Messaggi del 07/05/2012
Post n°255 pubblicato il 07 Maggio 2012 da das.silvia
In quell’innesto di corpo e mente solito ripetersi nel traguardo d’ardenti stagioni mi allontanavo da risacche a me congeniali per annientarmi in oltremari di passione Coinvolgenti dettami d’amore hanno sfiorato la schiena concava in equazioni d’infinito ove ho sostato al di là della ragione destandomi poi in una voragine di vuoto nello stridore di vene vermiglie Memore che l’urto s’appropria nel tempo d’ogni attrazione rigenero in me stessa ogni rumore di luce dimentica di labbro su labbra nella schiusa del cuore
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (marzo 2012) |
Post n°254 pubblicato il 07 Maggio 2012 da das.silvia
Nel cromatismo di sensazioni ancora acerbe, instaurate nella coscienza dei fanciulli, si fa forte una pulsione di crudeltà volta a interferire con cattiveria nella vita di qualche coetaneo per il quale, senza un valido motivo, si prova un'epidermica repulsione. In realtà, non si tratta di vera e propria repulsione, ma di un senso di rivalità o di risentimento per la diversa situazione familiare o scolastica che rende inarmonici i rapporti fra i due individui. Quando entra in azione la vera e propria attività disfattrice, nei confronti dell’altro, la mente cerca di individuare quei fattori cruciali, che, in qualche modo, possano provocare profondo senso di malessere alla controparte e ne elabora una traccia ben delineata per poi metterla a fuoco e renderla vitale. E’ così che Patrizia, che ha una forte forma di gelosia nei confronti di Ilaria, decide di metterla fortemente in difficoltà, rubandole i denari che la nonna di Ilaria affida giornalmente alla bambina per fare la spesa. Ilaria è una bambina spontanea e responsabile, vive con la nonna, che l’accudisce da tempo e nei negozi del quartiere, ove risiede, la conoscono tutti e sono ben felici di riempire il suo paniere con la spesa quotidiana. Patrizia approfitta di brevi istanti d’assenza di Ilaria per rubarle i denari e al ritorno in aula della bambina conversa amichevolmente con lei …anzi la aiuta nell’elaborazione di un disegno, che la compagna ha difficoltà a ultimare. Trascorrono i giorni e Ilaria quando si trova a dover saldare il conto della spesa si trova in forte imbarazzo perché le mancano i denari…e la cosa avviene per giorni consecutivi. La bambina si chiede come sia possibile perdere così spesso i soldi e decide, per le volte a venire, di nascondere i denari nella tasca del suo abito. Presa in contropiede Patrizia, nel non trovare più le monete nel cestino della compagna, si innervosisce parecchio e lascia cadere inavvertitamente, nello stesso, uno dei suoi colori, marcati in modo specifico. E’ con dispiacere che Ilaria, trovando l’oggetto della compagna, nel suo cestino comprende l’inganno di cui è stata vittima ed anche il suo autore. Il giorno successivo, con grande dolore, chiede all’insegnante di essere spostata qualche banco più avanti adducendo di avere qualche problema alla vista e di non riuscire a distinguere in modo nitido le scritte sulla lavagna. Questa di Ilaria sarà una delle prime crude esperienze di vita che segneranno il suo percorso…perché anche in età adulta, troverà immancabilmente qualcuno che, in un modo, o nell’altro le creerà delle difficoltà senza un motivo valido, ma solo per un’assurda e inesistente forma di risentimento.
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