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BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi del 28/10/2012

DISTANZE

Nella tua incapacità d’amare

ti addentri silenzioso negli spiragli lavici

del mio sorprendere assensi di vita

scalpiti sulla linea del tallone

marcata da sonorità di realtà negate

Si fan forti in quella mia espansione  vitale

sagaci porzioni  di tempo

ove far rivivere angoli in penombra

impreziositi  da sguardi consapevoli

e  slanci di polsi liberi

da  legami trascendenti il senso del caduco


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati     agosto 2011


              

 

 
 
 

PIERPAOLO PASOLINI

Post n°610 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da das.silvia

                                    

Eminente figura della letteratura italiana del  900 questo eclettico autore si è distinto nello scrivere , nel poetare ed in altre innumerevoli attività artistiche.

Grande artista e intellettuale, dotato di peculiare versatilità, ha lasciato inverosimili, validi contributi nelle sue variegate opere.

Si è soffermato profondamente sulla trasformazione della società italiana, dal dopoguerra sino alla metà degli anno ’70, suscitando diatribe per l’estremismo delle sue osservazioni fortemente critiche verso la borghesia e il consumismo, ma anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.

Per Pasolini il friulano rappresenta la lingua essenziale, più intensamente lingua della madre.

Troviamo in lui un duplice aspetto comportamentale, in parte molto coinvolto, dall’altra di distacco sperimentale di fronte all’argomento linguistico, definito da lui stesso come coesistenza di “un eccesso di ingenuita” con “un eccesso di squisitezza”.

Nei suoi componimenti si riflette una tematica composta dal triangolo madre – giovinezza – morte.

La presenza dell’essenza friulana  si pregna di un mondo leggendario, quasi onirico, vissuto, in parte, come un senso di colpa, da chi non ne è partecipe fino in fondo.

Tantissime le sue opere in friulano fra cui : Poesie a Casarsa, Suite Furlana, Tetro entusiasmo, Tal cour di un fruit e Poesie Dimenticate

O me donzel  di Pierpaolo Pasolini (dialetto friulano)

O me donzel ! Jo i nas

ta l’odòur che la ploja

a  suspira tai pras

di erba viva… I nas

tal spieli da la roja.

In chel spieli Ciasarsa

-coma pras di rosada –

di timp antic a trima.

Là sot, jo i vif di dòul,

lontan frut  peciadòur,

ta un ridi scunfuartàt.

O me donze, serena

la sera a tens la ombrena

tai vecius murs : tal sèil

la lus a imbarlumìs.

T R A D U Z  I O N E

O me giovinetto nasco

nell’odore che la pioggia

sospira dai prati

di erba viva  nasco

nello specchio della roggia

In quello specchio Casarsa

come i prati di rugiada

trema di tempo antico

Là sotto io vivo di pietà

lontano fanciullo peccatore

in un riso sconsolato

O me giovinetto, serena

la sera tinge l’ombra

sui vecchi muri : in cielo

la luce accesa

 

Silvia De Angelis

 

 
 
 

 

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