DAVIDE NURRA

Gentili amiche e amici,

mi presento a voi come candidato al Consiglio Regionale della Sardegna, nel collegio elettorale di Oristano, la mia cittá;

Lo faccio con grande umiltá e consapevolezza della drammatica situazione socio economica in cui versa la nostra amata isola.

Uno dei tanti che ci provano, direte voi, ma io pur consapevole di non possedere nessuna bacchetta magica, sono convinto di essere insieme ai miei compagni di UNIDADE INDIPENDENTISTA, portatore di una idea nuova e rivoluzionaria che puó cambiare in meglio il destino della nostra terra per la quale é necessario oggi piú che mai fare scelte coraggiose.

Le nostre famiglie sono state colpite pesantemente dalla crisi e dalla recessione economica anche se la Sardegna vive da sempre una situazione di emergenza occupativa.

Io stesso vivo sulla mia pelle l'esperienza drammatica dell'emigrazione, fenomeno questo che negli ultimi anni ha ripreso a crescere in misura piú che esponenziale, non solo tra i giovanissimi in cerca di prima occupazione, ma anche tra persone di media etá con carriere e professioni che sembravano avviate e che invece da un giorno all'altro sono state colpite dalla crisi del mercato del lavoro.

Mi sento di poter rappresentare il mondo dell'emigrazione, sopratutto quella parte di Sardi che si sentono lontani dalla loro terra e impotenti nel cercare di fare qualcosa per migliorare la situazione.

In anni di militanza dentro Sardigna Natzione Indipendentzia, che mi hanno portato ad essere piú volte candidato, pur trovandomi lontano dalla mia cittá per ragioni di lavoro, non ho mai smesso di interessarmi alle vicende sociali economiche e politiche della mia terra e mi sono sempre presentato , fuori dall'isola, quale orgoglioso ambasciatore degli aspetti piú positivi della nostra Sardegna, quali le tradizioni, la Musica, la Lingua, il Patrimonio Storico e Abientale, le risorse paesaggistiche e le ricchezze economiche, che se utilizzate in modo intelligente e razionale potrebbero creare nuovi posti di lavoro per tutti.

E' necessario oggi spezzare il meccanismo delle clientele politiche, che ormai sembra aver sparato le ultime cartucce e che avendo ormai ripartito le ultime fette di torta si limita a dividere le briciole.

Bisogna uscire da logiche di sottogoverno, di politiche di emergenza, nelle quali in questi ultimi sessant'anni di Storia dell'Autonomia, tra illusori piani di rinascita e promesse elettorali mai compiute, i partiti italiani hanno amministrato niente piú che il sottosviluppo, la disperazione della gente.

E'ora di iniziare la stagione dell'Autodeterminazione e della Sovranitá Nazionale che alla Sardegna compete per Diritto Internazionale.

Sostengo per questo L'Avvocato Gianfranco Sollai come candidato alla Presidenza della Regione che porta avanti il Programma di UNIDADE INDIPENDENTISTA.

Non aggiungo niente al programma di UNIDADE INDIPENDENTISTA   http://www.unidadeindipendentista.org se non il mio impegno personale di sempre per i diritti civili, per le pari opportunitá, contro il razzismo e l'omofobia e in generale per l'emancipazione di quelle persone oggi discrimante per orientamento sessuale, scelte politiche o religiose.

Il 15 e il 16 febbraio 2009 vota UNIDADE INDIPENDENTISTA.

VOTA GIANFRANCO SOLLAI (candidato Presidente della Regione Sardegna)

VOTA DAVIDE ROMOLO NURRA (candidato al Consiglio Regionale della Sardegna)

A: Corte di Cassazione

La rappresentanza della Sardegna presso il Parlamento Europeo costituisce una annosa battaglia più volte portata avanti da Enti, deputati e personalità politiche, purtroppo, forse per la poca convinzione o per altri motivi poco noti, senza successo.

L'attuale legge, la 18/79 prevede, nella Tabella A, che vi sia un collegio insulare costituito dalla Sicilia e dalla Sardegna; Questa associazione consente ai Siciliani, che sono più numerosi dei sardi con una proporzione di 4 a 1, di eleggere tutti e otto i rappresentanti spettanti a tale collegio, negando di fatto, matematicamente, l'elezione di propri rappresentanti alla Sardegna.

Con questa petizione vorremmo chiedere la costituzione di un nuovo collegio costituito dalla sola Sardegna, scindendo l'attuale collegio o creandone uno nuovo;
Considerando le proporzioni tra tutti i collegi e il numero abitanti alla Sardegna potrebbero spettare 2 rappresentanti e ciò rappresenterebbe un passo storico per la rappresentanza della nostra isola nel parlamento Europeo.

http://firmiamo.it/sardegnacollegiounicoeuropeo