Incanti e parole...
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Messaggi del 03/04/2012
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Post n°153 pubblicato il 03 Aprile 2012 da das.silvia
Quando il giorno abbassa la guardia, lasciando il passo a docili penombre della sera, un profondo senso di sollievo prende possesso della mia coscienza, esausta dopo i mille pensieri della quotidianità. Allora si fan forti creatività ed espressioni dell'anima, resi ancor più mordenti da immagini di emozioni vissute, sempre presenti nel profondo, pronte a trasmettere, con la loro innata energia un senso di appagamento e di ilarità nei confronti dell'esistenza. E' vero che in alcuni istanti fa tremare il cuore con eventi inaspettati e duri da assorbire per la loro cruenza,ma in ogni caso, saper apprezzare ogni respiro e ogni attimo che sa offrire è un gran dono. La consapevolezza che un giorno non potrò più osservare l'intensità dei turchini del cielo e del mare, in realtà mi rattrista fortemente, ma il gioco è questo ed accettarlo in tutta la sua realtà, significa essere maturi. E poi quei momenti della sera, prima di entrare nel regno dei sogni, si assaporano fantasie magiche nel dormiveglia, che sono estasianti per la pigmentazione delle immagini sempre imprevedibili e pronte a trasmetterci idee per rigenerare la nostra essenza e il nostro modo di essere. Una lieve rilassatezza insomma che ha quasi del trascendente, come sono, se ci pensiamo tutte le cose che ci circondano, osservate nella loro piccola grandezza....
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°152 pubblicato il 03 Aprile 2012 da das.silvia
Sembra rincorrerci quotidianamente lei….l’abitudine. In sordina ci suggerisce le azioni memorizzate nei giorni precedenti affichè noi, col migliore dei nostri virtuosismi, mettiamo alla prova la nostra abilità nel migliorare le azioni rituali,con l’avvento del nuovo giorno. Ma noi non sembriamo pimpanti per la scioltezza della nostra gestualità e il suo imprimerci certezze, nel tempo che fugge…. questa ossessiva sensazione, anzi, finisce col darci lo stillicidio mentale, per il suo assillante ripetersi. Si instaura uno strano meccanismo di repulsione per tutto ciò che è uguale, facendo scattare un molesto desiderio d’evasione da tutte quelle mosse che decollano dallo stesso hangar e propongono il medesimo itinerario. La voglia di modificare quelle circostanze, disinstallando piani prestabiliti, diventa irrinunciabile opzione da rincorrere….. Anche diversificare l’annoso percorso quotidiano sembra essere una svolta importante e attraente in quel suo affascinare, nei vicoli attoniti e segreti, ove scoprire gemmanti vernici di fioriture in sordina, ammaliate da venticelli contenuti e sibillini, nei solchi di cementi disarmanti. E in quel percorso provocante , nell’elisir di sconosciute sensazioni, percepisce la stiva della coscienza una bramosia, che preme….incitando a modificare oltre….si di pigmentare con spruzzi vivaci il riflesso della vita, nelle sue manifestazioni ricorrenti, con carismi sciabordanti dall’usuale, capaci disincantare il nesso delle azioni, in un riverbero che non si mimetizza nell’abitudine, ma esplode in altopiani inediti, in cui intingere nuovi rumori, mai assordanti per la loro disuguaglianza….
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°151 pubblicato il 03 Aprile 2012 da das.silvia
E' nell’ebbrezza d’un margine esiguo a celarsi l’apice della ragione catapultata in un’effervescenza imprendibile al di sopra d’un segmento logico incapace soffondere un raro soffio d’incertezza… è allora nella sua indeclinabile maestà ad accelerare il passo la tenebra accennando un sorriso nella mandibola contorta mentre sfiora con innata naturalezza un volto acerbo nel tocco irreparabile
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°150 pubblicato il 03 Aprile 2012 da das.silvia
Breve intrattenimento
vogliosa di tocco leggero
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°149 pubblicato il 03 Aprile 2012 da das.silvia
Si perdono gli occhi acerbi dell’infanzia in doghe rabbuiate e stanze eluse dal sole Nel sentimento scevro di calore solo fomentano mani intrise di malessere e stordimenti d’inquietudine Rimbomba nel cielo capovolto furore d’animi scellerati racchiuso nelle nubi gonfie di dolore Eppur nei passi incerti di fanciulla si fa verde quel prato malandato sogna a dismisura un mormorìo di pace su fragili passi di pervinca … sa scavalcare l’odore della notte nell’elisir d’un bocciolo ove petali discinti colorino d’essenza sguardi fumosi
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