Messaggi del 21/05/2012
Post n°288 pubblicato il 21 Maggio 2012 da das.silvia
Un volto d'improvviso...il tuo nel flebile respiro di vento che quasi sfiora gli zigmi angolosi eppur suadenti in quel traghettare morbide ondosità che in sordina fanno breccia nel gioco ammaliante che toglie il fiato e quel frangente s'accorcia la distanza appesa a una fune che mi sostiene in un rincorrersi di sguardi furtivi mentre assaggi dolcemente aliti evanescenti d'un setoso effluvio emozionale che non trova voce... disperdendosi nella capacità d'amare Silvia De Angelis tutti i diritti riservati (settembre 2011)
|
Post n°287 pubblicato il 21 Maggio 2012 da das.silvia
Le grotte non sono tutte uguali, ognuna ha la sua origine, la sua conformazione, la sua particolarità e persino i suoi colori. L’affascinante la storia del nostro pianeta si cela dietro ad ogni grotta, allagata, aerea, o sifone che sia. Conoscerne l’’identità aiuta a capire le nostre origini. Lo stress nelle immersioni in grotta. Infilarsi in fori e strettoie buie per approdare a gallerie scavate nel cuore delle montagne dove la luce del sole non può arrivare, penetrare un mondo dove non ci sono quasi mai forme di vita, solo l’acqua che scorre nella stessa direzione creando spazi e disegni rocciosi con il suo movimento ripetitivo e spesso aggressivo, per lo speleosubacqueo è un richiamo catalizzante. Conoscere e gestire l’attrezzatura necessaria peravventurarsi in luoghi nascosti e spesso sconosciuti a molti è determinante come la consapevolezza che esplorare le viscere della terra occorre equilibrio psicofisico, conoscenza dell’ambiente estremo, dei sistemi tecnici operativi, una reale consapevolezza delle proprie capacità e cautela. Disorientante e contemporaneamente aggressiva, la grotta, sviluppa un richiamo viscerale sull’uomo, pretendendo un costante rispetto che ripaga con la sua straordinaria bellezza. Sovente, non facilmente accessibile da un punto di vista logistico, richiede da parte dello speleosubacqueo una grande dose di entusiasmo per affrontare le fatiche fisiche pre e dopo immersione. Questo tipo di subacqueo ricerca l’esplorazione affrontando l’incognita, spesso si immerge in solitario sviluppando un rapporto profondo con l’ambiente. Una delle condizioni sempre presente in questa tipologia di immersione è lo stress. La speleosubacquea è un’attività con un notevole coinvolgimento psicologico ed emozionale che porta ad agire, il più delle volte, in condizioni ambientali disagiate. L’ingombrante e pesante attrezzatura da trasportare in luoghi scomodi e faticosi da raggiungere, le decisioni da prendere, l’attenzione ai compagni e a se stessi, le difficoltà ambientali e i compiti da svolgere per raggiungere l’obiettivo in immersione nel rispetto della rigida regola dei terzi e la mancanza della diretta risalita in superficie per qualsiasi evenienza, sono elementi che sviluppano stress. Lo stress sappiamo che è un innalzamento della tensione fisica, chimica o psichica che sia, e portato all’eccesso può provocare stimoli dannosi con conseguenze pericolose. Alcune attività, come la speleosubacquea negli ambienti ostruiti in cui i rischi si moltiplicano, genera stress. Lo stress però può essere presente nelle nostre azioni in forma equilibrata, trasformandosi in un segnale di controllo verso le svariate situazioni, aiutando a prevenire i pericoli. (W E B)
|
I MIEI LINK PREFERITI
LE MIE PUBBLICAZIONI
MENU
AREA PERSONALE
La Legge 22 aprile 1941, n. 633
e successive modificazioni,
tutelano i diritti d'autore.
Essendo i versi e/o i pensieri
inseriti in questo blog
di produzione e proprietà
della titolarità del blog,
eventuali illeciti
in tal senso verranno perseguiti
secondo le norme di legge.
e successive modificazioni,
tutelano i diritti d'autore.
Essendo i versi e/o i pensieri
inseriti in questo blog
di produzione e proprietà
della titolarità del blog,
eventuali illeciti
in tal senso verranno perseguiti
secondo le norme di legge.