Messaggi del 01/05/2012
Post n°240 pubblicato il 01 Maggio 2012 da das.silvia
Annualmente celebrata il 1° Maggio, la Festa dei Lavoratori nasce come momento di lotta internazionale. Un momento in cui, oltrepassando i confini sociali e geografici, non solo si celebrano i traguardi raggiunti, ma si rivendicano diritti ulteriori al fine di migliorare la qualità della vita lavorativa. Simbolo della lotta operaia e della possibilità di un cambiamento concreto, le celebrazioni del Primo Maggio fanno risalire la propria origine alle rivendicazioni di fine '800 dei paesi industrializzati: furono quelli i decenni in cui, per la prima volta, gli operai si adoperarono affinché una propria coalizione fosse in grado di far raggiungere loro il primo scopo della lotta, ovvero porre il limite della giornata lavorativa a otto ore. Un traguardo raggiunto per la prima volta nell'Illinois del 1867 , momento che la Ia Internazionale dei Lavoratori prese a mo' di esempio al fine di estenderlo anche ai territori europei. Le numerosissime manifestazioni di quegli anni confluirono poi nella decisione di indire una giornata annuale durante la qualeavrebbe avuto luogo una grandiosa manifestazione capace di coinvolgere i lavoratori di tutto il mondo: una decisione presa nel corso del Congresso della II Internazionale di Parigi del 1889, momento in cui fu indicato proprio il primo maggio come giornata di lotta. Una data simbolica, con la quale si scelse di ricordare i cosiddetti Martiri di Chicago. In effetti non bisogna affatto pensare che le rivendicazioni di allora fossero accolte di buon grado dai governanti dell'epoca e i fatti di Chicago ne sono il perfetto esempio: era il 1°Maggio 1884 quando ebbe luogo quella che è passata alla storia come la rivolta di Haymarket: migliaia di manifestanti in lotta sui quali la polizia sparò provocando numerose vittime. Festeggiata in quasi tutti i paesi del mondo negli anni a seguire, il nostro paese rappresenta un caso a parte: soppressa durante il ventennio fascista, il cui regime scelse di istituire una propria Festa del Lavoro Italiano in data 21 Aprile, in coincidenza col Natale di Roma , la festività del 1° Maggio fu pori ripristinata nell'immediato dopoguerra, nel 1945. Molti anni sono passati e molti diritti sono stati acquisiti dai lavoratori di quasi ogni paese: diritto inalienabile dell'uomo, il lavoro ha raggiunto la doverosa dignità che gli ha sempre spettato. (W E B)
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Post n°239 pubblicato il 01 Maggio 2012 da das.silvia
Il nodo scorsoio insaziabile nell’agguato trafelato s’addentra nel solco di vita sollecita disarmante resa laddove il pensiero non scava rumore (ignaro d’ebbrezze d’azzardo) Sa tuonare con eco inumano nel sottovoce con grido rapace nel bisbiglio d’un cicaleccio ammansito Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (aprile 2012)
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Post n°238 pubblicato il 01 Maggio 2012 da das.silvia
Samarcanda, è la terza città dell’Uzbekistan per dimensioni, potendo contare su oltre 412.000 abitanti, ma è indubbiamente la prima per valore e ricchezza del patrimonio artistico, storico e culturale. Dal punto di vista amministrativo il centro è capoluogo dell’omonima Provincia di Samarcanda, estesa nella parte sud-occidentale del paese, antico crocevia della Via della Seta, lo storico percorso che metteva in comunicazione l’Europa e l’occidente con l’Asia e la Cina. Geograficamente Samarcanda sorge a 702 metri di quota in una zona contraddistinta dall’ingente presenza di cittadini di origine tagica. non può che avere una storia ricca, particolarmente curiosa ed avvincente. La città fu infatti in grado di prosperare grazie al favorevole posizionamento, che la vedeva praticamente a metà strada del lunghissimo tragitto della Via della Seta, il più importante canale commerciale tra Asia e Europa, percorso per secoli da comitive di ogni etnia. Le ricchezze garantite dai traffici commerciali resero il centro, fondato nel 700 a.C., la città più ricca dell’Asia centrale, capace di diventare capitale della Satrapia e della Sogdiana sotto gli Achemenidi di Persia, prima di essere conquistata da Alessandro Magno nel 329 a.C. Tra il VI ed il XIII secolo Samarcanda toccò il proprio apogeo, durante il quale i continui afflussi ed i retaggi di cultura araba arricchirono ulteriormente il patrimonio architettonico e sociale della città. In seguito ai saccheggi compiuti dai Mongoli, nel 1370, Tamerlano decise di rendere Samarcanda una delle città più belle ed importanti del mondo, capitale di un impero che nei suoi piani si sarebbe esteso dalla Turchia all’India. In 35 anni i lavori compiuti da Tamerlano furono centinaia, buona parte dei quali ancora visibili ed in grado di toccare profondamente la coscienza artistica del visitatore. (W E B)
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