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Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi del 21/10/2012

A N G E L O

Post n°600 pubblicato il 21 Ottobre 2012 da das.silvia
 

Sublimi evoluzioni di mani leggiadre


nella conca dell'aura


inanellata di sapiente energia


ampliano un richiamo mistico


nell'alchemico scivolare di sillabe

vocianti l'afflato di un angelo

slegato da frantumi d'amore

ha volto gli occhi blu damasco

sul ricamo d'una rondine

esule d'un paradiso dissolto

da un insormontabile muro di piombo


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati maggio 2011



                       





 

 
 
 

IL SUONO DELLA CHITARRA

Post n°599 pubblicato il 21 Ottobre 2012 da das.silvia

Bisogna sentire il suono delle corde a vuoto su ogni tasto della chitarra, dal mi

basso alla nota più acuta: deve essere uguale come forza e auto sostentamento

su tutte e sei le corde. Un buon suono basso è molto comune, anche nelle

chitarre scadenti, ma un suono alto di ottima qualità, lo si può trovare soltanto

su ottime chitarre, quindi non fatevi ingannare dalla potenza e chiarezza delle

note basse. Attenzione agli armonici indesiderati. Le corde a vuoto danno

evidentemente la loro nota quando vengono pizzicate. Guardando ed ascoltando

attentamente mentre si fanno nei tasti le note che corrispondono al nome della

nota di una corda, ci si accorge che la corda incomincia a vibrare e suonare senza

essere toccata (anche se appartiene ad una ottava superiore). Questo è normale,

ma non deve essere eccessivo. Ci sono delle chitarre nate male dove questi

armonici permangono anche dopo essere passati ad un'altra nota, con

conseguenze disastrose per le tonalità dei pezzi in esecuzione. Dato che questo

disgustoso difetto ha bisogno di tempo per essere identificato, è bene eseguire

pezzi molto armonici e lenti, quindi fare uno alla volta su i rispettivi tasti le note

del Mi, La, Re, Sol,  Si, Mi ed ascoltare se dopo lo stop della nota, continua a

vibrare la rispettiva corda a vuoto e con quale intensità e durata. Nella scelta della

chitarra non prendere mai la prima o la seconda che sembra essere più buona per

voi, ma provatene tante, perché, passando da una chitarra all’altra, si sente il

cambiamento di agio e di suono . Molti negozi fanno provare le chitarre in stanze

con alta sonorità. Attenzione quindi ad esser fuorviati dall’acustica dell’ambiente e

osservare bene che sia ben fornito di qualsiasi cosa, non vuoto. Nel caso in cui la

stanza è troppo vuota, provarla in altra stanza. L’inganno viene anche da altre più

subdole ragioni. Ci sono chitarre che hanno un suono terribile che possono magari

diventare meravigliose semplicemente cambiandogli le corde, o aggiustandone un

piccolo particolare, viceversa chitarre con un bel suono possono rivelarsi, in seguito

cattive. Le chitarre buone devono avere una brillantezza di suono anche con corde

vecchie. (W E B)

      

 
 
 

 

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