dalla convinzione della loro esistenza. Le immagini invece hanno una causa mnemonica, nel senso che esse subentrano quando le percezioni scompaiono e non hanno bisogno, per sussistere, di una fedeltà alla realtà. Le immagini non sono che ricordi o fantasie, più o meno rielaborate, di precedenti esperienze. Se confondiamo le immagini con le percezioni (cioè i desideri con la realtà) cadiamo nel fenomeno delle allucinazioni.(WEB)

              

 

 
 
 

E F F E T T O

Post n°854 pubblicato il 24 Agosto 2013 da das.silvia

 

                                      

 

Mirabolante e fastoso

eccede nella forma sinuosa

arricchita d'un verso schiribilloso...

accentuato sa donare estrosa notorietà

nel velato presupposto d'irraggiungibile confronto


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L'IMPORTANZA DEL TEATRO

Post n°853 pubblicato il 22 Agosto 2013 da das.silvia

Viviamo in una società che si è fatta liquida, tecnica, virtuale e post-moderna.

Una società in cui la persona e le persone tra loro rischiano sempre più di frantumare

la propria identità e le relazioni significative di reciprocità e prossimità. Chi, politico,

operatore o ricercatore, si occupa di politiche e di interventi di azione sociale,

di prevenzione e promozione della salute, si trova, sempre più spesso, a dover fare i

conti con apparenti antinomie quali fiducia/sfiducia, consenso/coercizione,

coesione/conflitto,integrazione/anomia: la conoscenza e la comprensione dei

meccanismi e delle ragioni che alimentano queste dualità, offrono la possibilità di

esplorare strade alternative che portino alla persona e al bene comune. Il teatro è una

di queste opportunità. ( W E B)

 

 
 
 

'A SFIGA

Post n°852 pubblicato il 21 Agosto 2013 da das.silvia

A ‘sto giro ‘a sfiga nun me vo’ lascià

m’arincore a perdifiato

pe’ lungo e pe’ largo

levannome a‘ spensieratezza

Vorei sapè er motivo de ‘st’accanimento

su li passi de ‘sta vita mia

‘n bilico fra ‘na caduta

e‘na mazzata inaspettata

Assottijano er tempo che ce avanza

pe’ cercà de ride

e guardà er cielo malandrino

mentre me fa l’occhietto pe’ sognà

 

TRADUZIONE

In questo momento la sfortuna non mi vuole abbandonare

mi rincorre senza tregua

in tutte le direzioni

togliendomi la tranquillità

Vorrei sapere il motivo di quest’accanimento

sullo scorrere della mia vita

in bilico fra una caduta

e una cattiva notizia inaspettata

Assottigliano il corso dell’esistenza

mentre si cerca di essere sereni

e guardare il cielo malandrino

mentre mi fa l’occhietto per sognare


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

       

 

 
 
 

FIGURA DELLA STREGA FRA SOGNO E REALTA'

Post n°851 pubblicato il 19 Agosto 2013 da das.silvia

Il ruolo di "antagonista" nelle fiabe è spesso occupato dalla figura, inquietante ma ricca di fascino, della strega, colei che attraverso incantesimi e riti magici provoca un improvviso turbamento nell’andamento della storia narrata, ostacolando l’eroe nel raggiungimento della meta desiderata.
Ma la strega non è solo un personaggio delle fiabe; ricorre spesso anche nelle leggende popolari e in alcuni documenti storici, in particolare quelli risalenti al XV-XIV secolo, periodo in cui si estese ed ebbe il suo culmine il fenomeno della "caccia alle streghe", che interessò in parte anche l’Italia.
La caccia alle streghe consisteva nell’arresto, nel processo, nelle torture ed infine, se riconosciute colpevoli, nella morte (al rogo o per decapitazione) di donne che, per svariate ragioni, venivano considerate "streghe".

Ma chi erano le streghe? Esistevano realmente?

Secondo gli accusatori del tempo erano donne che, al calar delle tenebre, si spostavano in volo raggiungendo in poco tempo luoghi anche molto distanti, si riunivano in congresso, operavano malefici, si trasformavano assumendo aspetto animale o forme mostruose. Al mattino riassumevano le loro normali sembianze.
Il padre gesuita Federico von Spee nella sua Cautio Criminalis del 1631 indicò come, una volta arrestate, restasse a queste donne solo una lieve speranza di salvezza, poiché ogni piccolo dettaglio della loro vita, ogni atteggiamento o parola, veniva interpretato in modo tale da considerarle streghe, nell’estremo tentativo di trovare indizi sufficienti a sorreggere un’accusa che non aveva alcuna sussistenza. Bisogna inoltre tener presente che molte donne, sotto tortura, o pur di sfuggire ad essa, arrivavano ad ammettere colpe inesistenti.

Ma quali motivi potevano spingere all’accusa di stregoneria?

Si trattava forse di donne "diverse" rispetto al resto della comunità, con problemi sociali o psichici, o semplicemente in grado di curare alcune malattie usando infusi preparati con erbe officinali, perciò accusate di stregoneria in quanto non usavano le tecniche mediche convenzionali.
Gli abitanti del paese di Cervarolo, in Valsesia, agli inizi dell’800, arrivarono a temere che una loro compaesana fosse una strega dai suoi tratti somatici, solo perché aveva "una statura alta, con una faccia deforme, nera, bitorzoluta, con una guardatura fiera, contornata da un profondo increspamento degli angoli delle palpebre, del tramezzo delle sopracciglia e di tutta la fronte che rendevala cupa e minacciosa, con un tono di voce sonoro e risoluto, e tutto ciò accompagnato da un umore ipocondriaco e bisbetico" (WEB)

                                


  

 

 
 
 

VELATURE DI LUCE (VERSI ISPIRATI DA UN'IMMAGINE)

Post n°850 pubblicato il 18 Agosto 2013 da das.silvia

Nell'entroterra d'un sogno

timoneggio il dorso di rondine

per captare

nella notte

lo stratagemma desueto

d'una metropoli

indotta a velature di luce

dall'effetto d'eclisse remota


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SCIOLTEZZA PER LE MANI

Post n°849 pubblicato il 16 Agosto 2013 da das.silvia

Anche le mani hanno bisogno di essere articolate con criterio, per mantenerne la forza e  l'elasticita :

Con le mani aperte, allargare e riavvicinare le dita per dieci volte.
Allargare le mani e tenere le dita tese per qualche secondo, poi rilassarle e ripetere per cinque volte.
Stringere i pugni con un movimento veloce, e altrettanto repentinamente aprirli (10 volte).
Picchiettare più volte su un tavolo con le punte dei polpastrelli, battendo sulla superficie con un dito alla volta.
Aprire le mani e allargare le dita, poi piegarle come a imitare gli artigli di un gatto, tenere la posizione per sette secondi, poi rilassare le mani. Ripetere per cinque volte.
Prendere un dito alla base, partendo dal pollice e continuando con tutti gli altri, e tirarlo come per togliere un anello, fino a raggiungere il polpastrello. Fare altrettanto con l’altra mano e poi ripetere l’intera sequenza una seconda volta.
A mani giunte, premere una mano contro l’altra tenendo i palmi piatti e le dita unite tra loro, rilassarle e poi ripetere per cinque volte.
Appoggiare una mano su un piano e con l’altra prendere il polpastrello di un dito e sollevarlo dolcemente verso il dorso della mano, poi riportarlo indietro e continuare con gli altri. Completato l’esercizio con tutte e cinque le dita, ripetere un’altra volta.
Aprire bene le dita di una mano, quindi con il pollice e l’indice dell’altra allargare ulteriormente lo spazio tra un dito e l’altro. Dopo averlo fatto con tutte le dita di una mano, fare la stessa cosa con l’altra (2 volte).
Mettere una pallina da tennis nel palmo della mano e stringerla con tutta la forza che si ha per cinque secondi, poi rilassare la mano e passare all’altra. Ripetere per tre volte con entrambe la mani. (WEB)

                  

 
 
 

ONDE CHE SI RINCORRONO

Post n°848 pubblicato il 14 Agosto 2013 da das.silvia

Seppur non si possa elaborare con la mente
idonea consistenza  del tempo
dal peso inscindibile
di certo ne avvertiamo la misura con diverso metro

Quasi incontenibile il suo essere fugace
in quei vissuti  iridati di preziosi orizzonti
capaci ossigenare dolci afflati d’amore
in contrasto con unghianti essenze
intinte in silenzi cupi nel buio etereo

Tratteggi marginali in quei sentori di plagio
soggetti al valore d’attimo illusorio
perché lui, il tempo sempre va a contare

al medesimo ritmo

le onde

interminabili

che si rincorrono ad una ad una


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

     

 

 

 
 
 

AMORE E CRUDELTA'

Post n°847 pubblicato il 12 Agosto 2013 da das.silvia

                               

 

Quel tuo bacchettare fluente

imprime  morbidezza

su rintocchi seriosi d’un pensiero severo

Si scioglie mellifluo

addolcendo bisbigli minuti

nei pertugi  vogliosi d’ attenzione speciale

ove tutto mormora e vibra

nell' ipotesi d’un magnetismo infinito

che  dispieghi altero amore e crudeltà


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

              

 

 
 
 

IL SONNO

Post n°846 pubblicato il 11 Agosto 2013 da das.silvia

Il sonno non è altro che la perdita momentanea di conoscenza. I neurologi hanno osservato la presenza di cinque stadi differenti: il primo è quello del sonno leggero; vi sono poi due stadi intermedi (sonno Delta) e un quarto stadio di sonno profondo. Queste quattro fasi sono chiamate non Rem, in quanto caratterizzate dall'assenza di movimenti oculari rapidi (Rem: Rapid Eye Movements). Il quinto stadio è viceversa distinto per movimenti oculari rapidissimi: è il sonno Rem, all'interno del quale vi è la presenza dei sogni. Queste cinque fasi si ripetono alternativamente. Osservando il tracciato dell'elettroencefalografo, strumento usato dai neurologi per controllare ed osservare le reazioni elettriche della massa cerebrale durante il sonno, ci accorgiamo che la fase Rem è molto simile a quello della veglia. Questa fase è quella in cui una persona si sveglia con maggior difficoltà, in quanto la massa muscolare, proprio in questo stadio, raggiunge il massimo rilassamento. L'alternarsi delle fasi del sonno varia a seconda dell'età ed è comunque diversa da persona a persona. In un neonato le ore di sonno sono in media più di quelle della veglia e si distribuiscono all'interno delle 24 ore. In un uomo adulto il sonno si concentra soprattutto nelle ore notturne e raggiunge una media di 7-8 ore a notte.

Le ore di sonno Rem in un neonato, in proporzione alle ore di sonno complessive, sono circa la metà; durante la crescita, tale proporzione diminuisce sempre di più; in un ragazzo di vent'anni le ore di sonno Rem sono un quinto rispetto al totale. A meno che un individuo non consolidi l'abitudine di dormire durante il giorno, il sonno diurno ha schemi completamente diversi dal sonno notturno. Le teorie in merito alla funzione del sonno sono varie; una prima teoria, detta ristorativa, sostiene che il sonno sia un momento di riposo per tutte le attività fisiche e psicologiche. La teoria protettiva prevede invece che il sonno abbia la funzione di rimediare al logoramento e al dispendio di energia avvenuto durante la veglia. Simile è la teoria della conservazione dell'energia, che sostiene che il sonno sia un momento di recupero delle funzioni metaboliche, in quanto ne diminuisce le richiesta. Vi sono poi anche una serie di teorie istintive, secondo le quali il sonno è un comportamento innato, e non la risposta a una richiesta fisica o psicologica. Nessuna di queste spiegazioni, per quanto fondate, è completamente esauriente. E' sicuro e scientificamente provato che se ad un individuo viene proibito di dormire, questo risente di una serie di disturbi psico-somatici, quali la perdita temporanea di memoria, stati di afasia, disturbi alla vista, indebolimento, tremore, impossibilità di concentramento e difficoltà di linguaggio. (WEB)

                      

 

 

 
 
 

TESSUTO D'AMORE

Post n°845 pubblicato il 09 Agosto 2013 da das.silvia

Genesi di luce

fa incespicare

fragili pregiudizi

nei calzari della notte

E’ un lattiginoso richiamo di luna

a sfoltire pensieri

nella cabala della mente

volta a latitudine ancestrale

nello spessore d’un cromosoma

scalpitante sull’abaco

d’un tessuto d’amore         


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ARCHETIPO E ISTINTO

Post n°844 pubblicato il 07 Agosto 2013 da das.silvia

Che cosa significa voler seguire una Via spirituale? Sostanzialmente significa compromettersi totalmente e definitivamente col Mondo Spirituale: un atto di consacrazione di sé all’Assoluto. Significa voler rispondere sinceramente e senza riserve ad un appello del Mondo Spirituale. Appello che mai è stato tanto urgente quanto in questa epoca di oscuramento, di caos e di pericolo.
Che questa sia un’epoca di estremo pericolo è evidente a chiunque voglia vedere veramente, in maniera inattenuata, la situazione e non voglia né illudersi sulla reale portata del pericolo né credere di poter risolvere l’emergenza con mezzi palliativi e consolatori. Occorre, perciò, avere il coraggio di voler vedere le cose come sono, di non sottrarsi alla visione e alla consapevolezza concreta del pericolo.
Ma colui che è stato – almeno per taluni di noi – Maestro di sapienza, di coraggio e di azione interiore, ci ha insegnato che quest’epoca di estremo pericolo è per noi un’epoca oltremodo preziosa, poiché proprio nelle epoche di pericolo il Mondo Spirituale proietta sulla Terra le sue forze piú potenti, ed in esse perciò sono anche possibili le realizzazioni spirituali piú audaci, difficilmente attuabili in epoche ormai trascorse piú a misura dell’uomo spirituale, nelle quali lo spirituale era piú immediatamente avvertibile dall’uomo, che perciò era meno stimolato all’iniziativa autonoma e cosciente.
Oggi, invece, la condizione dell’uomo è di estrema fragilità, di estrema labilità e precarietà interiore. In questa condizione di fragilità e precarietà l’uomo si trova sull’orlo del baratro nel quale rischia di precipitare. Di fronte all’uomo si presenta lo spalancato abisso della caduta nel subumano, che rischia di inghiottirlo definitivamente. L’ammonimento salutare è che «l’esperimento uomo potrebbe anche fallire».
L’appello del Mondo Spirituale è l’appello ad affrontare risolutamente le incalzanti forze degli dèi distruttori, a risvegliare la memoria del còmpito eroico che l’uomo si è assunto nel discendere in questo mondo materiale, apparentemente dominato dagli Ostacolatori. Sta unicamente all’uomo raccogliere l’appello e portare fino in fondo la lotta. (WEB)
                     

 
 
 

AR MARE

Post n°843 pubblicato il 05 Agosto 2013 da das.silvia

Più te guardo e più me fai friccigà er core

'co quell'onna malandrina che fa su e giù

e te fa penzà a quello che 'jai voluto bbene

pe' davero e tanto t 'ha fatto penà

Senti puro quer gusto de sale che

s'enfila drento all'aria e te buca 'e narici

'co 'na ventata 'mprofumata che

te scapija e te rimette ar monno

Sti granelli appiccicosi s'enfileno a destra

e a manca, te scardeno 'n'fino ar profonno

'co 'mpiacere che nun te 'nandresti più

da sto paradiso che t'embeve de 'n'emozzione

'mprevista che si la sai capì è sur serio

'na botta de vita

 

TRADUZIONE

Più ti guardo e più mi vibra il cuore

con quell’onda giocosa che fa su e giù

e ti fa pensare a colui a cui hai voluto bene

per davvero e ti tanto ti ha fatto soffrire

Senti anche quel gusto di sale che

scorre nell’aria e va nelle narici

con una ventata profumata che

ti spettina e ti rimette al mondo

Quei granelli appiccicosi s’infilano

dappertutto, ti scaldano fino al profondo

con un piacere che non te ne andresti più

da quel paradiso che ti dà forte emozione

imprevista che se la sai comprendere veramente

è un sollievo di vita

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

                 

 

 
 
 

SUI FULMINI

Post n°842 pubblicato il 03 Agosto 2013 da das.silvia

Esistono tre tipi di fulmine:tra nubi diverse, all’interno della stessa nube e tra nube e terra. Sono ovviamente solo gli ultimi a essere pericolosi per chi svolge attività in montagna. I fulmini tra nube e terra sono il modo in cui la terra riacquista gli elettroni (cariche negative) che vengono continuamente “perse” col bel tempo. I fulmini sono quindi principalmente negativi e cioè una enorme carica negativa che solitamente si ammassa alla base della nube viene scaricata a terra in un tempo brevissimo. Esistono tuttavia anche fulmini positivi i cui effetti sono del tutto analoghi a quelli dei fulmini negativi ma sono meno frequenti. Il fulmine avviene quando l’aria non è più in grado di tenere separata dal suolo l’enorme carica che si è ammassata alla base della nuvola. Quando il campo elettrico al suolo raggiunge valori così elevati i capelli tendono a sollevarsi e si sentono dei crepitii. Sui comignoli e sugli angoli dei tetti si possono vedere delle fiammelle azzurre chiamate fuochi di Sant’Elmo. Quando si verificano questi fenomeni la probabilità che cada un fulmine è molto elevata. Un’altra curiosità: il fulmine è più frequentemente unico ma non è raro che all’interno dello stesso canale cadano più fulmini in un tempo brevissimo. Infatti se si fotografa un temporale notturno muovendo la macchina fotografica si possono poi contare queste scariche e si vedrà che a volte sono più di una e possono arrivare anche ad una decina.

Se si viene colpiti direttamente dal fulmine difficilmente si ha possibilità di sopravvivere basti guardare gli effetti che il fulmine ha sulle piante colpite. Il pericolo però sussiste anche quando il fulmine ci cade vicino (fulminazione indiretta).Infatti, contrariamente a quanto si crede la corrente del fulmine non entra direttamente nel terreno ma “galleggia” in superficie diminuendo la sua intensità mano a mano che ci si allontana dal punto di caduta.

E’ fondamentale quindi toccare il terreno in un solo punto per ridurre la corrente di passo ed è meglio camminare saltellando in modo da toccare il terreno sempre con un piede solo. I bovini e gli ovini, avendo le zampe anteriori molto distanti da quelle posteriori sono più facilmente vittime dei fulmini a causa della corrente di passo; la corrente di passo può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco (più raro), bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa. La corda utilizzate per le assicurazioni tra persone o al cavo della ferrata possono essere pericolose specie se bagnate.

Dove cadono i fulmini: i fulmini possono cadere ovunque. Quando il campo elettrico tra nube e suolo è sufficientemente intenso Anelli, collane,orecchini,braccialetti non attirano in modo particolare i fulmini ma possono eventualmente provocare bruciature: per questa ragione si ritiene che i monili attirino i fulmini. (WEB)

                        

 

 
 
 

CAPRICCI D'AMORE

Post n°841 pubblicato il 02 Agosto 2013 da das.silvia

Nell’eternità di deliri e ritorni d’amore

bocche indecise

nelle frasi pensate

lasciano scaturire sillabe frivole

Celano il timore d’una velleità incontrollata

nella torsione d’un battito

che va al di là del suo pulsare

sfiorando la penombra del pube

Memore di fiati caldi del passato

si crogiola dolcemente

 in un silenzio di mogano

reso solenne da vertigini inquiete…

Creano un cicaleccio impudico

nelle anche ammansite

da sguardi invasivi nel loro

tagliare spicchi d’antiche remore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

                           

 

 
 
 

 

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