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Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi del 30/10/2012

CORMORANO

Fastose e semiaperte ali sulla cresta oceanica


ventolano dolcemente nell'etere


abbozzando con tenacia linea d'agile cormorano


Insinua delicata pausa


immerso nell'equilibrio accalorato d'un sole cocente


fra lievi flutti marini e trasognante salsella


Deciso inclina il becco nella profondità azzurrina


nel risoluto afferrare succulente prede


sguizzanti fra corallosi aromi


e screziate sintonie d'alghe sfumate


Un andirivieni ricorrente nei tessuti del crepuscolo


accorcia le distanze ombrose da nicchie nel suolo


ove piccoli nati pigolano nel tempo di luce


consapevole di vita


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati  settembre 2011

  

 
 
 

CASTELLO DEGLI ACCIAIOLI

Post n°614 pubblicato il 30 Ottobre 2012 da das.silvia

Uno dei pochi, forse l'unico, edificio nell'area a Sud-Ovest di Firenze che ha

mantenuto praticamente intatte le originarie forme medivali fino ai nostri giorni

è senza dubbio il Castello dell'Acciaiolo. La sua posizione nella valle dell'Arno ne

faceva un importante centro strategico a controllo del fiume.

Le prime notizie sul castello risalgono alla metà del 1300  quando la proprietà era dei Rucellai, fra il XV° e il XVIII°

secolo appartenne a numerose altre famiglie fiorentine, fra le quali gli Acciaioli,

di cui ancora oggi porta il nome. Nel XVI° secolo fu dei Davizzi e teatro di un

truce fatto di sangue: Neri di Pietro Davizzi teneva rinchiusa fra le mura del

maniero la moglie e in seguito, per liberarsene, la uccise avvelenandola.

Scoperto il delitto fu condannato ed esiliato dal territorio Fiorentino.

Nell'ottocento il maniero fu acquistato da Genitle Farinola e dal 1998 è proprietà

del comune di Scandicci che sta portanto avanti una importante opera di restauro

e recupero.  Conosciuto anche come 'Villa' la costruzione si sviluppa come un

vero e prorio castello di forma rettangolare dotato di due torri, ancora ornate

da merlatura ghibellina a controllo delle due porte di accesso, e cinta muraria; il

nucleo originario può essere individuato nella ex-casa torre in pietra dche svetta

dalla facciata principale, attorno alla quale furono aggiunte le ali laterali. La

Cappella, alla sinistra dell'ingresso, presenta forme tardo settecentesche.

Il giardino all'italiana realizzato nel XVII° secolo è andato quasi completamente

distrutto, rimane sul lato est un'esedra con tracce dell'originaria decorazione a

mosaico. In generale l'aspetto del complesso è più quello di una residenza di

campagna fortificata che di un castello vero e proprio. (W E B)


 
 
 

 

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